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Sulla longevità


10 luglio 2019La longevità è scritta nei telomeriIllustrazione di un cromosoma con evidenziatii telomeri (Science Photo Library / AGF) In diverse specie di mammiferi e di uccelli c'èuna correlazione tra la longevità media degliindividui e la rapidità con cui si accorciano leestremità dei cromosomiLa longevità è scritta nel DNA.Non nei geni come si potrebbe pensare, anchese essi hanno un'influenza fondamentale neldeterminare la salute dell'individuo, ma nelleestremità dei cromosomi che non codificanoper proteine, i telomeri, e più precisamente nellarapidità con cui si accorciano nei ripetuti cicli direplicazione cellulare. È quanto emerge da unostudio pubblicato sui "Proceedings of the NationalAcademy of Sciences" da Maria A. Blasco, ecolleghi dell'Università di Barcellona, che hannoanalizzato diverse specie di animali.I telomeri sono le parti terminali dei cromosomi esono costituiti dalla ripetizione continua di brevisequenze di nucleotidi, le unità di base del DNA.Nel caso dei telomeri umani, per esempio, la sequenzache si ripete, per un numero di volte variabile tra100 e 1000, è formata da sei nucleotidi: TTAGGG(dove T, A e G indicano rispettivamente le basi timina,adenina e guanina).I telomeri hanno la funzione di proteggere i genidall'erosione, che si verifica nei cicli di replicazionedel DNA. C'è anche un meccanismo basatosull'azione dell'enzima telomerasi, che compensal'accorciamento progressivo dei telomeri, ag-giungendo nuove sequenze ripetute.La telomerasi però è attiva solo nelle cellulegerminali (spermatozoi e cellule uovo), nelle cellulestaminali e in modo patologico nelle cellule tumorali,non quindi nelle cellule somatiche, che costituisconoquasi del tutto un organismo.Nella maggior parte degli organismi pluricellulari, insostanza, i telomeri vanno via via accorciandosinel corso della vita, per questo in passato si è ipotizzato che la loro lunghezza fosse correlata alla longevità, ma finora, come sottolineano gli autori,non era stata stabilita la validità universale di questaipotesi per le specie.Blasco e colleghi hanno misurato la lunghezza deitelomeri in diverse specie di uccelli e mammiferi,con un'ampia gamma di dimensioni corporee e dilongevità, tra cui topo comune (Mus musculus),capra (Capra hircus),  gabbiano corso (Larus audouinii),renna (Rangifer tarandus), grifone (Gyps fulvus),delfino tursiope (Tursiops truncatus), fenicottero(Phoenicopterus ruber) ed elefante di Sumatra(Elephas maximus sumatranus). I ricercatori hannopoi confrontato i dati raccolti con la lunghezza mediadella vita delle stesse specie, scoprendo chequest'ultima è correlata non con la lunghezza deitelomeri, ma con la rapidità con cui essi si accorcianonell'arco della vita: più è rapido l'accorciamento,minore è la longevità.Il risultato supporta l'idea che sia proprio l'accorcia-mento dei telomeri e il conseguente danno al DNA adeterminare la senescenza delle cellule e quindi lalongevità dell'individuo.