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Sull'ingegneria genetica.


Fonte: articolo riportato dall'Internet
Prolungata vita di nematode del 500% con nuove manipolazioni geneticheHOMEBIOLOGIAGENETICA E BIOLOGIA CELLULARE/MOLECOLARE12 Gennaio 2020 Genetica e biologia cellulare/molecolareTop news
Caenorhabditis elegans (credito: Tormikotkas, CC BY-SA 3.0, via Wikimedia Commons)Un nuovo percorso cellulare che amplifica la durata della vita del Caenorhabditis elegans, un nematode lungo circa un millimetro che vive di solito nel suolo, è stato identificato da un team di ricercatori del Buck Institute for Research on Aging di Novato, in California e dell'Università di Nanchino in Cina.Nello specifico questo nuovo percorso cellulare può allungare la vita di questo piccolo vermiciattolo, che vive di solito fino a 3-4 settimane, di cinque volte: se la cosa potesse essere applicata, per esempio, anche ad un essere umano, si potrebbe amplificare la vita di quest'ultimo fino ad una durata di 400 o anche 500 anni.Naturalmente siamo molto lontani da una eventuale applicazione su umani data l'estrema complessità del nostro corpo e del nostro profilo genetico nei confronti di quella di un nematode, tuttavia, grazie anche al fatto che questo nematode condivide con noi molti dei suoi geni, il risultato resta sicuramente degno di nota nel contesto del contrasto all'invecchiamento.Nello specifico i ricercatori hanno alterato geneticamente le vie di segnalazione dell'insulina (IIS) e il bersaglio della via rapamicina (TOR), oltre ad altre funzioni mitocondriali.Si tratta di manipolazioni genetiche che, almeno su questo verme, hanno portato ad un effetto quasi esponenziale, come lascia intendere Jianfeng Lan, ricercatore che ha partecipato allo studio:"L'effetto non è uno più uno uguale a due, è uno più uno uguale a cinque. I nostri risultati dimostrano che nulla esiste in natura nel vuoto;per sviluppare i trattamenti anti-invecchiamento più efficaci dobbiamo guardare piuttosto alle reti di longevità dei singoli percorsi".Ora i ricercatori intendono capire di più sull'effettivo ruolo dei mitocondri dell'invecchiamento probabilmente anche per comprendere se eventuali manipolazioni genetiche possano avere un effetto simile anche sugli esseri umani.