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L'edicola dei Fantascritti


Fonte: articolo riportato dall'Internet.Torna a splendere l'Edicola dei FantiscrittiRestauro
22 luglio 2019Il monumento proviene da una cava storica delle Alpi ApuaneDopo mesi di paziente lavoro è ritornata al suo posto, nel cortilerinascimentale di palazzo Cybo-Malaspina sede dell'Accademiadi Belle Arti di Carrara, l'Edicola dei Fantiscritti. Si tratta di unmanufatto scultoreo del III sec. d.C. raffigurante Giove con Ercolee Bacco, che fino a metà Ottocento si trovata in una cava delleApuane (che ha preso nome dallo stesso bassorilievo).Collocata nel 1863 nel cortile dell'Accademia di Belle Arti diCarrara, l'edicola costituisce una testimonianza di arte romana,oltre che essere un documento prezioso su quanti visitarono lacava apponendovi le proprie firme a ricordo imperituro.Tra gli altri: Canova, Michelangelo, Gianbologna, oltre a viaggiatoridel Grand Tour, come il conte Aleksandr Osterman - Tolstoi,emissario dello Zar per l'acquisto di opere d'arte, che lasciòla sua firma in caratteri cirillici.Dalla stessa cava venne estratto il marmo per la ColonnaTraiana.Pulitura con la tecnica dell'impaccoRimasta per secoli alle intemperie all'interno della cava, l'edicolaera già in cattive condizioni nel XIX secolo, quando venne asportata.Il restauro, effettuato da Luana Brocani, docente di Restauro deimateriali lapidei, con gli studenti del suo corso, ha restituito nuovaleggibilità al manufatto: «L'opera si presentava interamente ricopertada una patina scura formata da uno strato superficiale di polvere, didiscreto spessore, e, al di sotto, da uno strato più radicato di naturagrassa, che rendevano illeggibili molti nomi e date che testimonianol'avvicendarsi di visitatori illustri fino al suo distacco dalla cava dei Fantiscritti e successiva collocazione all'interno dell'Accademia diBelle Arti di Carrara.La pulitura è stata effettuata con la tecnica dell'impacco, consistentein un impasto formato da polpa di cellulosa in ammonio carbonato cheè stato applicato e lasciato agire per il tempo necessario; in seguito èstato rimosso con spatole e la superficie marmorea è stata risciacquatacon acqua e spazzole.Inoltre, è stata rimossa una stuccatura cherendeva illeggibili le iscrizioni». Oggi, ricollocata al proprio posto,l'edicola ha riacquistato un nuovo splendore e le iscrizioni sonopronte per raccontare una storia che attende di essere narrata.