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Sul libero arbitrio....


Fonte: Le Scienze2. Senza il libero arbitrio, non hai alcunaresponsabilità delle tue azioni.Anche questo equivoco deriva da unaconcezione "divisa" della personalità(raccogliendo informazioni ed elaborandole)ed esegue le azioni (atti sulla base dei risultati).Se le tue azioni sono problematiche per gli altri,tu sei la fonte del problema e gli altri prenderannomisure per risolvere il problema.Non è che abbiano molta scelta... Se il risultatodei tuoi processi cerebrali rende difficile la vitadi altri, sarai tu a essere incolpato, recluso,mandato in psicoterapia o preso a calci.E' del tutto irrilevante che la tua elaborazionedifettosa delle informazioni sia o meno inscrittanelle condizioni iniziali dell'universo; la questionerilevante è ciò che ti porterà il futuro, se altricercano di sbarazzarsi di te.La parola "responsabilità" è uno specchietto perle allodole, perché è tanto mal definita quantoinutile.Non bisogna dire alla gente che non ha il liberoarbitrio, perché pregiudica le regole di unasocietà moralmente giusta.Questo equivoco si fonda sui primi due esull'idea che senza il libero arbitrio la gentenon ha ragione di riflettere sulle proprie azionie tenere conto del benessere altrui.Questo, naturalmente, è sbagliato.L'evoluzione ci ha dotato della capacità di stimarel'impatto futuro delle nostre azioni e la selezionenaturale ha preferito coloro che hanno agito inmodo che gli altri fossero d'aiuto rispetto ailoro bisogni, o almeno non apertamente aggressiviverso di loro.Anche senza il libero arbitrio, le persone devonocomunque prendere decisioni e saranno comunquebiasimate se rendono infelice la vita di altre persone.A volte qualcuno mi cita uno studio che dimostrerebbeche "Incoraggiare la credenza nel determinismoaumenta la disonestà".Questo studio incoraggia anche l'errore concettualenumero 2, quindi i suoi risultati non sorprendono.Mi piacerebbe vederlo replicato, ma con l'aggiuntadella spiegazione che i soggetti dello studioprendevano comunque delle decisioni, indipendentementedal fatto che il risultato fosse predeterminato o meno,e che, naturalmente, il risultato contava eccome.4. Se non hai il libero arbitrio, le tue azioni possonoessere previste.Anche se in via di principio i processi cerebrali fosseroprevedibili, è altamente opinabile che in pratica siapossibile prevederli. Inoltre, come ho spiegato prima,questi processi potrebbero avere una componentecasuale che, sempre in via di principio, non èprevedibile.Allo stato attuale non è molto chiaro qualepotrebbe essere il peso di una tale componente.5. Se non c'è il libero arbitrio, il futuro èdeterminato dal passato.Stesso equivoco del caso 4. Per quanto nesappiamo, la casualità è una componente delleleggi fondamentali. In questo caso, il futuronon è determinato dal passato, ma nemmenoesiste il libero arbitrio, perché niente puòinfluenzare questa casualità.6. Se non abbiamo il libero arbitrio possiamoricavare [deterministicamente, N.d.T.] unamorale umana.Non so perché ci si preoccupi tanto di questa cosa.Morale e valori sono solo schemi mentali che gliesseri umani usano per prendere decisioni.La loro importanza deriva dal fatto che questischemi siano condivisi da molte persone inversioni affini. Se le leggi fondamentali dell'universofossero deterministiche e se si fosse veramentebravi nel calcolo, allora in via di principio sarebbepossibile calcolare questi schemi. In pratica,nessuno può farlo.  Inoltre, in effetti non è questo che si intendequando si parla di "ricavare la morale".Quello che si intende in realtà  è se si può derivareciò che gli esseri umani "dovrebbero fare".Questo però è possibile solo dopo che è statodefinito uno scopo: "dovrebbero fare" per ottenere  cosa? E questo sposta la questione altrove.La scienza non può rispondere alla domandaperché è mal definita. La scienza non può direquello che una persona dovrebbe fare perché èuna frase senza senso. La scienza può, nel miglioredei casi, dire soltanto che cosa farà.oic/Photononstop/CorbisPiù precisamente, il puntoè (come ho spiegato più ampiamente in un precedente post) che in qualsiasi momento cisono domande a cui la scienza non può rispondereperché le conoscenze che abbiamo sono insufficienti.Queste sono le domande che lasciamo alla decisionepolitica. Tutte le domande "si dovrebbe" sono di questo tipo.7. Il libero arbitrio è impossibile.Non necessariamente. Come ho spiegato in un altro post, è possibile concepire leggi di natura che non siano nédeterministiche né casuali e che si può plausibilmenteaffermare che consentano il libero arbitrio.Ahimè, al momento non abbiamo alcuna prova chequalcosa di simile si realizzi in natura, né è noto sesia anche compatibile con le leggi della natura checonosciamo. Datemi un finanziamento sufficiente equalche anno di tempo, e lo scoprirò.8. Per parlare di libero arbitrio devi essere unneuroscienziato.Associamo il libero arbitrio a sistemi autonomi che fannoscelte, con schemi di attivazione del cervello umano,che è il regno della neurobiologia.Ma il cervello, esattamente come ogni altra partedell'universo, obbedisce alle leggi fondamentali della natura.Che queste leggi fondamentali consentano il liberoarbitrio è una condizione necessaria per l'esistenza dellibero arbitrio.9.Per parlare di libero arbitrio devi essere un filosofo.Se volete sapere come è stato definito il libero arbitrionel corso della storia dell'umanità, ci sono alcunemigliaia di anni di discussioni sulla questione daleggere. Ma a me non piace perdere tempo sulledefinizioni e non vedo alcun merito nell'elencaretutte le varianti del libero arbitrio che sono statetirate fuori di volta in volta. Ho detto prima moltochiaramente cosa intendo con "assenza di liberoarbitrio", che poi è il nocciolo del problema riassuntoin due paragrafi.Se volete chiamarlo in modo diverso da "libero arbitrio",non mi interessa, il nocciolo del problema resta quello.10. Senza il libero arbitrio non è possibile fare scienza.Ho aggiunto questo punto perché si presentaogni volta che parlo di superdeterminismo inmeccanica quantistica.Voglio essere molto chiara: non ho detto cheil libero arbitrio non esiste.Ho detto che non esiste in base alle nostremigliori conoscenze attuali di come funzionala natura.Se si vuole conservare il libero arbitrio èmeglio presentarsi con una buona idea su comerenderlo compatibile con le conoscenze scientificheesistenti. Voglio vedere il progresso, non cortinefumogene di "emergenza forte", "qualia" e altre fantasie.--------Sabine Hossenfelder è professore assistente difisica delle alte energie e fisica nucleare pressoil Nordic Institute for Theoretical Physics(NORDITA) di Stoccolma.Compiuto il dottorato di ricerca all'Universitàdi Francoforte, in Germania, nel 2003, halavorato come postdoc alla University of Arizonaa Tucson, e successivamente alla University ofCalifornia a Santa Barbara e al Perimeter Institutedi  Waterloo, Canada.La versione originale di questo articolo è apparsail 2 gennaio sul blog Backreaction, riproduzioneautorizzata.