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Da Pompei antica...


Fonte: articolo riportato dall' InternetIn fuga dall'eruzione: schiacciato da un grosso blocco di pietraNuova scoperta a Pompei
29 maggio 2019Il torace schiacciato da un grosso blocco di pietra, il corposbalzato all'indietro dal potente flusso piroclastico, nel tentativodisperato di fuga dalla furia eruttiva del VesuvioÈ in questa drammatica posizione, che emerge la prima vittima del cantiere dei nuovi scavi della Regio V.Lo scheletro è stato ritrovato all'incrocio tra il Vicolo delle Nozzed'Argento e il Vicolo dei Balconi, di recente scoperta, cheprotende verso via di Nola.Dalle prime osservazioni, risulta che l'individuo sopravvissutoalle prime fasi dell'eruzione vulcanica, si sia avventurato incerca di salvezza lungo il vicolo ormai invaso dalla spessacoltre di lapilli.Il corpo è stato infatti rinvenuto all'altezza del primo pianodell'edificio adiacente, ovvero al di sopra dello strato di lapilli.Qui è stato investito dalla fitta e densa nube piroclastica chelo ha sbalzato all'indietro.
Un imponente blocco in pietra (forse uno stipite), trascinatocon violenza dalla nube, lo ha colpito nella porzione superiore,schiacciando la parte alta del torace e il capo che, ancoranon individuati, giacciono a quota più bassa rispetto agli artiinferiori, probabilmente sotto il blocco litico.Le prime analisi eseguite dall'antropologa, durante lo scavo,identificano un uomo adulto di età superiore ai 30 anni.La presenza di lesioni a livello delle tibie segnalanoun'infezione ossea, che potrebbe essere stata la causa disignificative difficoltà nella deambulazione, tali da impedireall' uomo di fuggire già ai primi drammatici segnali cheprecedettero l'eruzione stessa.
"Questo ritrovamento eccezionale, - dichiara MassimoOsanna, Direttore Generale del Parco Archeologico diPompei - rimanda al caso analogo di uno scheletrorinvenuto da Amedeo Maiuri nella casa del Fabbro eoggetto di recente studio.Si tratta dei resti di un individuo claudicante, anche luiprobabilmente impedito nella fuga dalle difficoltà motoriee lasciato all'epoca in esposizione in situ.Al di là dell'impatto emotivo di queste scoperte, lapossibilità di comparare questi rinvenimenti, confrontarele patologie e gli stili di vita, le dinamiche di fugadall'eruzione, ma soprattutto di indagarli con strumentie professionalità sempre più specifiche e presenti sulcampo, contribuiscono ad un racconto sempre più precisodella storia e della civiltà dell'epoca, che è alla base dellaricerca archeologica."
I nuovi scavi della Regio V, dove è avvenuta quest'ultimastraordinaria scoperta, fanno parte del cantiere di messain sicurezza dei fronti di scavo interni alla città antica,previsto dal Grande Progetto Pompei.Le indagini archeologiche in corso stanno interessando l'areadel cosiddetto "Cuneo", posta tra la casa delle Nozze d'Argentoe la casa di Marco Lucrezio Frontone.Informazioni: www.pompeiisites.org