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GABRIELE D'ANNUNZIO


Il periodo napoletano (1891-1893)Tra il 1891 e il 1893 D'Annunzio visse a Napoli, dove compose Giovanni Episcopo e L'innocente, seguiti daIl trionfo della morte (scritto in Abruzzo, tra Francavilla al Mare e San Vito Chietino)e dalle liriche delPoema paradisiaco.Sempre di questo periodo è il suo primo approccio agli scritti di Friedrich Nietzsche. Le suggestioni nietzschiane, liberamente filtrate dalla sensibilità del Vate si ritroveranno anche ne Le vergini delle rocce (1895), poema in prosa dove l'arte «...si presenta come strumento di una diversa aristocrazia,elemento costitutivo del vivere inimitabile, suprema affermazione dell'individuo e criterio fondamentale di ogni atto»].Nel 1892, a seguito di una gara con Ferdinando Russo sullacapacità del poeta di comporre liriche in dialetto napoletano, D'Annunzio compone il testo de 'A vucchella, romanza che verrà pubblicata nel 1907 musicata da Francesco Paolo Tosti. La canzone, eseguita da celebri tenori come Enrico Caruso e, in seguito, Luciano Pavarotti verrà incisa anche da grandiinterpreti della canzone napoletana come Roberto Murolo che ne faranno un classico.Il periodo fiorentino (1894-1904Sempre nel 1892 cominciò una relazione epistolare con lacelebre attrice Eleonora Duse, con la quale ebbe inizio lastagione centrale della sua vita.Si conobbero personalmente nel 1894 e subito scattò l'amore. Per vivere accanto alla sua nuova compagna, D'Annunzio sitrasferì a Firenze, nella zona di Settignano, dove affittò la villa La Capponcina - dal nome della famiglia Capponi che ne era stata la proprietaria -(vicinissima alla villa La Porziuncola dell'attrice), trasformandola in un monumento del gusto estetico decadente, definita da lui "la vita del signore rinascimentale".Frequentò anche il Chianti e conobbe una nobile di San Casciano in Val di Pesa, passò un breve periodo presso il Fedino, una nota villa del luogo. Sono in questi anni che si situa gran parte della drammaturgia dannunziana, piuttosto innovativa rispetto ai canoni del dramma borghese o del teatro, dominanti in Italia, e che non di rado ha come punto di riferimento la figura attoriale della Duse, nonché le sue migliori opere poetiche, la gran parte delle Laudi, e, tra queste, il vertice e capolavoro della poesiadannunziana, l'Alcyone. La relazione dell'artista con Eleonora Duse è stata celebrataa Firenze in un modo molto originale. Alla nascita del quartiere fiorentino di Coverciano (sorto proprioai piedi della villa dannunziana di Settignano), due importanti arterie stradali della zona vennero inaugurate in memoria dei famosi amanti, prevedendo inoltre un incrocio tra queste vie.Tra il 1893 e il 1897 D'Annunzio condusse un'esistenzamovimentata, che lo portò dapprima nella sua terra d'originee poi in Grecia, che visitò nel corso di un lungo viaggio. Nel 1897 volle provare l'esperienza politica, vivendo anch'essa, come tutto il resto, in un modo bizzarro e clamoroso: eletto deputato della destra, passò quasi subito nelle file della sinistra, giustificandosi con la celebre affermazione «vado verso la vita», per protesta contro Luigi Pelloux e le "leggi liberticide"; espresse anche vivaci proteste per la sanguinosa repressionedei moti di Milano da parte del generale Fiorenzo Bava Beccaris. Dal 1900 al 1906 fu molto vicino al Partito Socialista ItalianoD'Annunzio e la MassoneriaIl 3 marzo 1901 inaugurò invece con Ettore Ferrari,Gran Maestro della massoneria del Grande Oriente d'Italia,l'Università Popolare di Milano, nella sede di via Ugo Foscolo,dove pronunciò il discorso inaugurale e dove, successivamente, svolse un'attività straordinaria di docenze e lezioni culturali. L'amicizia con Ferrari aveva avvicinato il Vate alla "liberamuratoria": D'Annunzio era infatti massone e 33º grado della Gran Loggia d'Italia degli Alam detta "di Piazza del Gesù",fuoriuscita nel 1908 dal GOI.Più tardi fu iniziato al Martinismo. Molti dei volontari fiumani erano esoteristi o massoni e tra di essi figuravano in particolare Alceste de AmbrisSante CeccheriniMarco Egidio Allegri.La bandiera della Reggenza del Carnaro avrebbe contenuto svariati simboli massonici e gnostici, come l'uroboro e lesette stelle dell'Orsa Maggiore.Il trasferimento in Francia (1904-1915)La relazione con Eleonora Duse si incrinò nel 1904, dopo la pubblicazione del romanzo Il fuoco, in cui il poeta aveva descritto impietosamente la loro relazione, e il tradimento con Alessandra di Rudiní. In quell'epoca la vita dispendiosa condotta dal Vate lo portò a sperperare le cospicue sommepercepite per le proprie pubblicazioni, che divennero insufficienti a coprire le spese prodottesi. Nel 1910, convinto dalla nuova amante Nathalie de Goloubeff[, D'Annunzio si trasferì in Francia: già da tempo aveva accumulato una serie di debiti e, per evitare i creditori, aveva preferitoallontanarsi dal proprio Paese. L'arredamento della villa fu messo all'asta e D'Annunzioper cinque anni non rientrò in Italia. Risale a questo periodo la relazione con l'americana Romaine Beatrice Brooks.A Parigi era un personaggio noto, era stato tradotto da Georges Hérelle e il dibattito tra decadentisti e naturalisti aveva a suo tempo suscitato un notevole interesse già con Huysmans. Ciò gli permise di mantenere inalterato il suo dissipato stile di vita fatto di debiti e frequentazionimondane, tra cui quelle con Filippo Tommaso Marinetti e Claude Debussy. Pur lontano dall'Italia, collaborò al dibattito politico prebellico, pubblicando versi in celebrazione della guerra italo-turca, inclusi poi in Merope, o editoriali per diversi giornali nazionali (in particolare per il Corriere della Sera), che a loro volta gli concedevano altri prestiti.Nel 1910 D'Annunzio aderì all'Associazione Nazionalista Italiana fondata da Corradini. Nei suoi contributi inneggiò ad una politica di potenza, opponendo la sua idea di Nazioneall'«Italietta meschina e pacifista».Nel 1914 Gabriele D'Annunzio rifiutò di diventare Accademico della Crusca, dichiarandosi nemico degli onoriletterari e delle Università. Ai bolognesi che gli offrivano unacattedra scrisse infatti: "amo più le aperte spiagge che le chiuse scuole dalle quali vi auguro di liberarvi".Dopo il periodo parigino si ritirò ad Arcachon, sulla costa atlantica, dove si dedicò all'attività letteraria in collaborazione con musicisti di successo (MascagniDebussy), e compose libretti d'opera (Le martyre de Saint Sébastien) e soggetti per film (Cabiria)