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I primi ominidi e la nascita dell'industria litica


Fonte: Le Scienze04 giugno 2019I primi ominidi e la nascita dell'industria litica
 Il sito di Bokol Dora, in Etiopia, ha restituitopietre scheggiate che risalgono a più di 2,58milioni di anni fa, epoca in cui sarebbe avvenutauna svolta importante nella produzione distrumenti in pietra.Ma l'uso di rudimentali strumenti litici è emersocon specie di primati ancora più antichi, in diverseoccasioni e in diversi luoghiI nostri antenatiusavano utensili in pietra in modo sistematicogià prima di 2,58 milioni di anni fa.Ma l'uso di rudimentali strumenti litici è iniziatoin un'epoca ancora più remota, in diverseoccasioni e in diversi luoghi, in specie di primatipiù antiche.È quanto raccontano le pietre scheggiatescoperte a Bokol Dora, un sito archeologicoin Etiopia, secondo l'analisi pubblicata sui "Proceedings of the National Academy of Sciences" da un gruppo internazionale di ricerca guidatida Christopher Campisano, dell'Arizona StateUniversity.La scoperta aggiunge un nuovo importantetassello al complesso puzzle dell'origine delgenere Homo in Africa e in particolare dellanascita dell'industria litica.Il problema per gli scienziati del settore èdover comporre un quadro coerente deidiversi ritrovamenti umani e litici, ognuno conla propria datazione.I paleoantropologi hanno posto un primopunto fermo nel 2013, quando hanno scopertoil più antico fossile attribuito al genere Homo:una mandibola risalente a 2,78 milioni di annifa, rinvenuta nel sito di Ledi-Geraru, nellaregione di Afar, non lontano da Bokol Dora.
Uno degli strumenti litici scoperti a Bokol Dora(David Braun/George Wadshington University)Gli scavi effettuati nel 2011 nel sito di Lomekwi,in Kenya, avevano però riportato alla lucepercussori risalenti a 3,3 milioni di anni fa, cherappresentano i più antichi strumenti in pietramai scoperti.Questi strumenti sono quindi indizio di una piùantica origine del genere Homo, oppure del fattoche la produzione di utensili non è esclusiva delgenere umano, ma è anche attribuibile adantenati più antichi di altri generi, come sipuò argomentare sulla base della constatazioneche anche scimpanzé e altri primati fanno unuso rudimentale di attrezzi.Queste scoperte recenti sono poi da mettere inrelazione con le acquisizioni ormai storiche delcomplesso industriale olduvaiano, un insieme diutensili risalenti a circa 2,5 milioni di anni fa cheprende il nome dalla gola di Olduvai, nel norddella Tanzania, dove sono stati scoperti.Sempre all'industria olduvaiana sono attribuitigli strumenti scoperti nel giacimento archeologicodi Gona, in Etiopia, datati a 2,58-2,55 milionidi anni fa.Ora arrivano i dati di Bokol Dora. Campisano ecolleghi hanno effettuato la datazione dei reperti,basata in parte sull'analisi delle ceneri vulcanichepresenti nei sedimenti e in parte sulla "firma"magnetica dei sedimenti stessi, che conservanouna registrazione dell'inversione della polaritàdel campo magnetico terrestre, avvenuta 2,58milioni di anni fa. Gli autori hanno scoperto chei sedimenti del sito di Bokol Dora hanno unapolarità "normale", tipica del periodo precedentel'inversione, differente dalla polarità dei repertidi altri siti vicini, tipica del periodo successivoall'inversione. Le caratteristiche delle schegge,inoltre, sono molto lontane da quelle di Lomekwie di quelle dei primati non umani.La conclusione degli autori è dunque che gliutensili di  Bokol Dora siano in continuità conl'industria olduvaiana, mentre mancano indiziche possano indicare una connessione conquelle precedenti dell'industria lomekwiana.L'ipotesi è che l'uso di utensili sia un trattogeneralizzato di molti primati, compresi gliantenati degli esseri umani, ed è emersodiverse volte nel nostro lontano passato.Tuttavia, gli strumenti dell'industria olduvaianasegnano una svolta epocale, avvenutaprobabilmente in risposta a una trasformazionedell'ambiente di grandi proporzioni."Dato che le specie di primati di tutto ilmondo usano abitualmente utensili di pietraper cercare nuove risorse, sembra altamenteprobabile che in tutta l'Africa differenti antenatiabbiano trovato nuovi modi di usare strumenti litici per estrarre risorse dal proprio ambiente",ha sottolineato David Braun, archeologo dellaGeorge Washington University e autore principaledell'articolo."Se la nostra ipotesi è corretta, ci aspetteremmodi trovare un qualche tipo di continuità in formadi artefatto dopo 2,6 milioni di anni fa, ma nonprima di questo periodo di tempo: per una conferma,abbiamo bisogno di trovare altri siti e altri utensili".