Fonte: Le Scienze30 luglio 2018L'itterbio, un elemento delle cosiddette terrerare, è l'ideale per realizzare memorie quantistichein grado di intrappolare e sincronizzare ad altafrequenza i fotoni che garantiscono una crittografiadelle comunicazioni digitali(red)computer sciencematerialiUna rete di computer che basano il loro funzionamentosulla meccanica quantistica, con una capacità di calcoloinarrivabile per le macchine attuali basate sull'elettronica.E anche impossibili da violare senza distruggerel'informazione stessa.È uno degli obiettivi della computer science, e da oggisembra più vicino, grazie al risultato descritto su "Nature Materials" da ricercatori dell'Universitàdi Ginevra in collaborazione con il CNRS francese.Cuore del risultato è una memoria quantistica a basedell'elemento chimico itterbio, che soddisfa importantirichieste tecniche che erano fuori portata.La crittografia quantistica oggi usa fibre ottiche lunghecentinaia di chilometri, protette da un elevato gradodi sicurezza. Chi volesse infatti copiare o intercettarel'informazione che trasmettono determinerebbe lascomparsa dell'informazione stessa.La volatilità dell'informazione veicolata da questisistemi rende tuttavia anche impossibile amplificareil segnale e propagarlo su distanze ancora più lunghe.
Una terra rara per le memorie quantistiche
Fonte: Le Scienze30 luglio 2018L'itterbio, un elemento delle cosiddette terrerare, è l'ideale per realizzare memorie quantistichein grado di intrappolare e sincronizzare ad altafrequenza i fotoni che garantiscono una crittografiadelle comunicazioni digitali(red)computer sciencematerialiUna rete di computer che basano il loro funzionamentosulla meccanica quantistica, con una capacità di calcoloinarrivabile per le macchine attuali basate sull'elettronica.E anche impossibili da violare senza distruggerel'informazione stessa.È uno degli obiettivi della computer science, e da oggisembra più vicino, grazie al risultato descritto su "Nature Materials" da ricercatori dell'Universitàdi Ginevra in collaborazione con il CNRS francese.Cuore del risultato è una memoria quantistica a basedell'elemento chimico itterbio, che soddisfa importantirichieste tecniche che erano fuori portata.La crittografia quantistica oggi usa fibre ottiche lunghecentinaia di chilometri, protette da un elevato gradodi sicurezza. Chi volesse infatti copiare o intercettarel'informazione che trasmettono determinerebbe lascomparsa dell'informazione stessa.La volatilità dell'informazione veicolata da questisistemi rende tuttavia anche impossibile amplificareil segnale e propagarlo su distanze ancora più lunghe.