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In Cina i più antichi manufatti creati da Homo


Fonte: Le Scienze
Su un altopiano della Cina centro-settentrionalesono stati trovati manufatti litici risalenti a 2,1milioni di anni fa e attributi al genere Homo. La scoperta fa così retrodatare la migrazionedei primi ominidi al di fuori del continenteafricano(red)antropologiapaleontologiaarcheologiaRisalgono a circa 2,1 milioni di anni fa i manufattilitici trovati in un sito in prossimità della localitàdi Shangchen, nella Cina centrale.La loro scoperta retrodata di circa 270.000 annila più antica testimonianza della presenza dirappresentanti del genere Homo al di fuori dell'Africa.A identificarli e datarli è stato un gruppo diricercatori dell'Accademia cinese delle scienze,di diverse università del paese e della britannicaUniversità di Exeter, che firmano un articolo pubblicato su "Nature".Finora le prime testimonianze di ominidi al difuori dell'Africa provenivano da Dmanisi, inGeorgia, dove sono stati ritrovati strumenti eossa di Homo erectus databili a 1,85 milioni di anni fa.Altri fossili risalenti a un periodo compreso tra 1,5e 1,7 milioni di anni fa sono stati trovati in Cina ea Java, una delle isole che formano l'arcipelagoindonesiano.In assoluto, il più antico reperto fossile attribuitoa un ominide del genere Homo finora noto è unmascella rinvenuta nel 2013 nel sito di Ledi-Geraru,nella regione dell'Afar in Etiopia, che risale a circa2,8 milioni di anni fa.Finora quindi sembrava che ci fosse un enormelasso di tempo fa la separazione di Homo da Australopithecus e la sua comparsa al di fuori delcontinente africano - un milione di anni circa - maora questo intervallo inizia a ridursi: i primi ominidimigrarono dall'Africa almeno qualche decina dimigliaia di anni prima di 2,1 milioni di anni fa.
Uno dei 96 strumenti litici rinvenuti a Shangcheng.(Cortesia Prof. Zhaoyu Zhu)Accanto alle pietrescheggiate - tra cui nuclei, schegge, raschietti,punte e percussori - Zhaoya Zhu e colleghihanno trovato anche resti animali, che fannoipotizzare che alcuni di quegli strumenti possanoessere stati usati per macellarli e disossarli,anche se per una dimostrazione conclusiva diquesto uso saranno necessarie ulteriori analisisui manufatti.Il sito si trova sul cosiddetto altopiano cinesedel Loess, una vasta distesa di circa 270.000chilometri quadrati, su cui nel corso degli ultimi2,6 milioni di anni sono stati depositati tra i100 e i 300 metri di polvere portata dal vento,nota come loess, a cui si alternano strati dialtri tipi di suolo.I primi sono indicativi di un periodo dal climafresco e asciutto, i secondi di un clima piùcaldo e umido.Gran parte dei 96 manufatti identificati sonostati trovati prevalentemente in 11 diversistrati di suoli fossili formatisi nei periodi piùcaldi, che coprono un periodo compreso fra1,2 e 2,12 milioni di anni fa.La maggior parte dei reperti sono stati ottenutiusando quarziti e altre rocce simili cheprobabilmente provenivano dai piedi dellemontagne Qinling, a una decina di chilometridi distanza dal sito, dai corsi d'acqua chescendono da essi."La scoperta - ha osservato Tobin Dennell,coautore dello studio - implica che è necessarioriconsiderare il momento in cui i primi esseriumani hanno lasciato per la prima volta l'Africa".