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Orrore di Auschwitz


Fonte: articolo riportato dall'InternetOrrore di AuschwitzA Firenze (ri)nasce il Memoriale
8 maggio 2019di Giulia Pruneti - "Archeologia Viva"Monito per la memoria, simbolo tragico di una storia ancoraattuale, luogo di riflessione per tutti.In occasione della data convenzionale della fine della secondaguerra mondiale in Europa (8 maggio 1945) è stato inauguratoa Firenze il Memoriale italiano di Auschwitz. Allestito nel campo di sterminio polacco nel 1979, esattamentequarant'anni dopo viene presentato nel capoluogo toscano altermine di una lunga vicenda che in Polonia ne ha portato primaalla chiusura al pubblico e poi alla minaccia di smantellamentoda parte della direzione del museo perché l'allestimento eraritenuto "non in linea con le finalità pedagogiche-illustrativerichieste".Una delle prime installazioni multimediali al mondoIl Memoriale fu progettato e collocato nel Blocco 21 del campo di Auschwitz dall'Aned (Associazione nazionale ex deportatinei campi nazisti) grazie alla collaborazione di un gruppo di intellettualitra i quali spiccavano i nomi degli architetti Lodovico e AlbericoBelgiojoso, dello scrittore Primo Levi, del regista Nelo Risi, del pittorePupino Samonà e del compositore Luigi Nono, che produssero unadelle prime installazioni multimediali al mondo. L'opera è costituita da una passerella lignea circondata da una spiralea elica all'interno della quale il visitatore cammina come in un tunnelaccompagnato dalla musica di Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz,di Luigi Nono.
Il Sindaco Dario Nardella all'inaugurazione.(Foto Giulia Pruneti)Restauro lungo e difficileQuella sul Memoriale rappresenta un'operazione di restauroeccezionale su un'opera d'arte contemporanea, considerate legrandi dimensioni, le sue caratteristiche multimediali intrinsechee le innovative tecniche di conservazione rese necessarie dalcattivo stato di conservazione in cui è arrivata.L'opera "rinasce" dunque grazie a un complesso progetto che havisto lavorare fianco a fianco Comune di Firenze, Regione Toscana,MiBACT e la stessa Aned, proprietaria dell'opera.
(Foto Enrico Ramerini / CGE Fotogiornalismo)Perché nessuno dimentichi mai...«Questo memoriale - ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella- serve perché i giovani che non hanno, per fortuna, vissuto laguerra sappiano però che cosa porta con sé un conflitto: sterminio,distruzione violenza.Soprattutto quando la guerra parte da un concetto atroce che èquello della pulizia etnica (ex Jugoslavia docet - ndr) e dell'annientamento delle altre culture e delle diversità».Per questo motivo nel complesso in cui sorge il memoriale (nelquartiere fiorentino di Gavinana) è stata realizzata una mostrapermanente sulla storia della memoria della deportazione italianaattraverso i decenni.Il Memoriale è visitabile gratuitamente (su prenotazione e conaccessi guidati) ogni sabato, domenica e lunedì.Info: info@muse.comune.fi.it   055.2768224(Foto apertura: Enrico Ramerini / CGE Fotogiornalismo)