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La fantascienza, parte terza.


La fantascienza in lingua italianada Wikipedia, parte terzaLa protofantascienza italianaAncora prima della nascita del termine"fantascienza", a partire dagli ultimi annidel XIX secolo appaiono in Italia raccontie romanzi brevi di contenuto fantascientificonei supplementi domenicali dei quotidiani,nelle riviste letterarie, in collane popolari e opere antologiche.Gli autori sono tra i protagonisti dellaletteratura popolare dell'epoca, come Emilio Salgari (in particolare con il romanzo Le meraviglie del duemila) e Yambo, maanche note figure della letteratura, tra iquali Massimo BontempelliLuigi CapuanaGuido GozzanoErcole Luigi Morselli.Già prima di questi vi sono però degli interes-santi quanto poco conosciuti esempi, comela Storia filosofica dei secoli futuri di Ippolito Nievo del 1860.La nascita ufficiale (1952L'anno ufficiale di nascita della fantascienzain Italia è considerato generalmente il 1952,con il primo numero della rivistaScienza Fantastica, avventure nello spazio, tempo e dimensione e nello stesso anno della rivista Urania.A queste prime pubblicazioni ne seguono altre,generalmente di breve vita, non tutte constorie avventurose in cui non mancano classicielementi come gli alieni dalla carnagione verde,armi a raggi, astronavi ed eroine scollate, in purostile pulp.La rivista Oltre il cielo, diretta dall'ing. Cesare Falessi, affiancava lavori di science fiction alconsueto novero di articoli sull'aviazione el'astronautica.Poi nel 1957 si affianca alla guida della rivista Oltre il cielo l'ingegnere Armando Silvestri chenell'anteguerra, nel 1938, aveva ideato, masenza successo concreto, il progetto per unarivista quadrimestrale, Avventure dello spazio,che però non trovò mai il favore di un editore.A testimonianza dell'aderenza del pubblicoal canone da poco sviluppatosi oltreoceano,gli scrittori italiani pubblicano i loro raccontisotto pseudonimi rigorosamente anglosassoni: Gianfranco Briatore diventa John Bree; Ugo Malaguti si firma Hugh Maylon; Luigi Naviglio, Louis Navire; Roberta Rambelli è Robert Rainbell, al maschile; Carlo Bordoni, Charley B. Drums.All'inizio degli anni sessanta, con Futuro - acura di Lino Aldani già noto sotto lo pseudonimodi N. L. Janda, Massimo Lo Jacono già conosciutosotto lo pseudonimo di L. J. Mauritius e MegalosDiekonos, e Giulio Raiola - la science fiction italiana acquista tuttavia un respiro internazionale,che avrà però corta durata (solo otto numerimensili, fra il maggio-giugno 1963 e il novembre 1964).Negli anni sessanta il numeroso pubblico degliappassionati diede vita a numerose fanzine, ilpiù delle volte pubblicate a ciclostile in pochecentinaia di copie, che costituirono un momentodi passaggio per futuri scrittori come Vittorio Curtoni ePaolo Brera.Il ruolo di UraniaSempre nel 1952 la casa editrice Mondadori lancia una rivista e una collana di romanzi, ispirandosi alla musa dell'astronomiaUrania.Primo direttore: Giorgio Monicelli, che coniaanche il termine italiano "fantascienza". La rivista chiude dopo appena un anno, mentrei suoi romanzi a cadenza quindicinale riscuotonoun grande successo.Negli anni sessanta le copertine sono disegnateda Karel Thole, mentre la direzione della collanaviene assunta da Fruttero & Lucentini.Il ruolo di Urania nella diffusione della letteraturafantascientifica tra gli italiani è rilevante:molti scrittori di fantascienza comeAsimovBallardDickLe Guin e altri furono pubblicatiper la prima volta in questi libri dal cerchio rossoin copertina.D'altro canto per un trentennio la collana evitòdi pubblicare autori italiani, favorendo l'idea chesi trattasse di una letteratura esclusivamented'importazione, fino a che nel 1989 istituì un noto premio letterario, che ha scoperto e lanciatoautori comeLuca Masali e Valerio Evangelisti.La fantascienza onlineCon l'eccezione di Urania, oggi la letteratura difantascienza è praticamente scomparsa dalleedicole italiane, avendo ceduto molto terreno aigeneri fantasy e horror.Il ruolo di riviste come Robot (tuttora pubblicata)è stato parzialmente ripreso dalle pubblicazionisul Web (riviste e fanzine), che raggiungono migliaiadi lettori.Le più popolari sono Delos e il Corriere della Fantascienza che sono parte del portaleFantascienza.com e Intercom.Le riviste online raggiungono non soltanto iltradizionale lettore della narrativa di fantascienza,ma coinvolgono anche chi è appassionato a questogenere in altre forme, come cinema, fumetti esoprattutto serie televisive. In questo senso leriviste online contribuiscono in qualche misuraad avvicinare alla letteratura chi non la conosceva,dando un impulso, anche se di proporzioni tutteda verificare, allo sviluppo di nuove generazionidi lettori.Siti web, blog, forum, newsgroup e mailing listinoltre contribuiscono in questa direzione graziealla creazione di grandi comunità di appassionatie al conseguente scambio di esperienze e di consiglidi lettura, allargando quello che prima degli anninovanta era, sebbene in misura molto minore equalitativamente diversa, il fenomeno delfandom.