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COME RIDURRE CO2....


DA FOCUS ONLINERiscaldamento globale,5 modi facili perestrarre CO2dall'atmosferaPer rimanere entro lasoglia dei +1,5 °C comeauspicato dal RapportoSpeciale dell'IPCC,occorrerà rimuovereattivamente anidridecarbonica dall'aria.Alcune tecnicheeconomiche e giàcollaudate permettonogià di farlo: ecco quali sono.
Foreste di mangrovie: oltre aproteggere le coste dall'erosione,questi vegetali sono tra i piùefficaci sequestratori di CO2.|SHUTTERSTOCK
Dagli ultimi rapporti globali sul clima emerge in modo chiaro che, se vogliamoprovare a mantenerci al di sotto dellasoglia limite di un grado e mezzo in piùdall'Era preindustriale (ma anche al di sotto dei +2 °C), non basterà ridurre oeliminare del tutto le emissioni di CO2:occorrerà provare a rimuoverla attivamente dall'atmosfera. Poiché l'anidride carbonicaè il gas serra che rimane più a lungo nell'aria che respiriamo, bisognerà generare"emissioni negative".L'idea è controversa per alcune ragioni:da un lato si teme che, concentrandosisulle NET (Negative Emission Technologies)si perda di vista l'obiettivo principale, cioèquello di ridurre a zero le emissioni.Dall'altro, perché molte delle tecnologieproposte per catturare CO2 sono costose,non collaudate o addirittura pericolose perl'ambiente.Esistono però alcune cose che possiamofare già ora, facilmente e in sicurezza: un nuovo rapporto delle National Academiesof Sciences, Engineering and Medicineamericane elenca cinque di queste strategie,economiche (richiedono tutte dai 20 ai 100dollari per ogni tonnellata di CO2 catturata e Stoccata) e già applicabili su larga scala.Il Focus Live si terrà a Milano, in collaborazionecon il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia,dall'8 all'11 novembre: 50 mila metri quadratidi incontri, laboratori ed eventi, per incontrareda vicino i "top player" della scienza internazionale. 1. CARBONIO BLU. Con questo terminesi indica l'anidride carbonica atmosfericaimmagazzinata dagli ecosistemi costieri, inparticolare mangrovie, aree paludose salmastree praterie sottomarine. Queste zone umidetrattengono la concentrazione più alta dicarbonio per unità di spazio di tutto il Pianeta,ma sono minacciate da innalzamento del livellodei mari, sovrappopolazione e utilizzo di terrea scopo agricolo.Ogni anno, se ne distruggonodai 340 mila ai 980 mila ettari, e da contenitori di carbonio,questi vegetali diventano emettitori. Eppurecostituirebbero l'alternativa più economicadi NET, a circa 20 dollari (17,5 euro) per ognitonnellata di CO2 rimossa.  2. PIANTARE ALBERI. L'importante è sceglierequelli più adatti a sequestrare CO2, e farlicrescere su terreni salvati dal degrado (enon su aree sottratte, per esempio, alla produzionealimentare). Questo in parte si fa già, in diversi Paesi del mondo. Occorrerebbe incrementare lepiantagioni su larga scala (il costo è lo stesso del rimedio precedente).3. SALVAGUARDARE LE FORESTE. Inutile piantarenuovi alberi se non riusciamo a proteggere quelli che abbiamo già. Anche questa attività costerebbemeno di 20 dollari a tonnellata e potrebbe avereun forte impatto sulla quantità di CO2 sequestrata.Oltre a difendere le aree verdi protette si tratterebbe,per esempio, di ripopolare i boschi colpiti da incendio,e di prolungarne la vita anche quando se ne estraelegname: per esempio, destinando il materiale raccoltoin oggetti di lunga un durata, anziché in biomasse da bruciare.4. BUONE PRATICHE AGRICOLE. Implementarealcune buone abitudini nella lavorazione dei terreninon solo può aiutare a catturare maggiori quantità dicarbonio, ma aumenta la fertilità del suolo e riduce glisprechi d'acqua. Si potrebbero piantare colture di copertura(cover crop: colture erbacee intercalari) nelle aree diterreno sgombre da coltivazioni da reddito. Le covercrop rendono il suolo più produttivo, prevengonol'erosione, tengono a bada i parassiti e, allo stessotempo, mitigano gli impatti ambientali dell'agricoltura.Un altro accorgimento è ricorrere al biochar, un tipodi carbone vegetale che, aggiunto al terreno, aiutaad assorbire sostanze organiche volatili. 5. UTILIZZO DELLA TECNOLOGIA BECCS. La Bio-energy with carbon capture and storage (BECCS) consiste nel coltivare piante particolarmente capacidi assorbire CO2, bruciarle per ricavare energia ecatturare l'anidride carbonica della combustione in depositi geologici sotterranei permanenti.Finora questo metodo è stato scartato per lagrande quantità di terreno che richiede (fino al40% delle terre agricole globali, e in un mondo sempre più affollato...). Tuttavia, sfruttare la tecnicapartendo da prodotti vegetali di scarto toglierebbe5 miliardi di tonnellate di CO2 dall'atmosfera,un quarto di quelle che dovremmo rimuovereda qui al 2100, e a un costo inferiore ai 100dollari per tonnellata.È SOLO L'INIZIO... Per incontrare il targetdegli accordi di Parigi, tuttavia, occorrerebbesequestrare 20 miliardi di tonnellate di CO2entro fine secolo. Le tecnologie indicate sottrarrebbero,insieme, molto meno della metà di anidride carbonica.Ce ne sono altre nominate nel report, di cui abbiamogià trattato in passato: due di queste sono la cattura diretta di CO2 con sostanze chimiche adatte allo scopo,e la mineralizzazione del carbonio, con rocce chereagiscono alla CO2catturandola nella roccia.I primi esperimenti sono già partiti, ma rispettoa quelle esposte si tratta per ora di tecniche moltocostose.