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La vita agra di Luciano Bianciardi


Fonte: Biblioteca OlivelliMilano 1962: il miracolo economico, la febbre deiconsumi, la strategia aziendale, la disumanità deirapporti, le delusioni politiche, il bisogno di denaro,il tram e la televisione, gli scocciatori telefonici e gliscaldabagni esplosivi, la nebbia ed i lavori stradalie gli automobilisti viperini del lunedì e lo sciroppoalla codeina- droga casalinga contro la tosse dellanevrosi- a poco a poco stringono in una morsairresistibile e grottesca l'intellettuale anarchicovenuto dalla provincia, col candido proposito di farsaltare in aria la sede di una grande società chimico-mineraria. Il poveretto soccombe, prosciugato estrizzato ben bene di tutti i suoi umori, i suoi ideali,i suoi nonconformismi: si rifugia nel sonno, che gliconsente, per sei ore, di non esistere. "La vita agra"di Bianciardi è stato il primo romanzo italiano dellacontestazione, la prima rilevante testimonianzaletteraria di uno stato di profondo malessere politico,sociale ed esistenziale. A più di dieci anni di distanzadalla sua prima comparsa, questo libro amaro edivertentissimo, garbato e feroce, suscita interrogativie confronti scottanti.