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Sui Neanderthaliani..


28 novembre 2019Il peso dei fattori demografici nell'estinzione dei Neanderthal
Ricostruzione del volto dell'uomo di Neanderthal in mostra al Museo di storia naturale di Washington D.C. (© B. Christopher/AGF) Popolazioni poco numerose, accoppiamenti tra membri dello stesso gruppo e fluttuazioni di natalità, mortalità e fertilità sarebbero stati fattori sufficienti a causare la scomparsa dei nostri antichi cuginiL'uomo di Neaderthal si è estinto circa 40.000 anni fa, più o meno nello stesso periodo in cui gli esseri umani moderni hanno iniziato a migrare verso il Medio Oriente e l'Europa. Questa coincidenza temporale ha fatto ipotizzare che la competizione con Homo sapiens abbia avuto un ruolo cruciale nel determinare la scomparsa dei nostri antichi cugini.Un nuovo studio apparso sulla rivista PLOS ONE a firma di  Krist Vaesen, del Politecnico di Eindhoven, e colleghi ora ridimensionaquesta ipotesi. Ha infatti concluso che la dimensione limitata delle popolazioni, l'endogamia (cioè l'accoppiamento tra membri dello stesso gruppo) e fluttuazioni demografiche casuali sarebbero state sufficienti a causare il processo di estinzione dei Neanderthal.Gli autori hanno usato un modello al computer per simulare i processi di crescita e decrescita di popolazioni di diverse dimensioni, da 50 a 5000 individui, utilizzando come parametri i dati disponibili sulle popolazioni di cacciatori-raccoglitori attuali. In questo contesto, hanno poi indagato l'influenza sul rischio di estinzione entro 10.000 anni di diversi fattori.Il primo di questi è stato il cosiddetto "effetto Allee", che prevede che la densità di una popolazione possa talvolta aumentare i tassi di fecondità e di sopravvivenza e contempla un rischio di collasso delle piccole popolazioni. Gli altri fattori considerati sono stati l'endogamia e le fluttuazioni demografiche casuali dovute a variazioni dei tassi di natalità, mortalità e fertilità.Il primo risultato della simulazione è che l'endogamia da sola è una causa improbabile dell'estinzione, a meno che non si tratti di popolazioni con un numero estremamente ridotto di membri. Invece, nelle popolazioni fino a mille individui, un calo del 25 per cento nel numero di nascite nell'arco di un determinato anno, causato da una diminuzione del tasso di fecondità dovuto all'effetto Allee - un fenomeno comune osservato nelle popolazioni di cacciatori-raccoglitori attuali - è risultato sufficiente a causare l'estinzione. In concomitanza con le fluttuazioni demografiche, gli effetti Allee e l'endogamia avrebbero potuto causare, in 10.000 anni, l'estinzione di popolazioni di Neanderthal di tutte le dimensioni previste."Indipendentemente dal fatto che fattori esterni, come il clima o le epidemie, o fattori legati alla competizione per le risorse abbiano avuto un ruolo nell'effettiva scomparsa dei Neanderthal, il nostro studio suggerisce che qualsiasi spiegazione plausibile della loro estinzione debba anche incorporare i fattori demografici come variabili chiave", concludono i ricercatori. (red)