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Notizie da Encelado


Fonte: articolo riportato da FocusIndizi di vita su Encelado, altri geyser su EuropaNell'oceano della luna di Saturno ci sono tutti glielementi indispensabili a sostenere la vita: nonsi può dire se ci sia per davvero oppure no, maadesso tutti guardano a quel mondo (quasi) cosìvicino.Intanto, sul satellite di Giove Europa, si confermail fenomeno dei geyser.
Geyser al polo sud di Encelado: nei vapori sono statirilevati elementi chimici che possono essere associatialla vita. | NASA
 
 
IN SINTESIDopo gli annunci e le anticipazioni diquesta settimana, la NASA ha svelato in una conferenzastampa un'importante scoperta scientifica che riguarda Encelado, sesta luna di Saturno in ordine di grandezza.La sonda Cassini ha confermato che nell'oceano sotter-raneo di Encelado ci sono ci sono tutti gli elementi chimicie le fonti energetiche necessarie per ospitare forme di vita,almeno batteriche.Con gli stessi elementi e ragionamenti, però, si può anche affermare il contrario.Dunque, non resta che andare avedere...Una seconda scoperta è la conferma del fenomeno dei geyser di vapore acqueo su Europa, satellite di Giove.I pennacchi fuoriescono da una frattura della crosta ghiacciatae corrispondono a un'anomalia termica sulla superficieOggetti planetari con grandi oceani: questi sono gli obiettividella ricerca della vita fuori dalla Terra, proprio perché l'acquaè l'elemento primo necessario alla vita, per come la conosciamo.L'acqua da sola però non basta: servono carbonio, idrogeno,azoto, ossigeno, fosforo, zolfo...E soprattutto serve una fonte di energia che - in presenza ditutti gli elementi indispensabili - permetta agli elementi stessidi reagire tra loro.Ci sono prove convincenti della presenza di acqua su altri corpidel Sistema Solare, per esempio su alcuni satelliti di Giove eSaturno, ma finora nessuna evidenza di un "motore" per la vita,ossia una fonte di energia. 
La struttura di Encealdo: sotto la crosta ghiacciata si nascondeun oceano che circonda interamente un nucleo caldo di silicati. | NASAL'ANNUNCIO. È proprio di oggi, però, la pubblicazione suScience del lavoro del team coordinato da J. Hunter Waite(Southwest Research Institute, Texas), che in diretta tv dallaNasa ha illustrato nuove scoperte che fanno pensare cheall'interno di almeno di uno dei satelliti di Saturno, Encelado,vi sia l'energia che serve.Spiega Waite che «i potenti geyser espulsi dall'oceano di acqua liquida attraverso le fenditure dell'armatura di ghiaccio chericopre interamente il satellite contengono idrogeno molecolare (H2), ossia molecole di idrogeno composto da due atomi dellostesso elemento, che insieme a molecole di carbonato, rilevatein precedenti studi, stanno a indicare uno stato di squilibrio chimico nell'oceano di Encelado».Se c'è squilibrio... sono in corso reazioni chimiche e c'è energiain gioco! Energia sufficiente anche a sostenere le reazioni chimichedi organismi viventi.LE SOMIGLIANZE. Encelado è un satellite di medie dimensioni, conun diametro di 504 chilometri (meno di un terzo della Luna), epossiede un nucleo roccioso composto da silicati, ossia da (minerali)composti da silicio, ossigeno e altri elementi chimici.Il nucleo è interamente circondato da uno strato di acqua di spessorevariabile, da 2 a 60 chilometri.L'acqua di questo oceano planetario è protetta dallo spazio esternoda uno strato di ghiaccio ed è mantenuta allo stato liquido dal caloredal nucleo - calore prodotto dalle forze di marea cui è sottoposto ilsatellite nella sua orbita attorno a Saturno. 
