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La fantascienza, parte seconda


La fantascienza, parte secondaAnni quaranta: l'epoca d'oroLa prima fantascienza aveva una fortebase avventurosa ed era caratterizzatadalla "meraviglia" per i progressi dellascienza (si era nell'epoca dell'avventodell'elettricità), ma dagli anni quaranta cominciò a occuparsi più delle ripercussionidel progresso scientifico che non delleipotetiche conquiste della scienza in séstesse.Questi anni sono dominati da John W. Campbell, che alla fine del 1937 assunsela direzione della rivista Astounding Storiesnella quale ospitò tutti gli autori della cosid-detta Golden Age (Età dell'oro), quali A. E. Van VogtIsaac AsimovRobert A. HeinleinClifford D. SimakRay BradburyTheodore Sturgeon: per quanto l'"epoca d'oro" vera epropria la si consideri terminata negli anni cinquanta, questi scrittori sarebberodiventati i "mostri sacri" a cui si sarebberorifatti gli autori successivi, compresi quellidegli anni sessanta, anche solo percontestarli o farne la satira.Secondo i critici degli anni cinquanta, la carat-teristica della fantascienza americana eral'estrapolazione, ovvero il riconoscimento,sulla base di alcuni elementi, di una tendenzain atto per proiettarla nei suoi sviluppi futuri,non tanto con lo scopo di prevedere il futurocome farebbe la futurologia, quanto perdiscutere fenomeni del presente estremizzandoliin un contesto ipotetico.Altri spunti critici mettono invece in luce il (prevalente)riferimento al "sense of wonder" ("la meraviglia"),che fa appello ad un analogo della "volontaria sospensione dell'incredulità" di cui parlava ilpoeta Coleridge ("Quella volontaria e momentaneasospensione dell'incredulità che costituisce la fedepoetica").Anni cinquanta: tra sociologia e letteraturaGli anni cinquanta segnano per la fantascienzaamericana un notevole cambiamento: all'atteg-giamento fiducioso e ottimistico nei confronti dellascienza, a causa della bomba atomica si sostituisceun approccio più angosciato.La guerra fredda, la società dei consumi, la paura del diverso (sia esso il comunista o il nero,a causa delle lotte per i diritti civili), la società dimassa americana dominata da pubblicità e televisione (significativa fu la vittoria alle elezionidel 1952 di Dwight D. Eisenhower su Adlai Stevenson:nonostante  Stevenson fosse candidato più coltoe brillante, l'apparato pubblicitario scatenatoper sostenere Eisenhower lo portò alla vittoria):tutti temi centrali per quella che verrà a lungochiamata "fantascienza sociologica".Rappresentanti più importanti di questatendenza sono la coppia Frederik Pohl e Cyril M. KornbluthRobert Sheckley,Richard MathesonWalter M. Miller, jr. nonché laprima produzione di Philip K. Dick.Ma accanto a questa linea sociologica, cheusa la fantascienza come strumento di criticadella società americana e dei suoi eccessi,ce n'è un'altra, che s'incarna soprattuttonella figura del grande editor e scrittore Anthony Boucher, che si sforza di promuovereuna migliore qualità letteraria nella fantascienza.Suo discepolo è Philip K. Dick, ma a questatendenza appartengono anche altri scrittoriche esplodono in questo decennio, come Fritz Leiber (che insegnava Shakespeare inuncollege) o Cordwainer Smith (coltissimodiscendente di una potente famiglia americana,cresciuto in Cina e imbevuto della cultura diquel paese); le esperienze, le invenzioni, lescoperte e le soluzioni stilistiche di questiscrittori apriranno la strada ai discepoli,negli anni sessanta, della "New Wave".Anni sessanta: la New WaveLa rivoluzione nella fantascienza fu portataavanti sui due lati dell'Atlantico: nel RegnoUnito c'era il gruppo di scrittori legati alla rivista New Worlds, tra cui spiccava James G. Ballard,ma che contava anche altri talenti comeBrian W. AldissJohn Brunner e Michael Moorcock.Negli Stati Uniti la figura di riferimento diventòil provocatorio e dissacrante Harlan Ellison,innovativo autore di racconti e curatore di dueantologie (intitolate Dangerous Visions e Again,Dangerous Visions) che smossero le acque fintroppo ferme del genere con argomenti scottanti:il sesso, ledroghe, il femminismo, il razzismo, il Vietnam, ecc. Nelle antologie di Ellison ci sononomi importanti della nuova fantascienza americana: Robert SilverbergPhilip José FarmerPhilip K. DickRoger ZelaznySamuel R. DelanyNorman SpinradR. A. LaffertyJoanna RussUrsula K. Le GuinGene WolfeKate Wilhelm.La fantascienza della New Wave fu il prodotto didue tendenze che s'incrociavano creando unequilibrio instabile:una ricerca letteraria che spinge molti scrittori arifarsi ai modelli della letteratura modernista e alleavanguardie delpostmodernismo, quindi a nonscrivere nello stile da best seller (letteratura di consumo) tipico fino a quel momento di moltaletteratura fantascientifica (e il migliore rappresentantedi questa tendenza è il più sofisticato e letterariotra gli scrittori americani, Thomas Disch);una ben precisa volontà di andare a toccare temitabùche erano stati assenti per anni dalle rivistedi fantascienza: non a caso questo è il momentoin cui s'inseriscono autori neri, come Delany, odonne, come la Russ o la Le Guin, o dichiaratamentegay,come Thomas Disch e ancora Delany.Se da un lato la nuova ondata (questo il