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Il thriller psicologico...


IL THRILLER PSICOLOGICO: LA GUIDA COMPLETAElvezio Sciallis| 3 ottobre 2018| I migliori thriller psicologiciA prescindere dai gustipersonali, l'importanza della coppia sono:L'amore bugiardo di Gillian Flynn + La ragazza deltreno di Paula Hawkins è incontestabile: il successodi questi due romanzi ha dato nuova linfa vitale alsottogenere del thriller psicologico, originando quelche viene ormai comunemente definito come domesticnoir o domestic thriller.Ma, come sottolineato, si tratta di una rinascita,una rivitalizzazione di un sottogenere che ha radicitanto solide quanto nobili e la cui origine si perdein vari antenati, che precedono il thriller stesso.A beneficio di tutti i nostri lettori, ma in particolarepensando a quelli più giovani, che hanno magariscoperto da poco questo sotto-genere e voglionoesplorarne i confini, cercheremo di dare unadefinizione di thriller psicologico, cercando anchedi segnare alcuni importanti momenti nella storiadel thriller psicologico, per poi passare in rassegnaalcuni dei migliori libri thriller psicologici.Cos'è il thriller psicologico?Non è semplice fornire una risposta breve e sbrigativaalla domanda, anche perché questo sotto-genereha attraversato varie fasi ed evoluzioni nel corsodella sua storia.Proviamo quindi un approccio diversificato, fornendopiù di una definizione, citando anche il parere discrittori, registi, critici ed esperti.Il thriller psicologico è un sottogenere del thriller che,su una trama nella quale accade qualche atto criminale,pone l'accento sulle condizioni mentali dei personaggi,sulle loro emozioni e possibili stati di follia, paura oalterazione di qualche tipo. Oltre all'ovvia parentelacon il thriller, un altro genere vicino è quello "gotico",con forte accento su un senso di percezione dellarealtà che spesso non è affidabile né condiviso.Spesso il punto di vista è quello di un/a protagonistamentalmente non stabili e quindi un elemento checaratterizza il thriller psicologico è il frequentericorso al cosiddetto "unreliable narrator", ovveroun narratore inaffidabile.Il termine è stato coniato da Wayne Clemens Booth,un influente critico letterario, in Rhetoric of Fiction(1961, arrivato in Italia come Retorica della narrativaper La nuova Italia) e rappresenta un potente edefficace strumento narrativo a prescindere da comeviene impiegato.Ci sono infatti esempi di narratori inaffidabili che inostanza si presentano come tali al lettore fin dalleprime pagine, e dettano quindi un clima di sospetto,paranoia e diffidenza lungo tutto il romanzo, e altrinarratori inaffidabili la cui natura viene rivelata manmano, per accumulo di particolari, e portano quindispesso a un twist finale che ha di solito grande efficaciae potenza.Abbiamo esempi "alti" di narratore inaffidabile: serimaniamo nei confini italiani occorre citare lo ZenoCosini creato da Italo Svevo (La coscienza di Svevo, 1923),mentre se valichiamo la frontiera ecco che miss Giddensne Il giro di vite di Henry James (1898) ne è ottimo esempio.Volendo invece rimanere entro i generi letterari cheamiamo qui al Thriller Café, ecco che il dottor Sheppardde L'assassinio di Roger Ackroyd di Agatha Christie(The Murder of Roger Ackroyd, 1926, arrivato a noinel 1937 e conosciuto anche come Dalle nove alle dieci)è uno dei più efficaci narratori inaffidabili nella storia del giallo.Scomponendo nei suoi due elementi il termine chestiamo analizzando, il quadro si arricchisce di ulterioriparticolari. Il romanzo psicologico, scopriamo, oltrea focalizzarsi su motivazioni e pensieri dei protagonistipiù che sulle loro azioni o eventi esterni, ha di solitoun setting chiuso, domestico e contenuto. Ambienti interni quindi, solitamente le case dei protagonistiinsieme a pochi altri luoghi comunque possibilmentelimitati e chiusi.Il thriller ha a che fare con atti criminali che produconoeccitamento e suspense, con conseguente indaginevolta a identificare colpevoli e responsabilità.Intrecciando queste due definizioni scopriamo che ineffetti si tratta di elementi presenti nel thriller psicologico.Passando ai pareri di alcuni esperti, che si riferisconoal mondo del cinema ma le cui