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Sulle specie aliene 2


Riuscire a far passare questo concetto èuno dei compiti più difficili che chi lavorain questo ambito (penso, per esempio,ai ricercatori o ai gestori di aree protette)deve affrontare.La terminologia usataquando si parla di specie aliene è fondamentale:potrebbe essere una carta vincente dausare per convincere l'opinione pubblicache con alcuni comportamenti si va adimpoverire la biodiversità e le specieautoctone sono le prime ad essere dan-neggiate.Attenzione però a non esagerare: l'usodi termini con accezione troppo violenta,come ad esempio "combattere le speciealiene", o "un'arma contro le speciealiene", potrebbe ottenere reazionicontrastanti, e in alcuni soggetti anche l'effetto opposto. Piuttosto sarebbe meglio puntare suconcetti positivi come ad esempio "conservare/favorire le specie autoctone" oppure"proteggere le specie autoctone" dallespecie aliene. I progetti finanziatiNegli ultimi tempi il temadelle specie aliene invasive ha assunto unarilevanza sempre maggiore. Non a caso sono molti i progetti finanziati che hanno come obiettivo quello di miglio-rare il livello di informazione (come LIFEASAP) gestito da ISPRA e di arginarel'avanzata delle specie aliene con azioniconcrete di monitoraggio e contenimento,come Life Gestire 2020 - Natura che vale -di Regione Lombardia. Questi progetti svolgono di sicuro unruolo importante nell'affrontare leproblematiche causate dalle specie alienema purtroppo si scontrano sempre piùspesso con difficoltà come la carenza difondi e personale specializ-zato e a volteuna applicazione del Regolamento Europeo 1143/2014 non sempre di facile attuazione.Per cercare di risolvere questi problemi, la Comunità Europea ha finanziato il progettoINTERREG INVALIS (Protecting European Biodiversity from Invasive Alien Species),di cui laFondazione Lombardia per l'Ambiente è unico partner italiano.INVALIS ha tra isuoi obiettivi quello di implementare lepolitiche europee sulla gestione dellespecie aliene invasive portando all'atten-zione della Comunità Europea le difficoltàincontrate dagli Stati Membri nell'applica-zione del regola-mento Europeo, ma ancheesempi di buone pratiche che potrebberoessere condivise per raggiungere l'obiettivocomune di arginare in modo efficace esostenibile l'invasione delle specie aliene. Oltre a questo, INVALIS ha lo scopo dipotenziare l'attività informativa,coinvolgendo nei suoi Regional Meetingssvariati portatori di interesse, come adesempio Enti Regionali, Guardie ecologiche,scuole, associazioni naturalistiche eUniversità.Il prossimo Regional Meeting si terrà il14 novembre presso Palazzo Lombardia(Milano) e avrà come tema principale lagestione dei conflit-ti di interesse nellagestione delle specie aliene invasive,un tema che coinvolge molti interessi economici ma anche aspetti culturali esociali.Consapevoli che soluzioni facili e diimmediato successo non esistono perun problema così complesso, lacondivisione delle idee sarà utile peraffrontare le differenti sfaccettaturedei problemi relativi alla gestione dellespecie aliene. *Daniele Paganelli, PhD. LombardyFoundation for the Environment - Universityof Pavia - Department of Earth andEnvironmental Sciences.© RIPRODUZIONERISERVATARIPRODUZIONE CONSENTITA