Bocche idrotermali sottomarine (fumarole) sul fondo di un oceanoterrestre: potrebbero esserci anche su Encelado e, come sullaTerra, essere habitat di organismi viventi. | NASANonostante le temperature estremamente basse che caratteriz-zano la superficie e il fatto che nelle profondità dell'oceano nonarriva luce (e quindi non sono possibili processi di fototosintesi),si ritiene che sia possibile la vita (o quantomeno non si esclude questa possibilità).Sulla Terra, nelle profondità degli oceani (dove la luce non arriva)vi sono ecosistemi la cui sostenibilità è garantita dall'energia chimicadisponibile nei fluidi che risalgono dall'interno del pianeta e chefuoriescono sul fondo marino (vulcani di fango, bocche idrotermali sottomarine, fumarole).Alcuni degli organismi microbici che vivono in questi ambienti, epersino sotto il fondale oceanico, ricavano l'energia di cui hannobisogno trasformando l'anidride carbonica e l'idrogeno molecolarein metano (metanogenesi).SPERANZA E PRUDENZA. Ed è proprio qui che sta il collegamento tra la Terra ed Encelado.Durante il sorvolo della sonda Cassini del 2015, gli strumentirilevarono la presenza, nel vapore emesso dai geyser, di uncontenuto tra lo 0,4 e l'1,4 per cento in volume di idrogenomolecolare, e di un contenuto compreso tra 0,3 e 0,8 per cento involume di anidride carbonica, ossia degli ingredienti fondamentaliper la metanogenesi.Da ciò si deduce che nell'oceano di Encelado ci sono gli elementiche permettono l'esistenza di forme di vita simili a quelle che siritrovano sui fondali oceanici del nostro pianeta: l'acqua allo stato liquido, il calore (cioè l'energia necessaria per le reazionichimiche), gli elementi chimici che possono sostenere sempliciforme di vita. 
Un'elaborazione 3D della superficie ghiacciata di Encelado. | NASAWaite ha tuttavia fatto notare che per chiudere il cerchio ènecessario trovare risposte ad alcune domande importanti.Per esempio... da dove arrivano i fluidi caldi sul fondodell'oceano di Encelado?Sulla Terra si formano come conseguenza della tettonica dellezolle, fenomeno assente su Encelado. Non è da escludere chepossano derivare direttamente dal nucleo del satellite.Ma, fa notare lo scienziato, la presenza di quantità notevolidi idrogeno molecolare potrebbe anche significare esattamentel'opposto di ciò che speriamo: può infatti anche essere unindizio della totale mancanza di vita.Sui fondali oceanici della Terra tale sostanza viene elaboratain metano dai batteri metanogeni: su Encelado risale l'oceanoe sfugge nello spazio... Al momento attuale non è dunque daescludere neppure questa ipotesi: in quel lontano mondo nonc'è alcuna forma di vita capace di compiere la trasformazione.DI NUOVO GEYSER SU EUROPA. (Aggiornamento alle 20:28 del 13/04/2017): una secondascoperta pubblicata sul The Astrophysical Journal Letter riguardale osservazioni compiute da Hubble sulla luna di Giove Europanel 2016.Il telescopio spaziale ha individuato un pennacchio di vaporeacqueo nella stessa area in cui il fenomeno era stato osservatonel 2014, la prova che l'attività eruttiva sul satellite è reale enon un caso isolato.Il nuovo getto di materiale è stato visto innalzarsi per 100 kmdalla superficie (contro i 50 di quello di tre anni fa).Entrambi sono stati generati in una regione insolitamente calda,che mostra spaccature nella crosta ghiacciata della luna, cosìcome erano state documentate dalla sonda Galileo alla finedegli anni Novanta.Come per Encelado, i pennacchi di acqua sono associati a regionipiù calde: può essere che il materiale eruttivo riscaldi l'areacircostante o che ricada sulla superficie di Europa come unanebbia sottile che modifica il materiale della crosta, rendendolocapace di trattenere il calore più a lungo.La missione della Nasa Europa Clipper, programmata per ildecennio 2020, dovrebbe contribuire a spiegare meglio ilfenomeno.13 APRILE 2017 | LUIGI BIGNAMI