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Fonte: InternetComunicato stampa - Un team di ricercatori dellaSapienza di Roma e del Jet Propulsion Laboratorydella NASA ha sviluppato un nuovo algoritmo ingrado di individuare perturbazioni dell'atmosferaterrestre generate da tsunamiatmosferacomputer scienceingegneriadisastri naturaliRoma, 18 maggio 2017 -Dai laboratori della Sapienza al Jet PropulsionLaboratory (JPL) di Pasadena (California):l'algoritmo sviluppato da Giorgio Savastano,giovane  dottorando ventisettenne di Geodesiae Geomatica della Sapienza, in collaborazionecon Augusto Mazzoni e Mattia Crespi, ha oraanche il riconoscimento della NASA, che loadotterà per individuare in tempo reale glisunami prima che raggiungano la costa. Questo nuovo algoritmo, dal nome VARION(Variometric Approach for Real-time IonosphereObservation), utilizza osservazioni provenientida GPS e altri sistemi di navigazione satellitareal fine di individuare, in tempo reale, perturbazioninella ionosfera terrestre associate agli tsunami.La ionosfera è lo strato dell'atmosfera che siestende da circa 80 a 1000 km al di sopra dellasuperficie terrestre. Deve la sua ionizzazionealla radiazione solare e cosmica ed èprincipalmente conosciuta per il fenomenodell'aurora polare. Uno tsunami che si muove in oceano spostal'aria sovrastante generando delle perturbazioninell'atmosfera note come onde di gravità.Poiché l'atmosfera terrestre è sempre più rarefattaprocedendo verso l'alto, queste onde di gravitàsi amplificano e quando raggiungono una quotadi circa 350 km la loro ampiezza è tale da causareapprezzabili variazioni nella densità elettronicadella ionosfera.Queste anomalie possono essere misurateutilizzando un segnale GNSS, come quello GPS,che attraversa la ionosfera. L'algoritmo VARION è stato concepito sotto laguida di Mattia Crespi, professore di Positioninge Geomatica presso la Facoltà di Ingegneria civilee industriale alla Sapienza. Il principale autore diquesto algoritmo è Giorgio Savastano, giovanedottorando in Geodesia e Geomatica alla Sapienzae collaboratore al JPL.Questo lavoro, finanziato da Sapienza e JPL,è stato recentemente pubblicato sulla rivistaScientific Reports di Nature. Nel 2015, Savastano è stato premiato dalConsiglio Nazionale degli Ingegneri (CNI) edalla fondazione Italian Scientists and Scholarsin North America Foundation (ISSNAP) con unaborsa di studi per un periodo di 2 mesi al JPL,dove ha lavorato con il gruppo che si occupadi telerilevamento ionosferico supervisionatoda Attila Komjathy e Anthony Mannucci. "VARION è un contributo innovativo per unsistema integrato di allerta tsunami" affermaSavastano. "Stiamo lavorando per implementarequesto algoritmo all'interno della rete di stazioniGNSS del JPL che fornisce dati in tempo reale dacirca 230 stazioni sparse su tutto il mondo.Queste stazioni sono in grado di immagazzinaredati provenienti da diversi sistemi satellitari,come GPS, Galileo, GLONASS and BeiDou." Savastano conferma che VARION può essereusato all'interno di un sistema per l'individuazionedi tsunami capace di utilizzare dati provenienti dadiverse fonti, come sismometri, boe e ricevitori GNSS.Non appena un terremoto verrà rilevato, questosistema potrà cominciare a monitorare in tempo realeil contenuto di elettroni nella ionosfera cercandoanomalie correlate con lo tsunami.Queste misure potranno essere immagazzinate eanalizzate da un centro di controllo in grado di generaremappe di rischio relative ad un determinato eventosismico. L'utilizzo di dati provenienti da diversefonti potrà aumentare l'affidabilità del sistema.