significatoletterale di New Wave) costrinse finalmente il mondoaccademico - non solo negli Stati Uniti - ad occuparsidella fantascienza (pur tra resistenze e incomprensioni)- è in questo periodo che nascono le prime rivisteaccademiche di critica sulla fantascienza, Science-Fiction Studies, Foundation edExtrapolation, - dall'altro la sofisticazione letteraria di questeopere portò alla presa di distanza di molti fandella fantascienza tradizionale degli Asimov edegli Heinlein.Anni settantaIl decennio successivo fu caratterizzato dallacontinuazione dell'attività della New Wave:soprattutto Ballard scrisse in questo periodola sua trilogia fondamentale,CrashIl Condominio (High Rise) e L'isola di cemento (The Concrete Island).Entrò in crisi invece Philip K. Dick, per problemidi droga ed esistenziali, che lo portarono auna pausa nella sua produzione fino alla secondametà del decennio.L'impatto innovativo della New Wave poco apoco si attenuò: i singoli autori andarono ciascunoper la propria strada.Il fenomeno degli anni settanta fu da un latol'emergere di numerose scrittrici, sempre piùinteressate ai temi del femminismo e più ingenerale dell'identità femminile.Tra le figure dominanti spiccarono Joanna Russ e Ursula K. Le Guin,Marion Zimmer BradleyDoris Lessing (autrice che proveniva da altreesperienze, ma che negli anni settanta scrisseil monumentale ciclo fantascientifico di Canopusin Argos: Archives).A queste va aggiunta Alice Sheldon, una notevoleautrice che fino al 1977 si era nascosta dietrolo pseudonimo maschile di James Tiptree Jr..A metà degli anni settanta nel cinema di fantascienza il travolgente successo di Guerre stellari di George Lucas riporta in auge i temidella space opera degli anni quaranta; la pellicolarichiamava alcuni elementi di sword and sorcery (fu coniato per essa il termine ibrido science fantasy[13] e alcuni commentatori si sonoazzardati a dichiarare che si tratta di una fiabariverniciata di fantascienza).Il successo clamoroso della serie sancì il ritornoa una fantascienza d'intrattenimento, piùspensierata e meno culturalmente impegnata.Anni ottanta: il cyberpunkA dominare la scena nei primi anni ottanta ful'ondata cyberpunk.Il nuovo spazio da esplorare, dopo quello esternotra le stelle e quello interiore della psiche,fu quello virtuale delle tecnologie informatiche e di telecomunicazione.Si può dire che Internet sia stata profetizzata(anche se già ne esisteva una prima formapionieristica) nel 1984 dal romanzo più celebratodel cyberpunk, Neuromante di William Gibson con il suo cyberspazio.Anche il cyberpunk fu lanciato da un'antologia diracconti, Mirrorshades, curata dall'intraprendentescrittore e giornalista Bruce Sterling.Sulla scia dell'ondata cyberpunk si assistettead un rinnovato interesse accademico per lafantascienza (vista come un'area confinantecon la letteratura postmoderna), all'esploderedell'immaginario fantascientifico nel nuovoambito dei videogiochi, ma soprattutto ad unrinnovato interesse da parte del cinema di Hollywood, che cominciò a realizzare, complicile nuove tecnologie digitali, film sempre piùspettacolari spesso basati, direttamente oindirettamente, sui classici del genere.Le avanguardie furono una volta ancora sostituitedel "mercato".L'ondata cyberpunk durò meno della New Wave,soprattutto a causa dell'affievolirsi dell'ispirazionedell'autore più dotato, William Gibson.Altri autori del movimento si affermarono in modopiù o meno duraturo, come Lucius ShepardKim Stanley RobinsonRudy RuckerLewis Shiner.A margine del movimento cyber si pose una trale più interessanti autrici di quegli anni, lasofisticata e letteraria Pat Cadigan, mentre neera del tutto al di fuori l'altra figura di spiccodella scrittura al femminile, l'afroamericana Octavia Butler.Anni novantaIl periodo fu caratterizzato da una forte ripresadella fantascienza britannica, tanto che alla finedel decennio si parlò di un vero e proprio "BritishBoom", legato all'attività di nuovi autori quali Iain BanksKen MacLeodM. John Harrison einfine il più giovane, China Miéville.Negli Stati Uniti si assistette invece a un declinodelle vendite di tali proporzioni che alcuni scrittoricambiarono genere: un vecchio leone come Thomas M. Disch, si riciclò brillantementenell'horror con la sua Minnesota SupernaturalSeries; Robert Sheckley tentò di passare al giallo(come aveva già fatto negli anni sessanta), masenza grandi risultati; Patricia Anthony, una delleautrici più promettenti, dalla fantascienza passòal fantasyJonathan Lethem, considerato daalcuni l'unico vero erede di Philip K. Dick, passòalla letteratura mainstream.Tutto questo avvenne nel momento in cui temi,idee, immagini, luoghi, trame della fantascienzacomparivano sempre più spesso anche al di fuoridel genere, e si parlò di un genere avantpopchepescava dalla fantascienza, dal giallo, dal western,dall'horror.Oltre alla prima produzione di Lethem, buonrappresentante di questa tendenza fu unodegli scrittori giovani, Matt Ruff.Anche in Gran Bretagna la ripresa della let-teratura fantascientifica si legò a fenomenid'ibridazione, che fecero parlare dinew weird,o di weird fiction, o slipstream.China Miéville, ad esempio, nei suoi romanzimescolò fantasy, horror, gotico, fantascienzae (in dosi massicce) i giochi di ruolo.