considerazioni siadattano perfettamente anche ai romanzi, scopriamoche secondo il regista John Madden il thriller psicologicosi concentra sullo sviluppo dei personaggi, su conflittimorali di difficile soluzione e paura e ansia che portanoi protagonisti a comportarsi in modo imprevedibile.E se al grande schermo questo sotto-genere ha lasciatoprogressivamente spazio a prodotti più ricchi d'azionee con meno "riflessione", tali soluzioni funzionanoancora alla grande sulla pagina.Peter Hutchings rincara la dose e conferma l'importanzadi alcuni unti: per lui il sotto-genere è caratterizzatoda ambienti domestici e casalinghi e poca azionein favore di una maggiore indagine sulle psicologiedei principali personaggi, sottolineando come moltospesso almeno uno di loro abbia problemi più o menogravi di percezione della realtà e di giudizio morale.La tensione si costruisce lentamente per accumulodi ambiguità, falsi ricordi, problemi con traumi passatiche vengono rivelati o scoperti lentamente, così daarrivare al twist finale con la maggiore efficacia possibile.Altri elementi e meccanismi narrativi che tendonoa essere usati con frequenza sono l'amnesia,collegata a traumi ed eventi tragici nel passato,naturalmente la doppia natura di alcuni dei personaggi,con chi è percepito inizialmente come figura positivao come vittima che, a fine romanzo, si può rivelarecome negativo, assassino o pericoloso.Di conseguenza, queste narrazioni sono di frequentefrutto dell'influenza della psicanalisi.Oggigiorno, con l'avvento del domestic noir, questosotto-genere narrativo può essere percepito come"dominato" dalle autrici, ma è una falsa percezione.Da un lato il thriller psicologico è sempre statofrequentato da grandi scrittrici, sia sufficientenominare regine del crimine quali PD James, RuthRendell o Daphne du Maurier; d'altro canto non sonomai mancati i bravi autori, molti dei quali andremo ascoprirli nella sezione seguente, che riguarda quelliche per noi sono fra i migliori thriller psicologici di sempre.I migliori libri thriller psicologiciOgni elenco, per sua natura, è parziale e destinatoa scontentare qualcuno: potete chiedere a centoesperti o a cento lettori quali siano per loro i migliorilibri thriller psicologici di sempre e vi troverete di frontea cento elenchi diversi, che però condivideranno unnumero variabile di titoli.Quello che a molti può sembrare difetto, per noi èpunto di forza: abbiamo radunato quelli che nellanostra redazione sono stati identificati come i migliorithriller psicologici e contiamo sul fatto che chi ci leggenon sarà d'accordo al 100% con noi.Ci contiamo perché così potrà e vorrà aggiungere isuoi romanzi del cuore, vuoi nei commenti al pezzovuoi in quelli sulla nostra pagina Facebook quandolinkeremo il post, così da espandere e completarequesta nostra lista.E ora bando agli indugi, cominciamo ad avventurarcinella lista dei migliori thriller psicologici, in ordinestrettamente cronologico, che tiene conto della primapubblicazione in lingua originale.1938: Rebecca, la prima moglie di Daphne du MaurierPortato ad ancora maggiore fama dalla trasposizionecinematografica del 1940 di Alfred Hitchcock, chevinse due premi oscar, Rebecca è thriller psicologicoallo stato dell'arte, che ha influenzato un esercitodi cloni ed eredi.Quando una giovane dama di compagnia conosceun ricco vedovo nella favolosa Montecarlo, sembrauna favola troppo bella per essere vera. I due sisposano e anche la magione dove vanno a vivere,a Manderley, in Cornovaglia, è splendida, sebbenecontrollata da una governante un po' strana.Purtroppo il luogo è dominato dall'oppressivamemoria della prima moglie, Rebecca, e la giovanecede giorno dopo giorno alla follia, fino a quando...Daphne du Maurier è una maestra assoluta e,sebbene nota e ben pubblicata anche in Italia,meriterebbe comunque maggiore attenzione.Sono molte le trasposizioni cinematografiche disuoi romanzi, e oltre a questo titolo dobbiamoricordare almeno altri due grandi narrazioni ditensione e delirio: Gli uccelli, di Alfred Hitchcocke A Venezia... un dicembre rosso shocking di Nicolas Roeg.1952: L'assassino che è in me di Jim ThompsonUno degli indiscussi maestri del noir sforna quelloche per molti versi può essere