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L'alleanza fra virus e batteri che distrae il sistema immunitario


Fonte: Le Scienze04 aprile 2019L'alleanza fra virus e batteri chedistrae il sistema immunitarioIl batterio Ps. aeruginosa, responsabile dimolte infezioni negli ospedali, inganna ilsistema immunitario usando un virus perattirarlo lontano da sé.La scoperta potrebbe spiegare perché ilnostro corpo tollera la presenza di alcunimicrobidi Sara Reardon / NaturemicrobiologiamedicinaUn batterio responsabile del 10 per centocirca delle infezioni contratte in ospedalenegli Stati Uniti sfrutta un virus per indurreil sistema immunitario a ignorarlo.Il virus, noto come fago, infetta il batterio Pseudomonas aeruginosa, che spesso resistealla terapia antibiotica.Il fago - riferiscono i ricercatori su "Science" - induce il sistema immunitario a inseguirlo,ignorando invece il microrganismo.Il batterio e il fago, chiamato Pf, esistonoin una relazione simbiotica che gli scienziatisospettano sia più diffusa nel mondomicrobico di quanto si creda.La scoperta potrebbe aiutare a spiegareperché il sistema immunitario tolleri batteriutili, come quelli nell'intestino, e portare amigliori terapie contro le infezioni.
Microfotografia elettronica di una colonia di Pseudomonas aeruginosa (© Science Photo Library / AGF)Anche se alcuni fagi uccidono i loro ospitibatterici, altri prosperano al loro interno senzaucciderli.I ricercatori hanno sospettato a lungo che questacoesistenza indichi che i batteri si avvantagginoin qualche modo della presenza dei virus.Ferite apertePer studiare se i fagi influiscono sul modo in cuii batteri interagiscono con i loro ospiti, l'immunologoPaul Bollyky della Stanford University, ha raccoltotamponi dalle ferite croniche (per esempio, ustioniinfette) di 111 persone. Di queste, 37 ferite eranostate infettate da P. aeruginosa.I ricercatori hanno scoperto che nel 68 per centodelle infezioni da P. aeruginosa era presente il virusPf. Quando Bollyky e colleghi hanno trasferito i batteriinfettati dal fago in ferite aperte sui topi, hannoscoperto che per scatenare un'infezione bastavanomeno batteri e che i roditori avevano maggioriprobabilità di morire rispetto a quando il trasferimentoavveniva con P. aeruginosa senza Pf.La presenza dei batteri attirava le cellule immunitariechiamate fagociti,che inglobano e distruggonoi batteri ma evitano i virus.Tuttavia, quando i fagociti attaccavano le feriteinfettate da P. aeruginosa e Pf, poi si allontanavanodalla zona abbastanza presto, dopo aver distruttosolo pochi batteri.Nel frattempo, i fagociti che avevano ingerito ibatteri infetti rilasciavano segnali che attirano inloco cellule immunitarie che attaccano esclusivamentei virus.Vaccinando i topi contro Pf prima di infettarli conla combinazione batterio-virus, il team è riuscitoa ridurre le infezioni indotte da P. aeruginosa.Nuovi obiettiviI ricercatori pensano che i fagi imitino i virusumani producendo RNA a doppio filamento,che innesca l'attacco del sistema immunitario.Secondo Bollyky, meccanismi simili potrebberoin parte spiegare perché il sistema immunitariotolleri batteri normali e utili che vivono nel nostrocorpo.
Microfotografia elettronica di un gruppo dibatteriofagi Pf. (Cortesia University of Montana)"È un articolo rivoluzionario", dice Andrzej Górski,batteriologo all'Accademia polacca delle scienze aBreslavia.Altre ricerche avevano indicato che i fagi influenzanol'infiammazione e che potrebbero avere un ruolonella prevenzione delle allergie, ma Górski dice chequesto articolo è il primo a mostrare in che modoi fagi danneggiano la salute umana.Questi virus non si limitano a distruggere i batteri,possono anche influenzare il sistema immunitariodi una persona, nel bene o nel male, dice Górski.Breck Duerkop, microbiologo all'Università delColorado ad Aurora, definisce la scoperta "stupefacente".Dice che i ricercatori ora saranno costretti apensare in modo più aperto al microbioma, ilcomplesso dei batteri nel corpo umano."Penso che aggiunga alle interazioni ospite-microbioma un livello di complessità finoraampiamente trascurato".Per il momento, Bollyky e il suo gruppo stannolavorando agli aspetti clinici più immediati dellascoperta.Hanno brevettato il vaccino Pf e lo stannotestando su suini con ustioni o ferite cutanee.I ricercatori stanno studiando Pf come se sitrattasse di un virus umano, come l'influenza ol'epatite, spiega Bollyky. Vogliono decifrare inche modo Pf interagisce con il corpo e scoprirese prenderlo di mira permette di curare megliole infezioni. Ma Bollyky spera che altri gruppiinizino a cercare ulteriori coppie batterio-virusche funzionano in modo simile.--------------------------(L'originale di questo articolo è stato pubblicato su "Nature" il 28 marzo 2019. Traduzione ed editing a cura di Le Scienze. Riproduzione autorizzata, tutti i diritti riservati.)