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Rewind materials..


Fonte: artcolo riportato dalle Scienze29 ottobre 2019Comunicato stampaRewind Materials, modifiche reversibili su materiali magneticiFonte: Cnr-Iom
©iStock/Anna Bliokh Modificare la forma di un oggettoe poi tornare indietro è possibile.Questo il risultato di uno studio svolto da un gruppo diricercatori provenienti da diverse realtà di ricerca, pubblichee private: l'Istituto officina dei materiali del Consiglionazionale delle ricerche (Cnr-Iom), il Sincrotrone Elettra,l'università di Milano, il Politecnico di Milano, l'Istituto diNanoscienze di Modena l'azienda nanotec, A.P.E. Research,spin-off del Cnr. Il lavoro è stato pubblicato e compare sullacopertina di "Advanced Electronic Materials"Sembra che sia possibile modificare la forma di un oggetto,e poi tornare indietro alla sua forma iniziale.O almeno questa è una delle più futuristiche applicazioni diuno studio condotto da un gruppo di scienziati attivi nel monddella ricerca e in quello industriale, e recentemente pubblicatosu "Advanced Electronic Materials"."Si tratta di attivare un processo reversibile, attraverso ilquale modifichiamo le proprietà morfologiche di un oggettosulla base di semplici impulsi elettrici provenienti da un pco da uno smartphone", spiega Piero Torelli dell'Istituto officinadei materiali del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iom).In particolare il fenomeno qui studiato prevede la possibilitàdi creare delle 'terrazze' di altezze diverse in un materialemagnetico. Ma questo cosa vuol dire?"Esponendo un materiale speciale (appartenente alla classedei multiferroici) a un campo elettrico è possibile modificarnela superficie, in modo da creare su di essa degli scalini di altezzadi circa 100nm.Questi scalini poi possono essere cancellati invertendo la tensionedel campo, ottenendo una superficie piatta e pronta per lasuccessiva applicazione", conclude Piero Torelli.  Grazie alle diverse specializzazioni dei vari partner della ricercaè stato possibile usare differenti tecniche per l'analisi di questimateriali."Sono stati impiegate le risorse di crescita, nanofabricazione,caratterizzazione di superficie e spettroscopia con luce di sincro-trone dell'infrastruttura NFFA (Nano Foundry and Fine Analysis)presso il Cnr-Iom, il microscopio a forza atomica (Afm) per misurare la morfologia del campione e ottenerne un'immaginetridimensionale.Infine il microscopio ottico è stato usato per misurare in temporeale il cambiamento della superficie", spiega Stefano Prato,uno degli autori e il fondatore di A.P.E. Research.La ricerca si inserisce nel campo dei materiali magneticiulabili ma la scoperta delle modifiche morfologiche è innovativae apre nuove prospettive in un campo già molto ricco di possibiliapplicazioni tecnologiche.In particolari i risultati raggiunti aggiungono una nuova possibilitànella progettazione di dispositivi magnetici a controllo elettrico.