blogtecaolivelli

Il West americano.


Fonte: articolo riportato dall'Internet NOTIZIE SCIENTIFICHE.L'arido West americano si sposta sempre più verso estHOMETERRAGEOLOGIA E STORIA DELLA TERRA14 Febbraio 2020 Geologia e storia della TerraTop news
Il riscaldamento aumenta l'aridità e sposta i limiti diacqua ed energia dell'evapotraspirazione (credito: DOI: /10.1038/s41467-020-14688-0, Nature Communications)Una nuova ricerca apparsa su Nature Communications mostra che le caratteristiche aree aride e secche delWest americano si stanno spostando sempre più versoest anche a causa della diminuzione delle acque sotter-ranee che sta accelerando la tendenza all'essiccazione.Sarebbero infatti circa 119 i milioni di metri cubi di acquache gli Stati Uniti orientali avrebbero perso secondo imodelli realizzati dagli stessi ricercatori, un quantitativodi acqua sufficiente per riempire un quarto del lago Erie.La causa principale sarebbe naturalmente da addurre alriscaldamento globale in corso, come lascia intendereReed Maxwell, professore di idrologia presso la ColoradoSchool of Mines ed uno degli autori dello studio:"Anche con un caso di riscaldamento di 1,5 gradiCelsius, è probabile che perdiamo molta acquasotterranea".Dal punto di vista dell'approvvigionamento dell'acqua,la costa orientale degli Stati Uniti potrebbe nei prossimidecenni iniziare ad apparire come la costa occidentale,qualcosa che risulterà una vera e propria sfida darisolvere.Questo studio è uno dei pochi che prendere in considera-zione la circolazione globale delle acque sotterranee perquanto riguarda il clima terrestre, in particolare perquanto riguarda le tendenze all'essiccazione del suolo.Molto spesso si prendono infatti in considerazione soloi movimenti d'acqua sulle superfici, le tendenze dellapioggia e il movimento perpendicolare dell'acqua stessache dalla parte sottostante può arrivare alla superficie."Abbiamo chiesto come sarebbe la risposta se includes-simo l'intera complessità del movimento dell'acqua nelsottosuolo in una simulazione su larga scala, e pensiamoche questa sia la prima volta che è stato fatto", riferisceLaura Condon dell'Università dell'Arizona, l'autriceprincipale dello studio.I risultati mostravano che gli Stati Uniti orientali, rispettoa quelli occidentali, sono molto più sensibili all'abbassa-mento della falda freatica e alla diminuzione delle acquesotterranee, oltre che di quelle superficiali.Forti danni saranno arrecati alla vegetazione oltre che atutti quegli ecosistemi che fanno ricorso ai corsi d'acquae ai fiumi, comprese le comunità di esseri umani.Il punto di non ritorno potrebbe essere raggiunto dalleregioni degli Stati Uniti orientali quando la vegetazioneinizierà perdere l'accesso alle acque sotterraneepoco profonde."Inizialmente, le piante potrebbero non sperimentarestress perché hanno ancora a disposizione acquesotterranee poco profonde, ma mentre continuiamoad avere condizioni più calde, possono compensaresempre meno e i cambiamenti saranno più drammaticiogni anno", riferisce la Condon."In altre parole, le acque sotterranee poco profondestanno tamponando la risposta al riscaldamento, maquando si esauriranno, non potranno più farlo"