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Dall'epoca celtica.....


Fonte:Archeonews
23 settembre 2019La scoperta risale a quasi settant'anni fa, male sorprese non sono ancora finite.Siamo nei pressi del villaggio di Vix, sul MontLassois vicino a Châtillon-sur-Seine, nel cuoredella regione francese della Borgogna.È il lontano inverno del 1953 quando a tornarealla luce è nientemeno che la tomba di unaprincipessa celtica (VI sec. a. C.) praticamenteintatta.
I primi scaviLe prime segnalazioni di uno strano dosso nelterreno e un'insolita concentrazione di ghiaiaerano giunte da alcuni operai della zona.La conferma che si trattasse di qualcosa di ec-cezionale arrivata grazie all'archeologo autodi-datta René Joffroy che aveva dato ufficialmenteinizio agli scavi.Sotto il terreno c'era una camera sepolcrale dilegno circondata da quattro ruote di carro.Al centro, sui resti della carrozza, giaceva unadonna sui quarant'anni riccamente decorata conun bracciale in oro, fibule di bronzo e oro, coralloe ambra.In un angolo della tomba gli archeologi scoprironoun gigantesco cratere greco di bronzo (540-530 a.C.)abbellito con opliti, cavalli e carri.Le anse decorate con gorgoni e leoni rampanti.Dello straordinario corredo facevano parte ancheuna patera d'argento, un ainochoe (vaso simileuna brocca) e un bacile di bronzo.
Ritorno sul sitoDagli anni Sessanta a oggi molto si è detto escritto sul sito di Vix.Fino alla recente decisione di tornare a scavare:le ricerche, appena partite, sono condotte dalCNRS/Université de Bourgogne-Franche-Comté,sotto la direzione dell'Inrap e la collaborazionedel laboratorio archeologico ARTEHIS.Luogo di potere e di élitesLa tomba in questione fu edificata a valle, aipiedi del Mont Lassois, un promontorio fortificatocon bastioni affacciato sulla Senna.Sulla sua sommità gli archeologi hanno portatoalla luce un insediamento probabile sede dellalocale aristocrazia e composto da edifici absidati e granai.Il tumulo tombale di grandi dimensioni e ricopertodi pietre fu progettato per essere ben visibileanche da lontano e celebrare così per sempre lamemoria della Signora.
Ritorno a... VixOggi si torna sullo scavo utilizzando le piùmoderne tecnologie tra cui i droni, gli studi fotogram-metrici e l'elaborazione di modelli tridimensionali.Tra le molte domande rimaste in sospeso, una sututte: è possibile che esista una seconda camerasepolcrale? Nel frattempo alcune novità arrivanodai sondaggi che si stanno effettuando su ciò cheresta del tumulo funerario.Analisi sul monumento funebrePoco si sapeva fino a oggi riguardo alla strutturafuneraria in sé.Recenti indagini geofisiche hanno ipotizzato che tipodi aspetto dovesse avere in origine: il tumulo, diquaranta metri di diametro, era composto da un mixdi terra e pietre di vario genere.Alcuni blocchi particolarmente grandi e ben visibililungo il perimetro della struttura non provenivanoda montagne vicine; erano dunque stati scelti etrasportati per l'occasione.Il monumento, pensato per l'eternità, fu distrutto inrealtà poco tempo dopo la sua costruzione.Il tumulo, volutamente spianato, fu reso invisibileagli occhi dei più permettendo alla sepoltura diarrivare intatta fino ai giorni nostri.
Nuovi reperti e ... indiziIn cima a quello che resta del tumulo, unasorta di cappello di ghiaia delimitava l'ubica-zione della camera sepolcrale.Sulla sua superficie gli archeologi hannorinvenuto dei piccoli chiodi di bronzo probabil-mente facenti parte degli ornamenti del carro.Al di là del valore intrinseco rappresentano iprimi indizi sul fatto che tanto ancora rimaneda scoprire.