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I misteri di Mitra


Fonte: Le ScienzeLe disuguaglianze nella distribuzionedella ricchezza fra i membri di unasocietà hanno iniziato a diventarerilevanti durante il Neolitico, con l'avventodell'agricoltura e dell'allevamento.A parità di sviluppo economico, le anticheculture del Nord e Centro America eranoperò più ugualitarie di quelle del VecchioMondo.archeologiaecomomia Nella storia dell'umanità, le disuguaglianzenella distribuzione della ricchezza hannoiniziato ad accentuarsi durante il Neoliticoe sono generalmente aumentate con ladomesticazione di piante e animali e conla complessità delle strutture sociali.Queste disuguaglianze, inoltre, sono statedecisamente più marcate nelle societàeuroasiatiche che in quelle dell'Americasettentrionale e centrale.A stabilirlo è lo studio di un gruppo diricercatori diretto da Timothy A. Kohlerdella Washington State University aPullman, negli Stati Uniti, che neriferiscono su "Nature".
Uno dei più antichi insediamenti agricolinella cosiddetta mezzaluna fertile,nell'attuale Siria, risalente all'8000 a.C. Gli archeologi si interrogano da temposulle differenze di accesso alle risorsenelle società più antiche, ma si sonoscontrati con la difficoltà di individuarevariabili che riflettessero la condizioneeconomica delle famiglie e  al tempo stessopermettessero un confronto fra culture edepoche diverse.(Le offerte collocate nelle tombe, per esempio,non sono un buon parametro, dato che le tumula-zioni che  possiamo ritrovare oggi eranoriservate in genere a persone di stato socialeelevato e non sono rappresentative di tuttala popolazione.)Kohler e colleghi hanno ora mostrato che unparametro relativamente semplice e universaledella capacità economica di una famiglia sonole dimensioni delle case all'interno di unacomunità.Nelle società in cui gran parte delle personehanno una posizione economica simile,le abitazioni tendono ad avere le stessedimensioni.Ma per i gruppi in cui alcuni hanno unaricchezza maggiore di altri, si osserva disolito la coesistenza di case piccole egrandi.
Una famiglia delle cultura BaYaka, dell'Africacentrale, ancora oggi prevalentementededita alla caccia e raccolta. (Cortesia GulDeniz Salali)Sulla base dei dati raccolti iricercatori hanno rilevato una maggioredisparità economica nei siti agricoli rispettoa quelli occupati da cacciatori-raccoglitori oda popolazioni con un'economia "mista" (costituite da piccoli gruppi che integravanopiccole colture con le risorse ottenute con lacaccia o la pesca), e questa disparità eratanto maggiore quanto più era importantela domesticazione di grandi mammiferi el'estensione delle coltivazioni agricole. A questo si sovrappone poi il livello distrutturazione e complessità della società,con la creazione di élite politiche.I risultati hanno mostrato che i siti eurasiaticiavevano raggiunto livelli di disuguaglianzasignificativamente più elevati rispetto a quellinordamericani, anche quando le rispettiveeconomie agricole erano durate per periodidi tempo equivalenti.Per realizzare i confronti i ricercatori hannoadattato un classico strumento socioeconomico,il cosiddetto indice di Gini, sviluppato più di unsecolo fa dallo statistico e sociologo italianoCorrado Gini.In teoria, un paese in cui vi è una distribuzionedella ricchezza perfettamente equa avrebbeun indice di Gini pari a 0, mentre un paese incui tutta la ricchezza è concentrata in una solafamiglia avrebbe un indice pari a 1.
TTerracotte pueblo rinvenute a Pueblo Bonito,nel New Mexico, risalenti a 1000 anni fa circa.I ricercatori hanno scoperto che l'indice di Ginidelle società di cacciatori-raccoglitori è tipicamente0,17, il che segnala una bassa disparità nelladistribuzione delle risorse, coerente conl'elevata mobilità che rende difficile l'accumulazionedella ricchezza.Nel caso delle antiche economie miste, l'indice sale a 0,27 e cresce ulteriormente - in media a 0,35- nelle società in cui l'agricoltura predominavanettamente. Questa media nasconde però fortedifferenze: se nel Nuovo Mondo l'indice difficilmentesuperava lo 0,3, nel Vecchio Mondo si raggiungeanche un indice pari a 0,59.Per dare un'idea più concreta del significato diquesti valori, l'articolo riporta anche alcuniesempi dell'indice di Gini di paesi contemporanei:l'indice di Gini attribuito alla Grecia di oggi è0,56 e quello della Spagna 0,58 (l'Italia è a 0,59):valori decisamente elevati, ma ancora beninferiori a quelli attribuibili alla Cina (0,73) eagli Stati Uniti (0,80).