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Il Grande Gatsby


 Pretendeva nientemeno che Daisy andasse da Toma dirgli: "Non ti ho mai amato". Dopo che avessecancellato quattro anni con quella frase, avrebberopotuto decidere sui passi più pratici da fare.Uno di questi consisteva nel ritornare a Louisville, dopoche Daisy fosse stata libera, e sposarsi in casa di leicome se fossero stati ancora al punto di cinque anni prima»Ma Nick dice: «Non si può ripetere il passato».«"Non si può ripetere il passato? Ma certo che si può»risponde Gatsby.Daisy si recherà quasi ogni pomeriggio da Gatsbyilludendolo così nel suo sogno fino a quando, in unafoso pomeriggio, Daisy, Tom, Nick, Jordan e Gatsbycercano sollievo recandosi a New York in un albergoaffittato per l'occasione.Qui Tom provoca Gatsby davanti a tutti con insinuazionisul suo conto fino a quando chiede direttamente aGatsby cosa vuole da sua moglie: «Voglio sapere checos'ha da dirmi il signor Gatsby» e ancora «Vostramoglie non vi ama» dice Gatsby, «Non vi ha mai amato.Ama me». Ma Daisy è riluttante e quando Gatsbypretende che lei lo dica a Tom ella protesta dicendo «Pretendi troppo». Gatsby cerca di parlarle:«Ma ad ogni parola lei si ritirava sempre più in se stessa,finché lui rinunciò e soltanto il sogno morto continuòa battersi mentre il pomeriggio svaniva, cercando ditoccare ciò che era di più tangibile, sforzandosi, infelicee senza disperazione, di raggiungere la voce perdutadi là dalla stanza»Sulla strada del ritorno, mentre passano davantiall'officina di Wilson, Myrtle, tenuta chiusa in stanzadal marito che sospetta un suo tradimento, riesce afuggire ma viene investita dalla macchina di Gatsbyguidata da Daisy che non si ferma e prosegue la suacorsa fino a East Egg dove la raggiunge Tom al qualelei si affida pur non rivelandogli la verità.Myrtle rimane uccisa sul colpo e Wilson, preso dalladisperazione e deciso a vendicarsi, va da Tom con lapistola per ucciderlo.Ma quando Tom gli rivela che la macchina che avevainvestito Myrtle la guidava, come lui credeva, Gatsby,Wilson si reca da Gatsby che sta facendo un bagno inpiscina e continua a sperare che Daisy appaia.Verrà ucciso da Wilson che a sua volta si suiciderà.Lo chauffeur, il maggiordomo, il giardiniere e Nicksi avviano correndo verso la piscina:«Vi era, appena percettibile, un movimento dell'acquamentre il flusso fresco si dirigeva faticosamente versolo scarico dell'altra estremità della piscina.Con piccole increspature che erano appena ombre di ondeil materasso carico si spostava a caso nella piscina.Un alito di vento che riusciva appena a corrugare lasuperficie dell'acqua bastò a interrompere l'accidentalepercorso col suo carico accidentale.Un fascio di foglie, sfiorandolo, lo fece girare lentamente,tracciando nell'acqua un sottile circolo rosso.Fu quando ci eravamo già avviati con Gatsby verso casa,che il giardiniere vide il cadavere di Wilson leggermentediscosto nell'erba, e l'olocausto fu completo.»Nick si trova solo ad affrontare la situazione.Telefona a tutti, anche a Daisy, ma viene a sapere cheproprio sua cugina è partita da mezz'ora assieme aTom, senza comunicare la propria destinazione.Due giorni dopo arriva un telegramma da una cittàdel Minnesota firmato Henry C. Gatz, che chiededi rinviare il funerale fino al suo arrivo:«Era il padre di Gatsby, un vecchio solenne, moltosgomento e costernato, infagottato in un gran cappottoneda poco prezzo contro la calda giornata di settembre.»Il giorno del funerale Nick chiede al ministro luterano diaspettare ancora mezz'ora. Egli spera ancora che arrivi qualcuno. «Ma fu inutile.Non venne nessuno».In realtà una persona arriva, è l'ubriacone delle feste cheNick aveva trovato tre mesi prima nella biblioteca diGatsby; costui esclama: «Ma perdio! Ci andavanoa centinaia!» E aggiunge: «Povero bastardo!».Dopo il funerale di Gatsby Nick riflette sull'Americae in questo modo la tragedia di Gatsby viene adidentificarsi con la perdita dei miti e la fine del sognoamericano. Nick decide di abbandonare l'est e ditornare a casa. L'ultima sera Nick scende allaspiaggia e si stende sulla sabbia lasciandosi andareai ricordi e gli torna alla mente la capacità dimeravigliarsi di Gatsby:«E mentre meditavo sull'antico mondo sconosciuto,pensai allo stupore di Gatsby la prima volta cheindividuò la luce verde all'estremità del molo di Daisy.Aveva fatto molta strada per giungere a questo pratoazzurro e il suo sogno doveva essergli sembrato cosìvicino da non poter più sfuggire. Non sapeva che ilsogno era già alle sue spalle, in quella vasta oscuritàdietro la città dove i campi oscuri della repubblica sistendevano nella notte. Gatsby credeva nella luceverde, il futuro orgastico che anno per annoindietreggia davanti a noi. C'è sfuggito allora,ma non importa: domani andremo più in fretta,allungheremo di più le braccia ... e una bella mattina...»In questi puntini di sospensione si sente l'attimodi disperazione di Nick e poi la ricerca di un mitoche dia senso all'assurdità dell'esistenza.Il romanzo si conclude con un'ultima frase chesembra essere un poscritto:"così continuiamo a remare, barche contro corrente,risospinti senza posa nel passato".