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Un antico flusso genetico da Cipro all'Italia meridionale


fonte: Le Scienze25 maggio 2017
Una ricerca ha tracciato un antichissimoflusso genetico che in epoca neolitica siè diffuso da Cipro e dalle isole anatolichefino alla Calabria e alla Sicilia e chesarebbe il risultato di ondate migratorieiniziate molto prima dell'espansione grecache portò alla nascita della Magna Grecia(red)geneticastoriaantropologiaLe popolazioni dell'area che va da Sicilia aCipro, passando passando per Creta, leisole dell'Egeo e l'Anatolia, hanno un substratogenetico comune, leggermente diverso daquello della Grecia continentale e dei Balcanimeridionali. Questa origine mediterraneacondivisa sarebbe il risultato di diverseondate migratorie iniziate molto primadell'espansione greca che portò alla nascitadella Magna Grecia.Questa scoperta può avere importantiimplicazioni per la storia culturale dell'Europa,e in particolare per la comprensione delladiffusione di alcune lingue indoeuropee.La ricerca, pubblicata su "Nature Scientific Reports" è stata effettuata da ricercatori dell'Universitàdi Bologna, in collaborazione con il Max-Planck-Institut per la scienza della storia umana aJena, la National Geographic Society e l'Universitàdi Tirana.I bronzi di Riace sono l'emblema dell'anticapresenza greca in Italia.Le coste mediterranee che si estendono traSicilia, Italia meridionale e Balcani meridionalisono state teatro di una lunga serie di migrazionie scambi culturali che hanno portato numerosi, differenti apporti genetici alle popolazioni attuali,rendendo difficile l'individuazione dei diversicontributi.Nello studio, Stefania Sarno, Alessio Boattinie colleghi hanno analizzato il genoma di 511individui appartenenti a 23 popolazioni di Sicilia,Italia continentale meridionale, Albania e Grecia,con particolare attenzione ai gruppi etno-linguistici italiani che parlano arbereshe(una variante dell'albanese parlata in Italia) e greco.Le popolazioni analizzate mostrano unamiscela delle principali componenti genetichepresenti nel continente europeo, e in particolaredegli antichi cacciatori-raccoglitori europei, deicacciatori-raccoglitori del Caucaso e dei primiagricoltori neolitici provenienti dal Vicino Oriente.Tutte le popolazioni dell'Italia meridionale, dellaGrecia continente e insulare e dei Balcanimeridionali condividono una importantecomponente genetica "sarda", risalente alNeolitico, e caucasica. Ma per la parte restantei dati raccolti dai ricercatori indicano una chiaradifferenziazione.
Mappa dei campionamenti genetici eseguitinello studio. (Cortesia Sarno et al./Nature)Nell'area costiera che va dalla Sicilia a Cipro siosserva un background genetico predominanteche ha origine dal Vicino Oriente, risalenteprincipalmente al Neolitico, con un successivoimportante contributo durante l'età del bronzo.Questo contributo distingue le popolazionicostiere da quelle dell'entroterra greco,Peloponneso incluso, più vicine alle altrepopolazioni dei Balcani meridionali, dell'Albaniae del Kosovo. I gruppi balcanici nord-occidentali (slavi meridionali e rumeni) mostrano inveceun'affinità con gli europei orientali.Infine, mentre le minoranze di lingua greca inSicilia e Calabria, mostrano la loro antica affinitàcon i greci delle isole, i dati relativi alle minoranzedi lingua arbereshe indicano che il flusso geneticoè giunto in Italia solo in epoca storica.