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Stardust memories...


Fonte: Internet14 gennaio 2020La polvere di meteorite che raccontala nascita delle stelle
Illustrazione dell'origine dei granuli presolari(©NASA/W. Sparks (STScI) and R. Sahai (JPL)/Janaína N. Ávila) Piccoli campioni di mineralitrovati in un meteorite caduto in Australia nel1969 sono stati datati tra 5 e 7 miliardi di annifa: sono i materiali solidi più antichi mai scopertisulla Terra e sono la prova di un'epoca diintensa formazione di nuove stelleI granuli presolari sono solo dei piccoli campionidi minerali contenuti all'interno di un meteoritecaduto in Australia circa 50 anni fa, ma raccontanoqualcosa della nascita delle stelle. Philipp Heck,dell'Università di Chicago, e colleghi, autori diuno studio apparso sui "Proceedings of the National Academy of Sciences" li hanno infattidatati tra cinque e sette miliardi di anni.Si sono cioè formati prima che si accendesseil Sole, circa 4,6 miliardi di anni fa, e rappresentanoi materiali solidi più antichi mai trovati sul nostropianeta.I ricercatori sono stati fortunati: i granuli presolarisono difficili da trovare, poiché si trovano solo nelcinque per cento dei meteoriti caduti sulla Terrae sono di dimensioni minuscole.Circa 30 anni fa, alcuni studiosi dell'Universitàdi Chicago ne isolarono alcuni dal meteorite diMurchison, caduto in Australia nel 1969."Tutto inizia con la frantumazione dei frammentidel meteorite, fino a ottenere una polvere", haspiegato Jennika Greer, ricercatrice dell'Universitàdi Chicago e coautrice dello studio."Una volta che tutti i pezzi sono separati, è unaspecie di pasta, che viene poi sciolta nell'acido,fino a quando rimangono solo i grani presolari:è come bruciare il pagliaio per trovare l'ago".L'età da primato dei grani è un risultatoimportante, ma dietro lo studio c'è molto di più,perché hanno a che fare con il ciclo di vita dellestelle.Queste infatti nascono dall'aggregazione e dalcollasso di polveri e gasi che fluttuano nel cosmo,riscaldandosi e raggiungendo elevatissimetemperature.Le stelle poi bruciano per milioni o miliardi dianni e infine muoiono, proiettando  nellospazio le particelle di cui sono formate.Questa polvere poi va a formare nuove stelle,pianeti, satelliti e meteoriti.E quando rimangono intrappolati nei meteoriti,i granuli presolari rimangono inalterati permiliardi di anni, rappresentando una sorta dicapsula del tempo che consente ai ricercatoridi gettare uno sguardo a quello che succedevaquando il sistema solare non c'era ancora.E questo sguardo rivela che a quell'epoca iltasso di formazione stellare era molto elevato."Abbiamo osservato più granuli di quanto ciaspettassimo", ha aggiunto Heck."La nostra ipotesi è che la maggior parte diquei grani, che hanno tra i 4,9 e i 4,6 miliardidi anni, si sia formata in un epoca, primadell'inizio del Sistema Solare, in cui la nascitadi nuove stelle procedeva a un ritmo piùsostenuto del normale."Questa scoperta potrebbe così porre fine aldibattito tra scienziati sul fatto che nuovestelle si formino o meno a un ritmo costante,o se ci sono alti e bassi nel numero di nuovestelle nel tempo."Alcune persone pensano che il tasso di forma-zione stellare della galassia sia costante", haconcluso Heck."Ora, grazie a questi granuli, abbiamo a disposi-zione prove dirette del fatto che sette miliardi dianni fa ci fu un periodo di maggiore formazionestellare nella nostra galassia: questo è uno deirisultati chiave del nostro studio." (red)