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La cultura del vino è nata in Georgia


Fonte: Le Scienze14 novembre 2017Otto giare ritrovate in un sito archeologico inGeorgia e risalenti al 6000 avanti Cristo circaportano tracce del loro antico contenuto: vino.La scoperta, insieme a prove della coltivazionedella vite, retrodata di 600-1000 anni la nascitadella cultura del vino(red)archeologiaagricolturaalimentazioneLa più antica testimonianza della cultura del vinorisale al 6000-5800 a.C. ed è venuta alla luce grazieagli scavi in due siti archeologici della Georgia, GadachriliGora e Shulaveris Gora, circa 50 chilometri a sud dellacapitale Tbilisi.
Il sito di Gadachrili Gora. (Cortesia Stephen Batiuk)La scoperta è di un gruppo di ricercatori del Museonazionale della Georgia e dell'Università della Pennsylvania -in collaborazione anche con l'Università degli studi di Milanoe il Museo lombardo di storia dell'agricoltura a Sant'AngeloLodigiano - che firmano un articolo sui "Proceedings of the National Academy of Sciences"Anche se le tracce di uva fermentata più antiche in assolutosono state identificate nel 2004 nel sito di Jiahu, nella valledel Fiume Giallo in Cina, e risalgono addirittura al 7000 a.C.,non provenivano esattamente da ciò che intendiamo pervino, ma da una bevanda fermentata prodotta da uvaselvatica, frutti di biancospino, riso e miele.Finora la più antica traccia conosciuta di produzionedi vino risaliva al 5400-5000 a.C. ed era costituitada reperti provenienti da Hajji Firuz Tepe, un villaggioneolitico nella parte più settentrionale dei montiZagros, in Iran. La scoperta attuale retrodatadunque di almeno 600-1000 anni la coltivazionedell'uva a fini di vinificazione.Durante gli scavi di Gadachrili Gora e ShulaverisGora, sono venuti alla luce i frammenti di una seriedi vasi di ceramica, che sono stati analizzati peraccertare la natura dei residui conservati all'interno.In otto giare sono state trovate tracce di sostanzechimiche - in particolare acido tartarico, malico, succinicoe citrico - che indicano l'antica presenza di vino.I ricercatori hanno anche raccolto una serie di datiarcheologici, botanici, climatici e al radiocarbonioche dimostrano che la vite eurasiatica Vitis vinifera,molto abbondante intorno ai due siti, era oggettodi coltivazione. All'inizio del Neolitico, osservano iricercatori, le condizioni ambientali erano ideali perquella pianta, ed erano molto simili a quelle delleodierne regioni vinicole italiane e della Franciameridionale."La nostra ricerca suggerisce che uno dei primiadattamenti allo stile di vita neolitico che si stavadiffondendo nell'area caucasica è stata la viticoltura",ha detto Stephen Batiuk, coautore dello studio."La domesticazione dell'uva ha portato alla finealla nascita di una cultura del vino nella regione".