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Alcune poesie di N.Orengo


Fonte: Wikipedia
rPOESIENelle tane di rivaNelle tane di riva,sulla foce del vallone,l'anguilla cerca il saledell'acqua, il mare,dove ha visto la murena,il polipo e l'ofiura;un tuffo in tondoprima di risalire frale morbide canne egli inganni dell'euforbia,il fiume: venache abbandona,verso l'alto, il mare.Si tengono alla largaSi tengono alla largadal mare i fiumi,ma di vertigine sbandano eprecipitano.Respinti a riva si estenuanonella risacca, sognandol'impossibile risalita.L'anguilla, che lega il fiumeal mare in nodo di mistero,d'acqua dolce si fa esempio,per trascinare ancora e in altola sua memoria trasparente.Lo spruzzo che levaLo spruzzo che levala roccia trascina ilgranchio sott'acquavicino alla stella marina:è l'inizio di una cruentamattina.Vita di vento, vita d'acquaVita di vento, vita d'acquatirare i remi in barcae aspettare una copertadi sonno: lunga quantal'acqua di mare che ha vistopassare.Vita d'acqua, vita di ventofarsi pesce nel maree morire contento.A poche migliagià si vede doveil fiume nel mares'impiglia.Basterà saltarequalche onda, portareil gozzo fra le primealghe di fiumee poi lasciare che la trotacon il mare alla schienaritrovi il suo tema.Amore che non vaAmore che non vaè arrivato fino a qua.È amore che non può,è amore che fa no.È ragazza un po' lontana:i capelli scuri, gli occhi di lana.È ragazza sorridente,ma non puoi darle niente.(Luglio soffocava gli aromie i pensieri si facevano strani)- Io ti telefono domani -Mi dice che posso farloquando più voglio:il fatto è che telefono a uno scoglio.(Già Giugno aveva un brutto grugnoma i pensieri non avevano mugugno)C'era una forestae dentro tutta la gente in festa...O anche: c'era una volta...(Ma è proprio vero, l'hanno tolta)Ti telefono di lontanoe tu ci sei ma metti giùpiano.Il mare: quant'acquaIl mare: quant'acquada millenni inquietacapriola tra il fondalee la riva, sgomitolavele d'onde e piane,strappandosi, da terraall'orizzonte,in voragine di violae veli azzurri,respirando infantileo in scoppi d'asma,vivendo il ventredi una madre, ampia.Langa di fumo e di profumoLanga di fumo e di profumo.Rose gialle nella curvadi Bossolasco per finireferme nella luce di telain Menzio, Paulucci e Chessa.Vigne a ragnatela sulle schienedi Dogliani che si incottanonel merletto superstitedello Schellino.Nebbia che riprendequel profumo e quel fumoche si alza dalla terrafriata dall'acquae dall'arsura di una tenerezzache pesa il temposull'aprile della mano.Bastian contrarioBastian contrario dorme di giornola notte lavora o va d'intorno;mangia l'acqua, beve il pane,carezza il lupo, picchia il cane.Il cane stupito gli fa miao miaoe il gatto seccato gli fa bao bao.Non trovi più nienteCapitan del gran valore,volta la carta e trovi:un bel fiore,un bel fiore che sta in giardino;volta la carta e trovi:un canarino,un canarino che porta un cartello;volta la carta e trovi:un uccello,un uccello che becca il grano;volta la carta e trovi:un villano,un villano che zappa la terra;volta la carta e trovi:una guerra,una guerra con tanti soldati;volta la carta e trovi:i malati,i malati che stanno nei letti;volta al carta e trovi:i confetti,i confetti che son così buoni;volta la carta e trovi:i ladroni,i ladroni che assaltan la gente;volta la carta enon trovi più niente.Fu di farfalla il battitoFu di farfalla il battitoleggero, una feritache si allargò nell'aria,un segno di matitasospeso come un'ondache s'incanta nel timoredi una riva.L'orticaL'ortica tutta solasi prude si grattae si consola.