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"Nel mondo della Gerusalemme" di Giovanni Getto....


Fonte: Biblioteca OlivelliIl presente testo è una bellissima criticadella "Gerusalemme liberata " di Tasso. Nel primo capitolo, "Goffredo e il temaepico-religioso" leggiamo:"La guerra santa non rappresenta, perl'autore della "Gerusalemme Liberata",un semplice pretesto. La sua funzionenel poema non si limita a quella di unacornice esteriore o di una impalcaturaartificiosa. La guerra, fra l'altro, condizionain maniera essenziale lo spazio ed il tempocostitutivi dell'azione o dell'intreccio di azioniche si sviluppano lungo i 20 canti.E' la guerra che divide lo spazio in due parti:lo spazio cristiano e lo spazio pagano; eancora: lo spazio dominato dal fragore dellearmi e lo spazio remoto dalla battaglia.Senza la guerra le vicende di amore di Tancredie Clorinda, di Erminia e Tancredi, di Rinaldo eArmida perderebbero la loro caratteristicaessenziale, e ne anfrebbe dissipata la loronuovissima poesia. Ed è sempre questarealtà che determina il tempo "inquieto"proprio dei personaggi tassiani, il tempo diSolimano e di Erminia, di Rinaldo e di Tancredi.La dinamica di queste figure verrebbe menose dovesse mancare l'occasione poetica dellaguerra. Così la finalità religiosa della crociataconferisce una dimensione cosmica alla prospettivadel poema, spalancando la vastità dei cieli luminosi e degli abissi sotterranei, e animandolidi misteriose presenze angeliche e demoniache.Ma la guerra in se stessa, così come la religione,in quanto realtà tecnica o spettacolare o principiodi determinate reazioni affettive, non manca disuscitare un'impegnativa attenzione da partedel oeta. Ed è nel personaggio di Goffredo chesi concentra, come in un punto di rifrazione,questo fondamentale tema epico-religioso.......per il suo totale distacco da ogni umana passione:non gloria, non potenza, non oro attraeil generoso guerriero ma solo lo sprona la fedee lo zelo religioso