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Virus Cina: è davvero colpa dei serpenti?Virus Cina: non tutta la comunità scientifica è convinta del legame tra i serpenti e la trasmissione del coronavirus all'uomo.
Serpenti arrostiti in vendita in un mercato cinese. | SHUTTERSTOCK
 
 
AGGIORNAMENTO AL 24 GENNAIO, ORE 10:50. L'ipotesi che i serpenti abbiano fatto da "ospiti secondari"del coronavirus non convince parte della comunità scientifica.Come spiega un articolo su Nature, lo studio pubblicato sul Journal of Medical Virology ha sollevato critiche e perplessitànei ricercatori che studiano i coronavirus, e che avevanoanalizzato da vicino il virus della SARS.Il virus in Cina (2019-nCOV) sembrerebbe strettamenteimparentato con il virus della SARS e fa parte di un sottogruppodi coronavirus, quello dei Betacoronavirus, trasmessi soprattuttoda mammiferi.Inoltre, storicamente non ci sono prove di nessun coronavirusospitato da animali diversi da mammiferi e uccelli.Anche il metodo utilizzato per chiudere il cerchio sui serpenti ècontestabile.Una delle strategie di adattamento dei virus consiste nel codificareproteine usando le stesse triplette di nucleotidi (le unità base diDNA e RNA) dell'animale ospite. Gli autori dello studio sui serpentihanno confrontato i nucleotidi scelti dal 2019-nCOV con quelledi diversi animali, risalendo così ai rettili.Tuttavia, è improbabile che il coronavirus, in origine ospitatodai pipistrelli, abbia infettato un ospite secondario abbastanzaa lungo da mutare di nuovo il suo DNA in modo significativo.Mentre le autorità locali e internazionali mettono a punto una strategia per arginare il coronavirus, cercando di contenere ilcontagio del virus in Cina, uno studio pubblicato su Journal of Medical Virology formula un'ipotesi sulla sua origine.Secondo i cinque ricercatori, autori dello studio, un ruolo importantenella diffusione del nuovo coronavirus (i cui sintomi, nella prima fase, vennero associati a una "misteriosa polmonite") sarebbe statogiocato da serpenti - in particolare il cobra cinese e il bungaro cinese- che entrano nella dieta di molti cinesi.Secondo gli scienziati "i serpenti sono i più probabili animali selvaticiserbatoi del virus 2019nCoV (il nome dato al virus dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ndr)".Molte persone infettate dal cononavirus, infatti, risulterebbero avermangiato animali selvatici acquistati al mercato di Wuhan (ora chiuso),dove venivano venduti, oltre a frutti di mare, anche pollame, serpenti,pipistrelli e altri animali da allevamento. Come accadde con le epidemie provocate da SARS e MERS (cheprovocarono centinaia di morti), anche con questo nuovo coronavirus i primi pazienti hanno dunque acquisito il virusdirettamente dagli animali. Ciò è stato possibile perché il virus stesso,mentre si trovava nell'ospite animale, deve aver mutato il suo codicegenetico, circostanza che gli ha poi permesso di infettare anche l'uomo.Alcuni studi sul campo rivelarono poi che la fonte originale di SARS e MERS era stata il pipistrello e che le civette della palma mascherate(mammiferi originari dell'Asia e dell'Africa) e i cammelli avevano fattoda ospiti intermedi tra pipistrelli e umani.Lo studio del codice genetico di 2019-nCoV ha rivelato che anche inquesto caso il pipistrello potrebbe anche essere all'origine della diffusionedel virus: quest'ultimo sarebbe "passato" ai serpenti (lo confermerebbe un'analisi dei codici proteici) per poi arrivare all'uomo.A supporto di questa ipotesi c'è il fatto che i serpenti sono "cacciatori"di pipistrelli e che i serpenti stessi venivano venduti nel mercato localedei frutti di mare a Wuhan.