blogtecaolivelli

"La Gerusalemme Liberata", riassunto


La poeticaL'idea di scrivere un'opera sulla prima crociataè mossa da due obiettivi di fondo: raccontarela lotta tra pagani e cristiani, di nuovo attualenella sua epoca, e raccontarla nel solco dellatradizione epica-cavalleresca. Sceglie la primacrociata in quanto è un tema non così ignotoal tempo da lasciar pensare che fosse inventata,ma anche adatto all'elaborazione fantastica.Il tema centrale è epico-religioso. Tasso cercheràdi intrecciarlo con temi più leggeri, senza peròsminuire l'intento serio ed educativo dell'opera.Nel poema si intrecciano due mondi, l'idillico el'eroico.Goffredo di Buglione è il personaggio principaleche raduna i cavalieri cristiani e li guida allaliberazione di Gerusalemme.Il centro dell'opera è l'assedio di Gerusalemmedifesa da valorosi cavalieri. Da un lato i principalicavalieri cristiani tra cui Tancredi e Rinaldo dall'altroil Re Aladino, Argante, Solimano e Clorinda.Una serie di vicende si intrecciano nell'opera e cisarà sempre il dualismo tra Bene e Male, e sebbeneci sia anche qui la magia, l'intervento sovrumano èdato da Cielo ed Inferno, angeli e demoni, intrecciatecon suggestioni erotico-sensuali.Il poema ha una struttura lineare, con grandi storied'amore, spesso tragiche o peccaminose; come seil tema dell'amore sensuale, sebbene contrappostoa quello eroico, fosse necessario e complementaread esso.Si ripropone quindi quel dissidio irrisolto tratensione religiosa e amore terreno al quale lapoesia da Petrarca in poi si era ampiamente ispirata.Tasso si pone come obiettivo quello di allontanarsidal Furioso di Ariosto, per rispettare i precetti letteraristabiliti dalla traduzione della Poetica (Aristotele) compiuta da Alessandro de' Pazzi nel 1536. In primo luogo respinge il meraviglioso fiabesco del romanzocavalleresco a favore del meraviglioso cristiano: gliinterventi soprannaturali di Dio, degli angeli e anchedelle creature infernali, che appaiono verisimili allettore fanno parte delle verità di fede. In secondoluogo, respinge anche la costruzione formaleariostesca, la quale è caratterizzata dalla molteplicitàdelle azioni che si intrecciano tra di loro, checomprometterebbe l'unità di azione stabilita daiprecetti aristotelici. Egli, tuttavia, riconosce che lavarietà è necessaria per il diletto. Per conciliare questaantitesi afferma che il poema deve essere vario,ossia rappresentare più situazioni (battaglie, amori,tempeste, siccità ecc.) ma tutte devono essere sottopostead un mondo unitario. In un passo dei Discorsiegliparagona il poema al mondo, che presenta notevolivarietà di situazioni, ma tutte soggiogate alla menteordinatrice divina. In terzo luogo, si vuole allontanareanche dallo stile medio tipico di Ariosto a vantaggiodello stile sublime. Lo stile deve avere «lo splendoredi una meravigliosa maestà». Le parole devono essere«peregrine», ossia lontane dall'uso corrente.La sintassi «avrà del magnifico se saranno lunghi i periodie lunghi i membri de' quali il periodo è composto».Tasso afferma che la poesia può unire al "vero" il"verosimile", a condizione di mantenere una coerenzastorica nello sviluppo complessivo della vicenda.La storia, ricondotta nell'alveo dell'interventoprovvidenziale di Dio, permette di realizzare lo scopoeducativo e, per conseguire il diletto, che per Tassoè l'altro fine irrinunciabile, l'elemento "meraviglioso"sarà anch'esso di impronta cristiana, consisterà cioènella partecipazione di angeli e demoni.La magia di Ariosto è fiabesca, quella di Tasso ha unfine, è ricondotta al contrasto tra bene e male.Nei Discorsi del poema eroico Tasso parla della"autorità della storia" e della "verità della religione"come elementi di base del poema epico-cavalleresco.Aggiunge poi che il poeta deve avere "licenza delfingere" e che il poema deve far risaltare la "grandezzae nobiltà degli avvenimenti" in quanto il mondoeroico deve essere il mondo della perfezione, perciòanche il linguaggio deve essere "illustre".L'amore è la tematica più complessa, vissuta in manieralacerante, poiché anche se visto come peccato,poi vinto dai valori religiosi, il modo di raccontarlodimostra che rimane un dissidio non risolto.Così le storie d'amore si caricano di pathos tragico,Tancredi si innamora di Clorinda, guerriera musulmana,ed è condannato dal destino ad ucciderla; Armidasi innamora di Rinaldo.Tra gli aspetti del proprio tempo che nel Tasso ricevonoun'eco particolare, appare importante il ruolo esercitatodalla corte (corte degli Estensi) come ambienteessenziale ed irrinunciabile in cui si è formata la fantasiae