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Le origini della cultura megalitica in Europa


Fonte: Le Scienze12 febbraio 2019Le origini della cultura megalitica in Europa
L'analisi comparata delle datazioni dioltre 2000 dei 35.000 megaliti diffusi in tutta Europa e delle loro caratteristichecostruttive indica che la tradizione megaliticaha avuto origine nella Francia nord occidentaleper poi diffondersi lungo rotte marittime.La scoperta smentisce sia l'ipotesi che lacultura megalitica provenisse dal VicinoOriente, sia quella di una sua nascitaindipendente nelle diverse regioniarcheologiaLa cultura dei megaliti europeasarebbe nata verso la metà del V millennioa.C. nella Francia nord occidentale per poidiffondersi sulle coste atlantiche del continentee del Mediterraneo lungo rotte marittime.Il risultato - ottenuto dalla ricercatrice all'Universitàdi Göteborg, in Svezia, Bettina Schulz Paulssonin,e illustrato sui "Proceedings of the National Academy of Sciences" - smentisce entrambe leprincipali teorie finora in campo sulla storiadell'edificazione di queste strutture.
Il Dolmen di Sa Coveccada in Sardegna.Fra menhir, dolmen, cerchi di pietre, allineamentie altri edifici o templi megalitici, in tutta Europasono note circa 35.000 strutture di questo tipo,la maggior parte delle quali risale al Neolitico eall'età del Rame e si concentra nelle zone costiere.Queste strutture megalitiche condividonotutte caratteristiche architettoniche similise non spesso addirittura identiche; peresempio, l'orientamento delle tombe ècostantemente orientato verso est o sud-est, nella direzione da cui sorge il sole.Ciò ha indotto gli archeologi, fin dallametà del XIX secolo, a ritenere che laloro costruzione fosse legata a unareligione che si sarebbe diffusa dal VicinoOriente prima nel Mediterraneo e quindisulle coste atlantiche della Spagna, dellaFrancia e della Gran Bretagna, a seguitodella migrazione di membri della castasacerdotale.Questa ricostruzione resistette incontrastatafino ai primi anni settanta del secolo scorso,quando le prime datazioni al radiocarboniola misero fortemente in dubbio, portandola maggior parte degli studiosi verso l'ipotesidi una nascita indipendente nelle diverseregioni e imputando le somiglianze allarelativa "semplicità" delle strutturearchitettoniche.Da allora le datazioni al radiocarbonio deimegaliti si sono moltiplicate a dismisura, ma senza che si tentasse di tracciare unquadro cronologico complessivo su cuitestare l'ipotesi della nascita indipendente.
Tomba megalitica a Haväng, in Svezia.Ora Bettina Schulz Paulssonin ha analizzato2410 datazioni al radiocarbonico relative a sitimegalitici e pre-megalitici e a siti non megaliticicoevi di tutta Europa.L'analisi ha mostrato che le prime strutture -piccole costruzioni chiuse o dolmen realizzaticon lastre di pietra solo in superficie e copertida un cumulo di terra o di pietra - sono emersenella seconda metà del quinto millennio a.C.(la struttura più antica è databile fra il 4794 eil 4770 a.C.), diffondendosi nel giro di 200 o300 anni dalla Francia nord occidentale alleisole del Canale, alla Catalogna, alla Franciasud occidentale fino alla Corsica e alla Sardegna.A questa prima ondata sono poi seguite altredue principali, rispettivamente fra il 4000 e il3500 a.C. e nel mezzo millennio successivo,caratterizzate da altrettante variazioni strutturalidelle costruzioni megalitiche, che hanno portatoalla massima diffusione di questa cultura.L'ultimo episodio di espansione, minore, siverificò infine fra il 2500 e il 1200 a.C. con lacomparsa di megaliti alle Baleari, in Sicilia e inPuglia.Strutture di questo periodo si trovano anchein Sardegna, che però era stata interessatain misura molto significativa anche dalle espansioniprecedenti.