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I rimedi del passato..


Fonte; articolo riportato dall'InternetI rimedi del passato contro il mal di testaSucco di millepiedi,salassi e pomate di pesce siluro: così gli antichi provavano acurare la cefalea. Con i risultati che potete immaginare.
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Per secoli le cause del mal di testa sono rimaste oscure eanche i più grandi medici del passato hanno brancolato nelbuio avanzando congetture curiose per dare una spiegazionea un malessere apparentemente incurabile.Così sono fioriti rimedi fantasiosi, di rado utili, spesso schifosi e a volte sadici.Oggi le cose vanno molto meglio, ma il mal di testa non èancora stato del tutto compreso e sconfitto.
Statua di Zeus. Anche lui soffriva di mal di testa.Secondo il mito chiese a Efesto di aprirgli la testacon un colpo d'ascia: da lì uscì Atena, dea dellasapienza e delle arti. |Millenni fa si pensava che la causa del mal di testafossero gli dèi.Molti testi assiro-babilonesi datati attorno al 1500 a.C.non a caso maledicevano il "demone della testa".Per guarire, gli antichi Egizi, usavano invece esorcismie formule magiche.Nei casi più gravi arrivavano alla trapanazione del cranio,praticata affinché gli "spiriti maligni" uscissero dallatesta del poveretto.C'erano anche rimedi più fantasiosi, come legare sullatesta del paziente un piccolo coccodrillo di argilla conin bocca del grano sacro, oppure pronunciare frasi scaramantiche cospargendosi di pomate miracolose.Il Papiro medico di Ebers (ca. 1550 a.C.). consigliavadi cuocere nell'olio un cranio di pesce siluro, spalmandosulla testa l'unguento così ottenuto per quattro giorni.UNA VISIONE DEL FUTURO. Il medico Ippocrate di Kos (V secolo a.C.), nell'antica Grecia, è stato il primo adescrivere i disturbi visivi che talvolta precedono unattacco di emicrania.Suggerì, come rimedio, l'uso di una polvere amara estratta dalla corteccia del salice.L'intuizione in questo caso era buona: molti secoli dopo,in farmacologia, si parlerà dei salicilati (farmaci antinfiammatori),precusrsori della moderna aspirina
Pratica del salasso. Era una degli interventi medici piùdiffusi nell'antichità: consisteva nel prelevare unaconsiderevole quantità di sangue dal paziente perriequilibrarne gli umori. |CHE SALASSO!A provocare l'emicrania si pensava fosse l'eccesso di bilegialla o nera che si accumulava nel fegato, nel sangue enello stomaco. Per curarlo si consigliavano lassativi che liberavano stomacoe intestino dagli "umori" biliari in eccesso, oppure salassiche "alleggerivano" fegato e sangue della bile accumulata. 
Estrazione della pietra della follia in un dipinto diHieronymus Bosch. Nel Rinascimento si parlava di"pietra della follia" per indicare l'osteoma, unaformazione ossea benigna che si pensava causasseviolenti mal di testa al punto che c'erano barbieri-chirurghi che non esitavano ad estrarlo. |SUCCO DI MILLEPIEDI? Come ha raccontato Clauda Giammatteo in un articoluscito su Focus Storia (n. 40, febbraio 2010), nel Seicentol'anatomista inglese Thomas Willis (1621-1675) intuì cheil mal di testa nasceva da un "ingorgo" dei vasi sanguignicerebrali, che era provocato dalle più svariate cause(il freddo, il troppo sole, le abbuffate) e che era associatoa sintomi quali una fame "imperiosa", nausea e vomito,poliuria (un'urina acquosa e abbondante).Di conseguenza, vietava ai sofferenti "il vino, le carnispeziate, i bagni, i rapporti sessuali", ma anche le "turbeviolente della mente e del corpo" mentre raccomandavapoco invitanti "clisteri, salassi, decotti" e persino un succo di millepiedi e di tarme ben mescolato.E OGGI? Con l'avvento della biochimica e con i progressinella conoscenza del sistema nervoso le cose sono per fortunacambiate e la medicina ha ottenuto significativi successinella guerra contro l'emicrania. Nel 1988 la Società internazionale di mal di testa (Ihs) ha pubblicato una classifica-zione dei molti tipi possibili di cefalea (identificando 12 categorie).E non mancano studi volti a capire come arginarla.Eppure ancora oggi nessuno è ancora riuscito a decifrare deltutto le cause che la scatenano e a sconfiggerla completamente.