si è modellata la vita del poeta: la corte insiemeamata ed odiata, respinta e ricercata, in cui si distendee si configura il sogno di gloria e di felicità ed il tormentodi vita; la corte come struttura che suggerisce alla poesiaimmagini di fasto e di grandezza e un modo particolaredi intendere l'esistenza.La Gerusalemme e lo spirito della Controriformasalemme liberataUn anno dopo la nascita di Tassoera stato indetto il Concilio di Trento, tappa fondamentaledel processo controriformistico.La Chiesa manifestava l'ardente necessità di orientaregli intellettuali al fine di difendere l'ortodossia cattolicacontro le confessioni riformate. Il rinnovamento del Tribunaledell'Inquisizione e l'istituzione dell'Index librorum prohibitorumcontribuirono alla nascita di un climadi rimarcata attenzione alla compatibilità con la fedecristiana delle opere circolanti. Nello spirito della Controriforma,l'ideale dell'ortodossia prevaleva sugli ideali umanistici erinascimentali di riscoperta del mondo classico e comportavala moderazione delle velleità e delle frivolezze.L'intellettuale cristiano, partecipe di questo nuovointeresse per la causa della fede, iniziò a sentirsiresponsabile dei messaggi veicolati dalle sue opere.È proprio tale consapevolezza a plasmare una personalitàtanto complessa quale quella del Tasso.L'esigenza del richiamo ai valori religiosi è insita nel finepedagogico della sua Gerusalemme liberata. Il poemaè teso non al solo delectare, ma al docere: i cristiani alloradovevano riscoprire la propria compattezza, combattendoper difendere la propria fede dalle minacce esterne,ovvero i Turchi, ed interne, ovvero le spinte disgregatricifiglie della riforma luterana. Il dover sensibilizzare la società secondo lo spirito controriformistico fu motivodi particolare attenzione per il Tasso, che sentì il bisognodi sottoporre la sua opera al giudizio di otto revisori,al fine di valutare la chiarezza del messaggio educativo.Per il Tasso, vero manierista, conciliare, in sé e nellesue opere, lo spirito rinascimentale morente con latensione religiosa significava conciliare l'unità con lavarietà.A livello stilistico la molteplicità delle situazioni dovevaessere governata da una trama unitaria e compatta in cui i diversi elementi si combinavano in una fitta retedi rapporti e di corrispondenze. Alle unità aristotelichedi luogo, di tempo e d'azione accostò dunque la varietà,ovvero il susseguirsi di episodi secondari per arricchirela narrazione.A livello contenutistico, invece, è evidente quella cheil critico Lanfranco Caretti definisce "discorde concordia":la contrapposizione dialettica tra la tematica eroicafondata sulla crociata, che coincide con il coinvolgimentomorale dei personaggi, e quella sentimentale, susseguirsidi passione e debolezza. L'intrigo spirituale sopravvivein Tasso, lasciando emergere una sorta di "bifrontismospirituale", nel tentativo di conciliare classicismo emoderna ansietà religiosa. L'alterno susseguirsi diopposte prospettive, ora "ascendenti" ora "diversive",è simbolo del conflitto interiore dell'autore alla ricercadell'unità, da recuperare prima in sé e poi nelle sueproduzioni. Caretti vede la stabilità ariostescacontrapposta all'instabilità tassiana.Ciò è dovuto alla fine delle certezze del Rinascimento,quando le sorti politiche italiane erano avvolte da unaombra di irreparabile sconfitta e si venne facendosempre più evidente il declino dello slancio attivoe fiducioso che aveva animato la civiltà italiana, acui si aggiunse la chiusura più rigida dellarestaurazione cattolica. Si tratta di un'età in cuisull'eredità rinascimentale viene innestandosi"lo spirito nuovo e inquieto di un'età percossadall'urto violento della Riforma e intimamentedesiderosa di una sincera renovatio morale".L'equilibrio tra peccato e redenzione, tra passioneed ideale, però, sembra sempre irrealizzabile.La tensione verso unacatarsi irraggiungibile e laconseguente assenza di compattezza si traduconodunque in ansia. Si tratta della stessa ansia cherende il mondo della Liberata tormentoso e problematico.È lo stesso senso di turbamento che avvolge ilTasso cosciente di una nuova consapevolezza:il potere dell'uomo e dell'intelletto è limitato dacondizionamenti morali e metafisici.Come sottolinea il Getto, il tema religioso è presenteanche con il rito e la liturgia: "È la prima volta chela religione, sentita come spettacolo e liturgia,trova posto nella poesia italiana".Troviamo infattivoci essenziali del rito cattolico: le cerimonie religiose(funerali, messa, processione), i sacramenti (comunione, battesimo, confessione).