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Le radici neurologiche dell'espansione demografica umana


Fonte: Le Scienze23 gennaio 2018Le radici neurologiche dell'espansione demografica umana
La grande espansione demografica degliesseri umani, di gran lunga superiore aquella di tutti gli altri primati, è legataall'evoluzione del loro comportamentosociale, che a sua volta è correlata aspecifiche modifiche nella biochimicadel cervello(red)neuroscienzeantropologiaevoluzioneL'enorme successo riproduttivo degli esseriumani sarebbe correlato a cambiamenti nellabiologia molecolare del cervello.A individuare questi cambiamenti è un gruppodi ricercatori della Kent State University, in Ohio,che li illustrano sui "Proceedings of the National Academy of Sciences" (PNAS).Il successo demografico degli esseri umani, di granlunga maggiore rispetto ai nostri parenti più prossimi,è stato sicuramente mediato da abilità socialiparticolarmente sviluppate come la cooperazione,l'altruismo, l'empatia e il linguaggio.Tuttavia non è mai stato chiaro in che modo l'evoluzionedel comportamento sociale umano si sia tradottain un miglioramento del successo riproduttivoindividuale rispetto agli altri primati.Se, infatti, il passaggio all'andatura perfettamentebipede ha dato ai nostri antenati una maggiorecapacità di esplorare i terreni aperti alla ricerca di cibo,aveva il grave svantaggio di aumentare la probabilitàdi lesioni muscolo-scheletriche, era energicamentecostoso, e decisamente lento e goffo rispetto aimovimenti dei predatori.
Secondo C. Owen Lovejoy e colleghi, questohandicap evoluzionistico è stato superato graziealla selezione di un particolare tipo di personalità,in cui il comportamento è influenzato in modoessenziale dallo striato ventrale, una regione delcervello che partecipa alla modulazione delcomportamento sociale, oltre che di quello motorio.I ricercatori hanno analizzato il profilo neurochimiconello striato degli esseri umani per confrontarlocon quello degli altri primati.Esseri umani, scimpanzé e gorilla mostrano unaumento di serotonina rispetto ad altri primati,ed esseri umani e scimpanzé condividono ancheun aumento del neuropeptide Y.Le scimmie antropomorfe presentano inoltre unelevato livello di acetilcolina e un basso livello didopamina, una combinazione che è associata astili di personalità motivati prevalentemente dastimoli interni e caratterizzati da aggressività,dominanza, bassa motivazione a modificare icomportamenti in corso in risposta agli stimolisociali o ambientali, nonché a una conoscenzarelativamente superficiale dell'ambiente.Al contrario, gli esseri umani hanno alti livelli didopamina e bassi di acetilcolina, che traccianoun profilo di personalità unico, associato acomportamenti più attenti alla conformità socialee reattivi agli stimoli sociali e ambientali, a unaminore aggressività e a una conoscenza piùsofisticata dell'ambiente.Elevate concentrazioni di dopamina nello striatosono anche associate a forti legami di coppia,cioè alla monogamia.Incoraggiando la tendenza all'approvvigionamentodi cibo da parte del maschio e la monogamia,questo tipo di personalità deve avere miglioratola sopravvivenza delle femmine e dei figli.A sostegno di questa tesi Lovejoy e colleghi hannoquindi condotto un secondo studio - pubblicato anch'esso su "PNAS" -in cui hanno esaminato la mortalità e la fertilità deimacachi, i primati di maggior successo demograficodopo gli esseri umani. Hanno così stabilito che lachiave del successo riproduttivo dei macachi eraproprio l'elevata sopravvivenza femminile.