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L'ippocampo e le associazioni che aiutano a imparare


Fonte: Le Scienze07 marzo 2019
La regione cerebrale dell'ippocampo,che sovraintende alla memoria episodica,conserva una traccia di memoria perciascuno dei singoli elementi dell'ambientee una traccia distinta per la caratteristicache li accomuna.La scoperta potrebbe spiegare come fail cervello a formare associazioni traoggetti ed eventi, un passaggio fondamentleper i processi di apprendimentomemorianeuroscienzeUn cane sente il suono di un campanello subitoprima di ricevere il pasto.Se i due eventi saranno ripetuti insieme permolte volte, alla fine l'animale inizierà a salivaretutte le volte che ascolta il suono del campanello.È lo schema del famoso esperimento delfisiologo russo Ivan Pavlov sul condizionamentodelle risposte comportamentali, uno deifondamenti della moderna psicologia sperimentale.Ma associare tra loro stimoli diversi non è certouna prerogativa dei cani; tutti gli animalistabiliscono continuamente collegamentitra gli eventi, in un processo di apprendimentofondamentale per la sopravvivenza: associanoun colore a un frutto velenoso o un odorealla presenza di un predatore. 
Sezione del cervello umano: è visibile in verde,la caratteristica forma dell'ippocampo(Science Photo Library / AGF) I ricercatori dell'ArizonaState University e della Stanford University, cheriferiscono i loro risultati in un articolo su "Nature Communications",hanno ora scoperto uno schema di attivazionedell'ippocampo - una regione cerebraleimportante per la memoria episodica, cioè legataall'esperienza di tutti i giorni - che spiegherebbecome si formano queste associazioni.L'ipotesi di partenza è che il cervello abbia unmeccanismo di base che consente in qualchemodo di tenere una traccia di memoria sia deglielementi distinti sia della loro combinazione.Gli autori hanno sottoposto un gruppo di volontariad alcuni test di associazione di stimoli,analizzandone nel frattempo il cervello con larisonanza magnetica funzionale (fMRI), checonsente di visualizzare le aree cerebrali attivementre un soggetto è impegnato in un compito. Esaminando gli schemi di attività del cervello, hannomesso a confronto l'ippocampo con altre areecerebrali che potrebbero contribuire ai processidi apprendimento, come la corteccia paraippocampale, la corteccia peririnale, il solco frontale inferiore e lacorteccia orbitofrontale mediale.Hanno così scoperto che l'ippocampo era l'unicaarea che rappresentava le immagini dello stimolo associate tra loro. Per esempio, quando si trattavadi un volto e di una casa, l'ippocampo mostravauna traccia per il volto, una per la casa e unaterza traccia - distinta dalle prime due - perl'associazione volto-casa.Gli autori hanno cercato anche le possibiliconnessioni dell'ippocampo con altre regionicerebrali durante il test, scoprendo un importantecollegamento con lo striato, che si attiva quandoil soggetto cerca di prevedere gli esiti di unasituazione sulla base dei dati disponibili.Secondo i ricercatori, questi dati indicano chel'ippocampo raccoglie informazioni su combinazionidi caratteristiche di oggetti ed eventi, inviandolepoi allo striato, che le utilizza per i suoi compiti."È importante ricordare che il cervello è unastruttura interconnessa, con parti diverse chelavorano insieme per produrre le nostreimpressionanti capacità mentali", ha spiegatoSamuel McClure, autore senior dell'articolo. (red)