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Dalla notte dei tempi.


 11 novembre 2019Comunicato stampaI diamanti rivelano nuoviindizi sull'origine della vitaFonte: Università Milano Bicocca
© iStock-iSergey I minerali rinvenuti nellerocce delle Alpi custodiscono informazionisul legame tra il mondo inorganico e organico.Lo studio dell'Università di Milano-Bicoccaè stato recentemente pubblicato su "NatureCommunications"Oltre 100 chilometri di profondità e unatemperatura di 600 gradi centigradi.In queste condizioni estreme, nei fluidiall'interno della Terra, esistono specie di carbonioorganico, scoperte sulla superficie di diamanticontenuti nelle rocce delle Alpi.A rivelarlo lo studio "Diamond growth fromorganic compounds in hydrous fluids deepwithin the Earth", pubblicato sulla rivistaNature Communications e condotto da MariaLuce Frezzotti, geologa del dipartimento diScienze dell'ambiente e della Terradell'Università di Milano-Bicocca, recentementepremiata con la Medaglia per le Scienze Fisichee Naturali, assegnata dall'Accademia Nazionaledelle Scienze detta dei XL.La ricerca dimostra che esistono molecole dicarbonio organico nei fluidi rilasciati in profonditàall'interno della Terra che possono innescare laformazione di diamanti e forse diventare elementicostitutivi per la vita.La formazione di questi minerali è generalmenteattribuita a reazioni chimiche a partire dacomposti inorganici, come l'anidride carbonicao il metano.Analizzando i diamanti, invece, i ricercatori sisono accorti che questi preservavano dellespecie organiche, in particolare gli acidi carbossilici.I diamanti svolgono anche un ruolo rilevanteper lo studio dei cambiamenti climatici.Questi minerali, infatti, sono testimoni deiprocessi che regolano il trasporto di carbonio inprofondità e il suo successivo rilascio in atmosfera,caratteristica che li rende in grado di fornireimportanti indicazioni sulle quantità di CO2 chesono riciclate dalla Terra.«È una scoperta affascinante - spiega MariaLuce Frezzotti, geologa dell'Università di Milano-Bicocca -  che specie di carbonio organico sianopresenti all'interno della Terra, dove per definizione,a causa delle condizioni estreme di temperaturae pressione, non sono previste.È uno studio, dunque, che apre nuove prospettiveanche per le ricerche sull'origine della vita sullaTerra: l'aver rivelato questa sintesi di molecoleorganiche in condizioni molto profonde è unanovità assoluta, in quanto, generalmente, sitratta di un processo studiato e valutato alivello di superficie del Pianeta o di impattoda parte di corpi extraterrestri».La ricerca è finanziata nell'ambito del progettoMIUR Dipartimenti di Eccellenza 2018-2022 deldipartimento di Scienze dell'ambiente e della Terra.