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I NEANDERTHAL IN SIBERIA......


FONTE: INTERNETNel genoma dell'uomo di Neanderthalvissuto 50.000 anni fa sulle montagnedell'Altai, in Siberia, vi erano geni diesseri umani moderni: la sco Sulle montagne dell'Altai, in Siberia,l'uomo di Neanderthal viveva già 100.000anni fa. E nel suo genoma erano presentigeni di Homo sapiens: ciò significa che unodegli eventi fondamentali della nostraevoluzione, l'incontro tra esseri umanimoderni e neanderthaliani, sarebbe avvenutomolto prima di quanto ritenuto finora.È questa la tesi di un gruppo di ricercatoridel Max-Planck-Institut per l'Antropologiaevoluzionistica a Lipsia guidati da SergiCastellano che firmano un articolo sullarivista "Nature".I rami filogenetici di esseri umani moderni eneanderthaliani si sono separati moltoanticamente: circa 430.000 anni fa secondo ireperti fossili del sito di Sima de Los Huesos,in Spagna, e tra 550.000 e 765.000 annifa secondo i resti scoperti sulle montagnedell'Altai.Più di recente è invece avvenuta ladivergenza tra l'uomo di Neanderthal el'uomo di Denisovan, un'altra specie umanaestinta, e cioè tra 381.000 e 473.000 anni fa,secondo le stime basate sui reperti siberiani.Più di 100.000 anni fa l'incrocio tra sapiense Neanderthal.Rappresentazione artistica del DNA: leanalisi geniche hanno permesso di scoprireantichi flussi genici tra esseri umani modernie neandertahaliani (Wikimedia Commons)Dopo aver vissuto a lungo separati, Homosapiens e l'uomo di Neanderthal hannoperò avuto un contatto, datato a 47.000-65.000 anni fa, che ha avuto comeconseguenza un incrocio che ha lasciatouna traccia evidente fino ai nostri giorni:l'1-4 per cento del genoma degli europeimoderni è infatti di origine neanderthaliana.Sergi Castellano e colleghi hanno analizzatoi genomi dell'uomo di Neanderthal edell'uomo di Denisovan, vissuti entrambisui Monti Altai, confrontandoli con duegenomi di esseri umani attuali. Oltre a ciò,hanno analizzato le sequenze genichedel cromosoma 21 di due individui neanderthaliani,uno originario della Spagna e uno della Croazia.In questo caso, sono i geni degli esseriumani modernia essere stati inglobati nel genomaneanderthaliano: una percentuale variabiletra l'1 e il 7,1 per cento del DNA di unindividuo di sesso femminile appartenenteai neanderthaliani siberiani, vissuto 50.000anni fa, contiene infatti geni sapiens.Ciò indica che in un'epoca precedente,databile secondo i calcoli a più di 100.000anni fa, avvenne un incrocio tra le due specie,in particolare con una popolazione di sapiensche lasciò l'Africa in un'epoca molto remota.Invece, non c'è traccia di un contributogenetico dello stesso tipo nei genomi deiDenisovani e dei neanderthaliani occidentali.Secondo gli autori, questa popolazioneumana moderna potrebbe aver incontratoi neanderthaliani in Medio Oriente, dove sipensa che sapiens e neanderthaliani fosseropresenti fin da 120.000 anni fa. Un'alternativaè che il contatto sia avvenuto nel sud dellapenisola arabica e nell'area del Golfo Persico,dove probabilmente gli esseri umani modernisi erano già stabiliti a quei tempi.La scoperta costringe anche a rivedere letappe della migrazione di Homo sapiensdall'Africa. "La cronologia degli incroci coni neanderthaliani è difficile da riconciliarecon il modello dominante dell'evoluzioneumana che prevede una singola, grandemigrazione dall'Africa tra 50.000 e 60.000anni fa", ha spiegato Adam Siepel, coautoredello studio. "I dati supportano fortementel'idea di una migrazione molto precedente".