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CNR - Car sharing: ecco le città più condivisibili


Fonte: Le Scienze06 marzo 2017Comunicato stampa - Un team di ricercatori di Istituto di informatica e telematica del Cnr, Mit, Cornell University e Uber ha utilizzato i big data per predirne l'effetto in 30 città: lo studio potrebbe fornire indicazioni per trasformare il futuro del trasporto a livello globale. Milano ha un potenziale di condivisione dei viaggi cinque volte maggiore di Roma. A livello globale, ai primi posti New York e Vienna.  La ricerca pubblicata su Nature Scientific Reportstrasporticomputer science Roma, 6 marzo 2017 - Un gruppo di ricercatoridell'Istituto di informatica e telematica del Consiglionazionale delle ricerche (Iit-Cnr), del Mit, dellaCornell University e della società Uber ha utilizzatouna quantità senza precedenti di dati sulla mobilitàper predire le potenzialità del ride-sharing in 30 cittàglobali. Attraverso l'analisi di oltre 200 milioni di viaggidi taxi effettuati a New York, Singapore, San Franciscoe Vienna, i ricercatori hanno scoperto le leggi dellamobilità condivisa che possono essere applicate aqualsiasi città. La ricerca, pubblicata nel numero dimarzo 2017 della rivista Nature Scientific Reports,potrebbe fornire indicazioni per trasformare il futurodel trasporto a livello globale."La mobilità condivisa si sta diffondendo sempre più:UberPool, che è il servizio di Uber con conducentenon professionista per la condivisione dei viaggi, èattivo in oltre 30 città, inclusa San Francisco doveè scelto da oltre il 50% dei suoi clienti.Grazie alla mole di dati generati da questo e similisistemi, è possibile quantificare il potenziale dellamobilità condivisa in un modo che era finoraimpossibile", spiega Paolo Santi, ricercatorepresso l'Iit-Cnr e il Mit Senseable City Lab.Questa disponibilità di dati ha consentito airicercatori del Mit e del Cnr la scoperta delleleggi del ride-sharing urbano."Per quantificare il rapporto tra domanda dimobilità urbana e il numero di corse condivisibili,è stata utilizzata una metodologia basata sullascienza delle reti - prosegue Santi - il nostrogruppo di ricerca ha inoltre sviluppato un modelloche caratterizza la 'legge del ride-sharing':con tre semplici parametri - l'area urbana, ladensità delle richieste di viaggio e la velocitàmedia del traffico - è stato possibile ottenere una stima molto accurata del numero di viaggiche può essere condiviso in una data città".Utilizzando questa legge, il team di ricerca èstato in grado di classificare le città in base al loro potenziale di condivisione:"Abbiamo scoperto, per esempio, che Milanoha un potenziale di condivisione dei viaggi dicirca il 50%, cinque volte maggiore di Roma:questa differenza è in gran parte dovuta alladiversa velocità del traffico cittadino.Di tutte le città studiate, New York è risultata lacittà più 'condivisibile' con il 62%, Berlino e Londrafra le meno 'condivisibili', con il 10-15%", precisail ricercatore dell'Iit-Cnr. "I risultati della ricercamettono anche in luce certe somiglianze tra cittàstoricamente e strutturalmente diverse comeVienna e New York.Questo risultato è sorprendente e la spiegazionepossibile per tale somiglianza, nonostante ledifferenze strutturali, è che ciò che influenza lacondivisibilità dei viaggi, è il modo in cui sonoorganizzate le nostre vite, più che la disposizionedella città".Carlo Ratti, direttore del Senseable City Lab del Mit,che ha guidato la ricerca, conclude:"Con i veicoli a guida autonoma che stanno perarrivare sulle nostre strade, la condivisione delleauto e dei viaggi potrebbe diventare sempre piùdiffusa, creando nuovi sistemi di mobilità cherappresenteranno un ibrido fra trasporto pubblicoe privato".