Esempi pratici di permaculturaZoneData la natura mutevole delle tecniche utilizzate in permacoltura non è raro imbattersi in varianti dello schema generale di suddivisione in zone. Un esempio è quello dell'azienda agricola Ragas, in provincia di Bologna. Il territorio è stato suddiviso nelle seguenti zone;Zona 1: residenza, laboratorio per la preparazione dei prodottiZona 2: vivaio, zona di raccolta legna, orto domesticoZona 3: coltivazione di piante ed erbe officinaliZona 4: zona seminativa a cereali e bancali di ortaggi da utilizzare a conservaZona 5: zona foraggiera integrata di oche, galline, alberi da frutto, fiori e cerealiZona 6: area di relax all'interno di un percorso di incanalamento delle acque fino al fiumeZona 7: bacino per l'itticolturaZona 8: area estesa per la coltivazione di differenti frutti minoriZona 9: area per l'orto invernale e altro frutteto
Schema di funzionamento di una casa solare passivaEdifici
Una casa di paglia nei Paesi BassiIn permacoltura la casa è di solito strettamente correlata alla vegetazione circostante. Vengono usati tetti verdi e rampicanti per migliorare l'isolamento termico, serre e shadehouse per modificare il microclima e produrre cibo. In molti casi vengono usate tecniche di costruzione con materiali presenti sul posto come legno,
paglia o
terra cruda.Le strategie tecnologiche per progettare una casa in permacoltura variano molto a seconda del luogo e delle risorse disponibili. Nel libro Introduzione alla permaculturaMollison ne elenca alcune raggruppate per funzione:ClimatizzazioneStufe a legna a combustione rapida e con grandi radiatori, stufe efficienti in ghisa a combustione lenta.Serre addossate alla casa per il riscaldamento invernale.Shadehouse per rinfrescare l'aria in estate.Sistema di graticci per deviare i raggi solari e rinfrescare.Riscaldamento a
pavimento radiante tramite acqua riscaldata.Fornelli e stufe da cucinaCucine a legna per cucinare e riscaldare in climi freddi.Cucine a gas, con la possibilità di usare bio-gas ottenuto da scarti, in climi caldo-umidi.
Cucine solari.Cottura in contenitori termicamente ben isolati per cibi a lunga cottura.Produzione d'acqua caldaSistema di recupero calore da stufe a legna e successivo immagazzinamento dell'acqua in contenitori termicamente isolati.
Pannelli solari termici, possibilmente autocostruiti con materiali di recupero.Elettricità e illuminazione
Pannelli fotovoltaici,
generatori eolici o idroelettrici su piccola scala.Progettare per sfruttare il più possibile la luce naturale.Lavaggio e asciugatura dei vestitiLavatrici manualiAsciugare i vestiti in serra o sopra una fonte di calore riparataRefrigerazione ed essiccazione ciboFrigorifero alimentato da pannelli fotovoltaici, generatori eolici o idroelettrici su piccola scala.Essiccatore solare o essiccazione in serra.Risparmio IdricoCisterna per raccolta dell'acqua piovana.Acque grigie utilizzate per sciacquoni o deviate verso orto e serra.
Gabinetti a secco.Nelle zone aride si utilizzano accorgimenti per la creazione di fonti d'aria fresca. Alcuni di questi sono l'uso di cortili interni coperti da graticci, alberi o tessuti, pergolati racchiusi da rampicanti, tunnel interrati e camini solari per indurre una ventilazione nelle stanze.ColtivazioniCome tutte le soluzioni pratiche adottate in permacoltura, anche i metodi di coltivazione variano a seconda del contesto culturale e ambientale. Tutti i metodi utilizzati hanno però in comune l'obiettivo di tutelare il terreno e di ripristinarne naturalmente la fertilità. Alcune tecniche comunemente utilizzate sono l'
agricoltura naturale di Fukuoka, l'
agricoltura sinergica e l'
agricoltura biodinamica.Molto diffuso è anche l'uso di sistemi agroforestali perenni in policoltura chiamati foreste alimentari. In questo tipo di coltivazione viene mimato il modello tridimensionale di sviluppo delle piante in un bosco per creare un sistema produttivo. Pioniere di questa tecnica fu
Robert Hart, che creò la prima foresta alimentare in permacultura presso Wenlock Edge, Shropshire, Inghilterra.
