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Un robot che uccide è ancora un semplice strumento?


Fonte: Le Scienze16 luglio 2016Un robot che uccide è ancora unsemplice strumento?
La notizia che lo scorso 7 luglio la polizia diDallas si è servita di un robot per eliminareun cecchino ha fatto molto discutere.Secondo gli esperti, tuttavia, questo usodegli automi non è una novità e non prefigurascenari fantascientifici di poliziotti-robot cheagiscono in modo indipendentedi Karl J. P. SmitheticaroboticasocietàarmamentiE' stato un robot che trasportava un ordignoesplosivo a uccidere il cecchino responsabiledella orribile notte di violenza dello scorso 7luglio a Dallas, in Texas.Secondo molti esponenti delle forze dell'ordinee altri esperti si è trattato della prima volta chela polizia degli Stati Uniti ha fatto un uso similedella tecnologia robotica.Durante una manifestazione di protesta per leuccisioni per mano della polizia di due afroamericaniin altre città, cinque poliziotti sono stati uccisi ealtri sette sono rimasti feriti, così come due civili.Micah Johnson, l'uomo sospettato di aver sparato,è stato ucciso dall'esplosivo trasportato dal robote fatto brillare a distanza dopo il fallimento delletrattative con la polizia.Ma Toby Walsh, docente di intelligenza artificialeall'University of the New South Wales, mette inguardia dal considerare questo uso di un robotcome la scena di un incubo fantascientifico,perché il robot è stato azionato con un telecomandoda un essere umano."Sotto questo aspetto, non ci avvicina ai robot killerpiù dei droni Predator telecomandati che volano neicieli dell'Iraq, del Pakistan e altrove", ha dichiaratoWalsh. "Nell'azione è ancora molto coinvolto un essereumano, e questo è positivo."
Un robot simile a quello usato per uccidere il cecchinoa Dallas (Ksp0704/Wikimedia Commons, CC BY-SA 3.0)Anche altri sono d'accordo."Il punto è che [il robot] è uno strumento.Strumenti con queste funzionalità esistono da molti anni",dice Red Whittaker, docente di robotica alla CarnegieMellon University. "E' controllato a distanza; non c'ènulla di diverso dal premere un grilletto, lanciare unagranata o qualsiasi altra azione del genere.Il telecomando è un oggetto che si può acquistare inqualsiasi negozio di hobbistica.""Le forze dell'ordine usano robot di questo genereper la bonifica dagliordigni esplosivi.E' un tipo di intervento che esiste da decenni", diceDavid Klinger, criminologo all'Università del Missouria St. Louis. Klinger dice che i robot sono strumentiversatili, utili non solo se c'è di mezzo una bomba, maanche in diverse situazioni in cui è in gioco la vita diun agente.Automi come quello di Dallas - che sembra fosse un Northrop Grumman Andros F6A o F6B - somiglianoa piccoli carrarmati e sono dotati di armi intercambiabili,e questo permette funzionalità diverse, fra cui peresempio l'uso di fucili.Klinger dice che, per quanto ne sa, questo è il primocaso in cui la polizia degli Stati Uniti usa un robot dotatodi una carica esplosiva, ma aggiunge di non ritenerloun problema."La legge non discrimina tra i tipi di sistemi usati peresercitare una forza letale", dice."Se un agente di polizia avesse potuto colpire quell'individuo,avrebbe potuto usare qualsiasi altro strumento letale. Negli Stati Uniti abbiamo avuto situazioni in cui gliagenti di polizia hanno investito delle persone.Se potete sparare a qualcuno, potete investirlo; sonoa conoscenza di casi in cui gli agenti di polizia hannointrodotto dispositivi incendiari,... allora perché nondovremmo poter ricorrere legalmente a un ordignoesplosivo?"
Un'immagine dei funerali degli agenti uccisi aDallas (Stewart F. House / Stringer/Getty Images)Ron McCarthy, un poliziotto in pensione che ha lavoratoper 13 anni nel comando della squadra S.W.A.T.(Special Weapons And Tactics) della polizia diLos Angeles, è d'accordo. "Sono molto utili emolto pratici, e ce ne sono tantissimi. Usarli inquesto caso? Perfetto.Quando c'è qualcuno che minaccia di uccidere cittadinio agenti, non dobbiamo giocare con la loro vita."Walsh è però più cauto a proposito della velocità concui si stanno sviluppando tecnologie come questa, eteme che un giorno questi robot possano essereautomatizzati, una probabilità eticamente molto piùinquietante."E' solo un piccolo passo nella direzione dell'eliminazionedell'uomo per sostituirlo con un computer", ha commentato."Negli ultimi mesi, abbiamo visto il primo test della marinaamericana con la sua prima nave completamente autonoma.Abbiamo assistito alla prima morte causata da un veicolocompletamente autonomo. Si tratta di tecnologie che sonoormai molto vicine."(La versione originale di questo articolo è apparsa su www.scientificamerican.com l'8 luglio 2016. Riproduzione autorizzata, tutti i diritti riservati)