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I fiumi di Marte non sono così antichi


28 marzo 2019I fiumi di Marte non sono così antichi
La superficie di Marte è solcata dai letti diantichi fiumi, che furono numerosi ed ebberouna notevole portata fino a meno di unmiliardo di anni fa, cioè fino a un'epocapiù recente di quanto stimato finora.Lo rivela un nuovo studio basato sui modellidi elevazione della superficie del PianetaRosso, che solleva nuove questioni sullasua storia idrogeologicaplanetologiaMarte è un pianeta desertico.Ma ci fu un tempo in cui la sua superficieera solcata da fiumi, la cui portata eramaggiore di quella degli attuali corsi d'acquasulla Terra.Ora un gruppo di ricercatori statunitensiguidati da Edwin Kite ha realizzato un modello, descritto su "Science Advances", di comedoveva apparire la struttura orografica delPianeta Rosso nel suo antico passato,stabilendo che in centinaia di regioni marzianeesistevano dei fiumi quasi certamente fino a3 miliardi di anni fa e probabilmente fino ameno di un miliardo di anni fa.La scoperta indicherebbe che il processo didesertificazione di Marte è avvenuto moltopiù di recente rispetto a quanto stimato finora.
Immagine in falsi colori della superficie di Martesolcata dal letto di un atico fiume: in giallo, leparti più elevate, in blu quelle meno elevate(Credit: NASA/JPL/Univ. Arizona/UChicago)Ricostruire l'antico aspetto di Marte è un po'ome intuire l'immagine complessiva di un puzzlea partire da poche tessere.Il rompicapo più impegnativo, ma anche uno deipiù affascinanti, riguarda la presenza di acqualiquida, strettamente connessa al clima.L'atmosfera del pianeta è molto rarefatta e lasua superficie iniziò presto a ricevere meno diun terzo della radiazione solare che raggiungeoggi la Terra.Ciò significa che il calore sufficiente a mantenerel'acqua liquida non è durato molto: la maggiorparte delle prove scientifiche indica che, pergran parte della sua storia, il pianeta è statoestremamente freddo e arido.Esistono però prove della presenza di antichifiumi di Marte: sono le fotografie catturate dallediverse missioni che hanno orbitato intorno alpianeta e quelle del Rover Curiosity, che ne haraggiunto la superficie nel 2012.Queste immagini mostrano moltissime traccedi fiumi prosciugati, da cui sono stati ricavaticentinaia di modelli di elevazione, cioèrappresentazioni digitali della distribuzionedelle quote della superficie.A partire dalle caratteristiche dimensionalidei letti, come larghezza e pendenza, e deiciottoli che vi sono depositati, Kite e colleghihanno calcolato per ognuna di queste formazioni geologiche la quantità d'acqua che li ha percorsi.I risultati indicano l'esistenza di fiumi di notevoleportata fino all'ultima fase del clima umido diMarte."Ci si aspetterebbe un processo diverso, piùgraduale; invece l'analisi di ciò che rimane deiletti testimonia un accorciamento dei fiumi damigliaia a centinaia di chilometri, ma la persistenzadi una portata ancora notevole", ha spiegato Kite."In altre parole, il giorno più umido dell'anno eraancora molto molto umido".È possibile dunque che ci siano stati periodi dialternanza di clima secco e clima umido, inveceche un lento e graduale passaggio dall'umidoal secco.Questa alternanza ha caratterizzato l'interasuperficie del pianeta e fino a meno di un miliardodi anni fa.I nuovi risultati, sottolineano i ricercatori,complicano ancora di più la ricostruzione dellastoria idrogeologica di Marte, perché non sonocoerenti, per esempio, con l'ipotesi che l'atmosferamarziana si sia rarefatta molto prima di un miliardodi anni fa."Il nostro lavoro risponde ad alcuni interrogativiattuali, ma ne solleva di nuovi", ha concluso Kite."Che cosa c'è di sbagliato? I modelli climatici, imodelli di evoluzione dell'atmosfera o la nostracomprensione di base della cronologia del sistemasolare interno?". (red)