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La Natura in I.Calvino


Fonte: articolo riportato dall'InternetQUANDO LA NATURA INCONTRA LA LETTERATURACalvino e la rivoluzione interiore
  Ecco una riflessione che Calvino scrive in Palomar,mentre il protagonista osserva il cielo stellato.Questa osservazione delle stelle trasmette un sapereinstabile e contraddittorio, - pensa Palomar, - tutto ilcontrario di quello che sapevano trarne gli antichi.Sarà perché il suo rapporto col cielo è intermittente econcitato, anziché una serena abitudine?Se lui si obbligasse a contemplare le costellazioni notteper notte e anno per anno, e a seguirne i corsi e i ricorsilungo i curvi binari della volta oscura, forse alla fineconquisterebbe anche lui la nozione d'un tempo continuoe immutabile, separato dal tempo labile e frammentariodegli accadimenti terrestri.Ma basterebbe l'attenzione alle rivoluzioni celesti a marcarein lui questa impronta? o non occorrerebbe soprattuttouna rivoluzione interiore, quale egli può supporre solo inteoria, senza riuscirne a immaginare gli effetti sensibilisulle sue emozioni e sui ritmi della mente?I. Calvino, PalomarE non può essere anche questo uno tra gliinnumerevoli fini della Natura? Suscitarein noi una rivoluzione interiore attraverso lasua contemplazione.© RIPRODUZIONE RISERVATARIPRODUZIONE CONSENTITA CON LINK A ORIGINALE E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COM