blogtecaolivelli

Emigrazioni preistoriche.


Fonte: articolo riportato dall'Internet10 gennaio 2020Una nuova cronologia delle migrazionidi Homo erectus
Cranio quasi completo di H. erectus ritrovatonel sito di Sangiran (©Hisao Baba/NationalMuseum of Nature and Science) Una nuova data-zione indica che i primi H. erectus migraronodall'Asia centrale verso il Sudest asiatico eGiava quasi 300.000 anni più tardi di quantoindicato negli attuali modelli paleoantropologici,riscrivendo la cronologia di una tappa fondamen-tale dell'evoluzione dei nostri antenatiHomo erectus, la prima specie umana a mantenerestabilmente la stazione eretta, visse sull'isola diGiava, in Indonesia, per un arco temporale certomolto ampio, ma probabilmente più vicino a noidi quanto ritenuto finora.A pochi giorni dalla descrizione dell'ultimo H. erectus vissuto a Giava, scomparso non prima di 117.000-108.000 anni fa, arriva ora la notizia che il più anticorisale a 1,3-1,5 milioni di anni fa.Ciò implica che i primi esseri umani completamentebipedi migrarono dall'Asia centrale verso il Sudestasiatico e Giava quasi 300.000 anni più tardi diquanto indicano gli attuali modelli paleoantropologici.Lo ha stabilito una nuova datazione, illustrata sulla rivista "Science" da Shuji Matsu'ra del Museonazionale di natura e scienza di Tsukuba, in Giappone,e colleghi di una collaborazione internazionale, chehanno condotto nuove analisi dei resti fossili trovatinel sito archeologico di Sangiran, dichiarato Patrimoniomondiale dell'Unesco.Lo studio dei fossili di Homo erectus è tutt'uno congli scavi sull'isola indonesiana.I primi resti fossili di questa specie umana, furonoinfatti stati scoperti nel 1891 nel sito di Trinil, nellaparte orientale dell'isola, dal paleontologo olandeseEugène Dubois, tanto che l'ominide fu battezzatoinizialmente Uomo di Giava.Ma è il sito di Sangira, nella parte centrale dell'isola,a essere stato teatro, pochi anni dopo, dellascoperta del primo scheletro completo di H. erectus,seguito da un'abbondante messe di reperti, i piùantichi fossili umani del Sudest asiatico.Finora, dai sedimenti di Sangira sono stati recupe-rati più di 100 esemplari di almeno tre diverse speciedi ominidi.Per questo il sito è considerato come uno dei piùimportanti per comprendere l'evoluzione dei nostriprimi antenati e la loro lenta espansione in tutto ilmondo.Benvenuti in famigliadi Bernard WoodDecenni di ricerche, tuttavia, nonhanno consentito finora di definire una cronologiadel sito, che rimane incerta e controversa, inparticolare per i tempi della prima apparizione di H. erectus nella regione: le date attualmente accet-tate sono difficili da conciliare con altri giacimentifossiliferi dell'Asia.Una comprensione accurata della cronologia delSangiran è dunque cruciale per comprendere leprime migrazioni e i primi insediamenti umani nelcontinente.Matsu'ura e colleghi hanno usato la tecnica didatazione all'uranio/piombo per determinarel'età degli zirconi di provenienza vulcanica trovatisopra, sotto e all'interno, degli strati geologici incui erano compresi i resti fossili.Mentre le stime precedenti avevano stimato l'arrivodi ominidi nel sito già 1,7 milioni di anni fa, irisultati di Matsu'ura e colleghi suggeriscono unadata molto più recente: probabilmente di 1,3 milionidi anni fa, ma non prima di 1,5 miliioni di anni fa. (red)