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Il sacrificio rituale di centinaia di bambini nel Perù del XV secolo


Fonte: Le Scienze07 marzo 2019
I resti di quasi 140 bambini uccisi ritualmentesono venuti alla luce in un sito archeologicoperuviano di epoca precolombiana.Il sacrificio, databile intorno al 1450 d.C.,rappresentò probabilmente un tentativodi placare gli dèi durante una catastrofenaturale che aveva colpito la fiorente culturaChimú che dominava la regioneNel sito archeologico di Huanchaquito-LasLlamas, sulla costa settentrionale del Perù,sono state trovate le prove del più estesosacrifico infantile di massa di epocaprecolombiana.I ricercatori hanno infatti portato alla lucei resti di 137 bambini e 3 adulti, oltre aquelli di circa 200 giovani lama.I risultati degli scavi, condotti da un gruppointernazionale di archeologi diretto daGabriel Prieto dell'Universidad Nacionalde Trujillo, in Perù e Khrystyne Tschinkedella Tulane University a New Orleans,negli Stati Uniti, sono illustrati sulla rivista "PLoSOne".Fondata su un'agricoltura intensivaalimentata da una rete sofisticata di canaliidraulici gestiti da un'efficiente burocrazia,la cultura Chimú fiorì tra l'XI e il XV secolod.C. lungo le coste peruviane, arrivandoa controllare, nei momenti di massimosplendore, le valli costiere dall'attualeconfine con l'Ecuador a nord all'attualecapitale peruviana di Lima a sud.
I resti mummificati di uno dei bambinisacrificati (Cortesia John Verano, 2019)All'epoca del tragico evento - risalente, daquanto stabilito con la datazione al radio-carbonio, attorno al 1450 d.C. - il sito diHuanchaquito-Las Llamas faceva parte diun importante centro dalla cultura Chimú:le rovine rimaste occupano circa 14 chilometriquadrati, ma la città - i cui resti sono inbuona parte andati distrutti in seguitoall'espansione urbana della vicina Trujillo -doveva essere molto più vasta.I corpi sono stati rinvenuti in un'area di700 metri quadrati circa, e l'analisi dei restiha mostrato che appartenevano a bambinie ragazzi di età compresa tra i 5 e i 14 anni,appartenenti a una varietà di gruppi etniciprovenienti da diverse aree del territoriocontrollato dalla cultura Chimú.Tutti i corpi, compresi quelli degli animali,mostravano chiaramente che alle vittimeera stata aperta la cavità toracica,verosimilmente per asportare il cuore.Questa pratica sacrificale, a quanto riferitoda cronisti spagnoli del XVI secolo, era inuso anche fra gli Inca, presso i quali tuttaviail numero di bambini immolati era molto piùlimitato, al massimo di qualche unità.Il più esteso caso precedentemente conosciutodi sacrifici infantili nel Nuovo Mondo, con 48vittime, è stato documentato nella cittàazteca di Tenochtitlan.
Cortesia John Verano (2019)Il numero decisamenteeccezionale di bambini e animali sacrificatiindica che i Chimú devono essersi trovatiimprovvisamente di fronte a una sfidaparticolarmente grave, probabilmente diorigine naturale, considerato che in quelmomento quella civiltà era al massimodella sua potenza.L'ipotesi, secondo i ricercatori, è corroboratadal fatto che alla stessa profondità degliscavi tutta l'area è coperta da uno stratodi fango su un substrato di terreno sabbioso:la regione - normalmente piuttosto arida econ precipitazioni ridotte - deve esserestata colpita da una serie di piogge einondazioni di eccezionale intensità.Secondo Prieto e colleghi è verosimileche quella catastrofe sia stata una conseguenzadi un evento ENSO (El Niño-Southern Oscillation)- il periodico fenomeno di riscaldamento delleacque del Pacifico centro-meridionale -particolarmente marcato e avvenuto fra il 1400e il 1450.