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Il rebus delle antichissime isole artificiali della Scozia


Fonte: Le ScienzeLa scoperta di vasellame databile al Neolitico nei pressi dei caratteristici crannogobbliga gli archeologi a ridatare molto prima di quanto si pensasse questi particolari siti della Britannia preistoricadi Erin Blakemore
Un sub mostra un vaso del Neolitico (Unstan ware, 3500 a.C. circa) scoperto nei pressi di un crannog, un'isola artificiale, costruita nel loch scozzese di Arnish. Fotografia di C. Murray.
Quando si tratta di studiare la Britannia del Neolitico (4000-2500 a.C.) c'è sempre da aspettarsi una dose di mistero archeologico. Dato che gli agricoltori del Neolitico esistevano da ben prima che la scrittura si affermasse nelle isole britanniche, le uniche testimonianze delle loro vite sono rappresentate dagli oggetti che ci hanno lasciato. E se è vero che ci hanno lasciato monumenti la cui realizzazione è stata impegnativa - come ad esempio Stonehenge o i cerchi di pietre delle Orcadi - le loro pratiche culturali e il loro modo di vivere questi luoghi rimangono in larga parte ignoti.Ora pare che ci potrebbe essere un nuovo genere di monumenti del Neolitico del tutto nuovi per gli archeologi e la cui comprensione potrebbe essere un vero grattacapo: i crannog.Isole artificiali comunemente conosciute con il nome di crannog costellano centinaia di laghi scozzezi (loch) ed irlandesi (vedi foto in basso). Sino ad ora i ricercatori ritenevano che fossero state realizzate dai popoli dell'Età del Ferro (800-43 a.C.) per ottenere strade rialzate e ricoveri nel centro degli specchi d'acqua.Ma un nuovo studio appena pubblicato su Antiquity suggerisceche, perlomeno alcuni di questi circa 600 crannog scozzesi, siano molto, ma molto, più antichi, di circa 3 mila anni, risalirebbero quindi al Neolitico. E, cosa ancora più notevole, la scoperta, consentendoci di retrodatare i crannog a un passato molto più lontano, ci mostra un tipo di comportamenti che non sospettavamo potesse risalire a questa fase preistorica.La possibilità che i crannog potessero risalire al Neolitico era stata già avanzata negli anni '80 quando gli archeologi impegnati negli scavi di un'isolotto dell'Età del Ferro in un loch della Scozia settentrionale si resero conto che il sito risaliva in realtà al Neolitico. Successivamente altri scavi non avevano però portato nessuna altra nuova prova a sostegno di questa ipotesi.Le cose hanno preso una piega diversa quando nel 2012 un sub ha scoperto vasellame chiaramente risalente al Neolitico attorno a dei crannog delle Ebridi Esterne. I responsabili del locale museo e gli archeologi si sono uniti alle ricerche arrivando ad individuare cinque isolotti realizzati artificialmente risalenti al Neolitico, una certezza quest'ultima acquisita grazie alle datazioni al radiocarbonio eseguite sul vasellame e sul legname scoperto nei pressi delle rive delle strutture artificiali.Il riutilizzo di questi isolotti nel corso dei millenni ha reso difficile l'individuazione di tracce di vita sui crannog nel periodo Neolitico. L'acqua che le circonda racconta una storia diversa. Per gli archeologi, soliti trovare solo frammenti di vasellame vecchio di oltre seimila anni, lo stato di conservazione dei resti pressoché intatti risalenti al Neolitico scoperti sott'acqua nei pressi dei crannog è "stupefacente", dice Duncan Garrow, professore associato di archeologia alla University of Reading e coautore dello studio. "Non ho mai visto nulla di simile nell'archeologia britannica", dice. "Sembra quasi che questa roba sia stata gettata in acqua".Ma perché le popolazioni del Neolitico avrebbero dovuto buttare in acqua il loro "servizio buono"? Al riguardo è possibile formulare solo delle ipotesi sul perché venissero realizzati i crannog, su come venissero usati e su perché siano diventati dei depositi di vasellame.Una veduta aerea delle isole artificiali scozzesi dell'età della pietra: 1) Arnish; 2) Bhorgastail; 3) Eilean Domhnuill; 4) Lochan Duna; 5) Loch an Dunain; 6) Langabhat. Fotografia di Getmapping PlcGarrow e colleghi suppongono che fossero usate per delle feste o per dei riti religiosi e sociali, o per entrambe le cose. Vicki Cummings, una esperta di monumenti del Neolitico della University of Central Lancashire che non ha preso parte allo studio, sostiene che i crannog sembrano essere qualcosa di estraneo dalla vita quotidiana del Neolitico (sono collocate lontano dagli insediamenti abitativi) e dai suoi riti funebri (mancano sia tombe che resti umani),Le popolazioni britanniche del Neolitico amavano le costruzioni costruite con grandi massi, ma i crannog erano diversi da tutti gli altri insediamenti o monumenti. "Che senso ha impiegare un sacco di tempo per sistemare delle pietre dentro a un loch?", si chiede Cummings, sottolineando che alcuni dei massi usati per costruire i crannog pesavano circa 250 chili.Cummings suggerisce che l'isolamento di questi siti e il vasellame che li circonda potrebbe indicare la pratica di rituali che segnavano le fasi di passaggio della vita, come ad esempio dall'infanzia alla maturità.Quanti altri di questi "nuovi" monumenti del Neolitico restano ancora da scoprire? Solo circa un 20% dei crannog scozzesi è stato datato in maniera scientifica. Cole Henley, un ex archeologo specializzato nei monumenti del Neolitico, avverte che è prematuro dare per scontato che ne esistano altri simili, magari in Irlanda. "Fare estrapolazioni è rischioso", dice.Vedute aeree dei crannogs in Loch Bhorgastail (in alto) e Loch Langabhat (in basso). Fotografia di F. SturtIl coautore dello studio Garrow ammette che la ricerca è solo all'inizio e il suo gruppo pensa di portare avanti indagini più vaste, così da poter datare ulteriori crannog delle Ebridi Esterne.Visti i costi di questi accertamenti scientifici e subacquei è improbabile però che si riesca a esaminare la grande quantità di crannog esistenti in tempi rapidi."Questa nuova ricerca ci dice comunque che dobbiamo riconsiderare ciò che ritenevamo di sapere sino ad oggi". Non sarà facile. "Dobbiamo avere l'apertura mentale necessaria quando andiamo in cerca di siti risalenti a questa epoca", aggiunge Cummings. "Potrebbero trovarsi nei luoghi più bizzarri".Nuovi siti neolitici potrebbero essere sepolti sotto quelli che gli archeologi hanno sempre pensato fossero crannog dell'Età del Ferro o medievali, oppure essere in bella vista nel bel mezzo di un loch scozzese spazzato dal vento.(13 giugno 2019)