Il modello di una foresta alimentareSi deve a lui infatti la divisione a strati che caratterizza questa tecnica:strato di copertura composto dalle chiome degli alberi da fruttostrato di bassi alberi da frutta o da nocistrato di cespugli da frutta come ribes o lamponistrato di verdure ed erbe perennistrato di copertura del terreno con piante commestibili che si diffondono orizzontalmentestrato sotterraneo dove si trovano radici e tuberistrato verticale di viti o piante scalatoriBoschiIncludere nel progetto boschi strutturati è utile per fornire foraggio per il bestiame e gli animali selvatici, mitigare gli sbalzi estremi di calore, diversificare la produzione vegetale e animale, prevenire la salinizzazione dei terreni e prevenire l'erosione del suolo lungo rapidi pendii o corsi d'acqua.Le specie arboree svolgono anche un'azione importante per dare ricovero a molti animali selvatici, in particolare uccelli, importanti per il controllo dei parassiti.Da un bosco è inoltre possibile ricavare legna da ardere o adibirne una parte alla coltivazione di qualità locali di legno pregiato per la costruzione.Animali
Un esempio classico di trattore di gallineNella maggior parte dei progetti di permacultura gli animali svolgono più di una funzione e si integrano con gli altri elementi. Uno dei concetti più usati è ad esempio il trattore di galline, ovvero lasciar razzolare libero o in apposite strutture mobili il pollame per mantenere la vegetazione ad un livello basso. Esiste anche una permacultura vegana che non fa uso di allevamenti animali, tra i fondamenti etici questa corrente aggiunge anche la "cura per gli animali".Permacoltura urbanaLa permacoltura urbana è l'applicazione dei principi della permacoltura in ambito urbano. Mira a realizzare progetti di autosufficienza alimentare urbana e comunitaria mediante la reintroduzione della produzione del cibo nelle aree urbane, l'efficienza e l'autoproduzione energetica. Una proposta per reintrodurre la produzione di cibo nelle aree urbane è quella di sostituire le piante ornamentali del verde pubblico con altre specie utili. Ad esempio nei parchi pubblici potrebbero essere coltivate piante da frutto come meli, peri o altro tipo e arbusti e piante con frutti commestibili come
mirtilli,
ribes o
fragole. Inoltre si potrebbe utilizzare le aree verdi per orti urbani collettivi e per la produzione di biomassa per l'energia.Permacultura BioregionaleLa Permacultura Bioregionale integra i principi della permacultura con la visione bioregionale. Il
Bioregionalismo si è sviluppato come un approccio profondo al concetto di permacultura tenendo in forte considerazione le tradizioni e la cultura locale. In particolare si approfondisce l'interazione e il rapporto tra la comunità umana, la sua cultura e la sua spiritualità con gli ambienti naturali. Il Bioregionalismo è una teoria ecologista, basata sull'individuazione e lo studio di aree naturalmente definite chiamate
Bioregioni, formulata per la prima volta da Peter Berg e Raymond Dasmann all'inizio degli anni settanta. È una visione non solo ecologica ma anche culturale, politica e spirituale.EconomiaIn permacultura vengono adottati sistemi economici comunitari atti a preservare e sviluppare le economie di sussistenza.Alcuni approcci a questi sistemi economici sono ad esempio il local employment trading system, assimilabile all'italiana
banca del tempo, vari sistemi di
microcredito e
prestiti sociali. In Australia esiste un fondo che raccoglie donazioni per finanziare progetti di permacultura nel paese.Ad un livello più globale la permacultura si allinea con il movimento della
finanza etica.