considerato un veroe proprio manuale del thriller psicologico.Il protagonista è una persona della quale ognunodovrebbe potersi fidare, ovvero un vice sceriffo.Lou Ford ha ventinove anni, una fidanzata e lavorain una piccola città del Texas dove non accade molto.Ma il suo aspetto e la sua vita, all'apparenza normali,nascondono un doppione sadico e manipolatore, chenon esita di fronte a nulla e che è in grado di seminarefalsi indizi per deviare i sospetti, aiutato anche dalsuo mestiere.I crimini si accumuleranno e, lentamente, il castellodi carte costruito da Ford comincerà a crollare, rivelandotutta la sua morbosa follia. La scrittura potente esuggestiva di Jim Thompson non ha perso un grammodi potenza e questo titolo è imprescindibile per chi vuolecostruirsi una biblioteca del thriller psicologico.1955: Il talento di Mr. Ripley di Patricia HighsmithNon poteva certo mancare la regina del brivido,con uno dei suoi migliori parti letterari. Il talentodi Mr. Ripley affascina e convince ancora adesso conla vischiosa ragnatela di inganni e bugie che Ripleytesse lungo tutto il romanzo, creando uno dei piùaffascinanti e mesmerizzanti ritratti psicologici dellaletteratura noir.Il romanzo ha avuto ben quattro sequel: Il sepoltovivo, L'amico americano, Il ragazzo di Tom Ripley eRipley sott'acqua, così come ha conosciuto una buonatrasposizione cinematografica nel 1999, per la regiadi Anthony Minghella, con un Matt Damon in ottimaforma nel ruolo di Ripley e Jude Law in quello di DickieCogli l'offerta su Amazon prima che termini!Con Prime spedizione gratuita e veloce.1959: Psycho di Robert BlochNon riusciremo mai a sottolineare a sufficienzal'importanza di Psycho e, anche se dal punto divista dello stile ci sono molti romanzi in questalista che risaltano maggiormente, il romanzo diRobert Bloch è unico per l'influenza che ha avutonel nostro immaginario.Purtroppo, ma anche comprensibilmente, la famae l'importanza di questo capolavoro del thrillerpsicologico scompaiono di fronte al film omonimodiretto da Alfred Hitchcock un anno dopo l'uscitadel volume e pazienza, non possiamo far altro chesperare che tante persone ancora in futuro,affascinate dalle "imprese" di Anthony Perkins,vogliano scoprire anche il romanzo che è alla basedi uno dei film più importanti della storia del cinema.La trama? Non ci sembra il caso di parlarne: chi l'hagià visto e/o letto sa tutto, i fortunati che ancoradevono scoprirlo è preferibile che rimangano totalmenteall'oscuro, così da poter essere sorpresi fino in fondo.1987: Misery di Stephen KingDa un lato è un onore ospitare Misery di Stephen Kingin questa lista perché si tratta di un thriller psicologicoottimamente congegnato e gradevolmente diversoda larga parte delle situazioni tipiche di questo genere.D'altro canto è quasi imbarazzante parlarne, perchéè un romanzo arcinoto anche grazie all'omonimo filmdel 1990 diretto da Rob Reiner e interpretato daJames Caan e Kathy Bates.Un popolare autore di romanzi, noto per la serie diMisery, ha un grave incidente automobilistico e vienesoccorso da una infermiera, grandissima fan del suo lavoro.Quando però lei scoprirà che lo scrittore vuole porretermine alla serie di Misery, lo terrà prigioniero, obbligandoa scrivere un nuovo romanzo avente come protagonistala sua eroina.Forte e morboso legame psicologico fra i due,ambiente claustrofobico, considerazioni sulla scritturae sulla tossicodipendenza, Misery è uno dei migliori romanzi del Re.1988: Il silenzio degli innocenti di Thomas HarrisPer certi a Il silenzio degli innocenti mancano alcunelementi base del thriller psicologico, ma per altriversi il rapporto fra Clarice Sterling e Hannibal Lecter(senza dimenticare il "terzo incomodo", Jack Crawford)è un capolavoro di psicologia ed è impossibilesottovalutarne la potenza, così come è impossibiletrascurare la figura del serial killer che imperversa nellavicenda, Buffalo Bill.Come molti fra i migliori thriller psicologici,Il silenzio degli innocenti è diventato anche unottimo film nel 1991. Diretta da un Jonathan Demmein stato di grazia e superbamente interpretata daAnthony Hopkins e Jodie Foster, la pellicola ha incassatoben 5 premi Oscar, evento raro per film appartenentia questo sotto-genere.