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Le antiche transumanze che plasmarono la Via della seta


fonte: Le Scienze09 marzo 2017
 Gli schemi dei movimenti delle mandriedi bestiame alla ricerca di pascoli in un'ampiaregione che va dal Mediterraneo orientalealla Cina sono correlati alle posizioni dei sitiarcheologici della Via della seta, l'antico reticolodi cammini che collegava l'impero romano equello cinese.E' quanto risulta dall'analisi dei dati raccolti dasatellite con modelli derivati dalla mappaturadei corsi d'acqua(red)storiaarcheologiaspazioLa Via della seta anticamente collegava l'imperoromano con l'impero cinese.Il suo nome è tradizionalmente declinato alsingolare, ma in realtà si tratta di una complessaserie di cammini che formavano una strutturareticolare, attraverso la quale si muovevanobeni, persone e idee.Lo studio dei resti archeologici di questa e dialtre antiche vie di comunicazione ha permessodi ricostruirne a grandi linee il percorso, ma finoranon si è riusciti a stabilire con certezza i dettaglidi come abbiano avuto origine i contatti commercialie quali forze spingessero i primi viaggiatori.In un nuovo studio pubblicato su "Nature",Michael Frachetti della Washington Universitya St. Louis e colleghi della stessa Università edell'University college di Londra hanno analizzatoi movimenti dei mandriani nomadi nelle areededicate alla pastorizia dell'Asia scoprendo cheesiste una significativa correlazione con i sitiarcheologici lungo la Via della seta.Alcune prove archeologiche ed etnografichedell'Asia interna mostrano che per circa 4500anni i mandriani hanno portato il bestiameverso pascoli in quota d'estate, riportandoloverso zone più calde e più basse d'inverno.L'ipotesi è che gli antichi mandriani seguisseropiù o meno gli stessi schemi di transumanzastagionale, seguendo non solo i percorsi piùagevoli e diretti da un punto all'altro, ma andas-sero anche alla ricerca di pascoli freschi.Da qui l'idea di verificare se questi schemi dispostamento delle mandrie potesse avere a chefare con il reticolo di cammini della Via della seta.
Modello grafico degli spostamenti di transumanzalungo la Via della seta ottenuto nel corso dellostudio (Credit: M. Frachetti)Gli autori hanno utiliz-zato un software chiamato GIS(geographic information systems)che in genere serve a mappare e modellizzare icorsi d'acqua di una regione sulla base dei datiraccolti dai satellite.In questo caso, la tecnica è stata adattata perottenere una dettagliata mappa della coperturavegetale in una vasta area compresa tra ilMediterraneo orientale e la Cina a quote compresetra 750 e 4000 metri, sulla base di misurazioni delgrado di riflettività della luce solare.I dati sono poi stati confrontati con le posizionidei principali siti archeologici della Via della seta,seguendo l'ipotesi che la distribuzione dei pascolipiù redditizi sia rimasta più o meno la stessa persecoli.I risultati delll'analisi indicano che i movimentidelle mandrie sono fortemente correlati alleposizioni dei siti archeologici della Via della seta:ciò indica che la distribuzione spaziale dellepraterie e la ricerca di pascoli per il nutrimentodelle mandrie contribuì in modo significativo allaformazione della rete di cammini di questaimportante e antichissima via di comunicazionetra est e ovest.La ricerca rappresenta un significativo progressonello studio di un'antica rete di vie commerciali,uno sviluppo raggiunto attraverso di strumentidi analisi spaziale che potranno contribuire a unasempre migliore comprensione delle antiche civiltà.