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La natura vulcanica del Canale di Sicilia.


Fonte: Geo, articolo riportato dall'internet10 dicembre 2019Comunicato stampaUno studio rivela la morfologia di un'areavulcanica sottomarina nel Canale di SiciliaFonte: Ingv
©Agf/Copernicus Sentinel data (2018)/ESA Un team di ricerca dell'INGV ha identificatoe caratterizzato morfologicamente due campivulcanici sottomarini situati a poche decinedi chilometri dalle coste di Sciacca, nel Canaledi Sicilia, con l'obiettivo di migliorare la stimadella pericolosità vulcanica.Uno studio recentemente pubblicato sullarivista "Frontiers in Earth Science" ha permes-so di migliorare le conoscenze del GrahamVolcanic Field, un'area vulcanica attiva finorapoco conosciuta situata nel Canale di Sicilia,circa 40-50 chilometri a largo di Sciacca (AG).La ricerca, curata da Danilo Cavallaro e MauroColtelli, ricercatori dell'Osservatorio Etneodell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanolo-gia (OE-INGV), ha consentito di indagare uncampo vulcanico situato relativamente vicinoalla costa e in un braccio di mare molto frequen-tato dal traffico marittimo, con l'obiettivo dicontribuire ad affinare la stima della pericolositàvulcanica che impatta sulla costa e sulla sicurezzadella navigazione."La nostra ricerca", spiega il ricercatoreDanilo Cavallaro, "è incentrata su uno studiomorfo-batimetrico di dettaglio del GrahamVolcanic Field. Si tratta di un campo vulcanicoformato da una decina di piccoli edifici vulcanici,di cui fa parte anche il conetto che rappresentaciò che resta dell'effimera Isola Ferdinandea,formatasi durante la ben documentata eruzionedi tipo surtseyano del 1831".Lo studio è basato su dati batimetricimultibeam ad alta risoluzione e video ROV(Remotely Operated Vehicle) grazie ai qualiè stato possibile realizzare un'analisi morfo-logica degli elementi vulcanici, erosivi edeposizionali che caratterizzano il campovulcanico.I conetti giacciono su un fondale la cuiprofondità varia tra 150 e 250 metri e mostranoaltezze variabili tra 100 e 150 metri, arrivandofino -9 metri sotto il livello del mare nel conettodell'ex Isola Ferdinandea.Sono costituiti da materiale piroclastico pococonsolidato, ad eccezione di guglie appuntitepresenti sulla sommità di alcuni conetti,costituite da basalti massivi che rappresentanociò che resta dei condotti d'alimentazione.L'analisi dei parametri morfometrici dei coni,unitamente a quella degli elementi erosivi edeposizionali e messa in relazione con levariazioni del livello marino, ci ha permesso diconfinare l'età del vulcanismo cha ha originatoil campo vulcanico Graham a circa 20.000anni fa."La distribuzione spaziale e la forma degliedifici vulcanici sottomarini che costituisconoil Graham Volcanic Field", aggiunge il ricercatoreMauro Coltelli, "hanno permesso di avvalorarel'interazione tra tettonica e attività vulcanicanella formazione di questo campo vulcanico,poiché i conetti sono situati lungo allineamentiorientati da Nord-Ovest verso Sud-Est e daNord a Sud, corrispondenti alle principali direttricitettoniche del Canale di Sicilia".La ricerca ha inoltre permesso di identificaree caratterizzare morfologicamente anche unaltro campo vulcanico, denominato TerribileVolcanic Field, costituito da una trentina dipiccoli conetti di età probabilmente maggiorerispetto a quelli del Graham.La correlazione tra i processi vulcanici sotto-marini e la forma dei conetti ha confermato lanatura del vulcanismo che ha originato i campivulcanici.Tale vulcanismo rappresenta una peculiaritàperché si è impostato in corrispondenza diuna fascia trascorrente che interessa una crostacontinentale, e quindi in un ambiente geo-dinamico diverso da quelli tipici degli altri campivulcanici, come ad esempio le zone di subdu-zione o le dorsali oceaniche.Inoltre, lo studio morfo-batimetrico haindividuato numerosi depositi di frana sottomarinae depressioni causate dall'emissione violentadi gas (pockmarks) nei pressi dei due campivulcanici studiati, suggerendo la presenza difenomeni di frane sottomarine e diffusi rilascidi gas accumulato nel sottosuolo.