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La Natura in W.Whitman


Fonte: articolo riportato dall'InternetQUANDO LA NATURA INCONTRA LA LETTERATURAWhitman, dai libri alla natura e dalla natura ai libri
174giugno 1880Per veramente penetrare un grande quadro, o libro, o brano di musica, architettura o scenario sublime - o anche per la prima volta la normale luce del sole, o il paesaggio, o persino il mistero dell'individualità, tra tutti il più curioso - sopravvengono nella vita di un uomo cinque fortunati minuti, inseriti in un concorso fortuito di circostanze, che portano a culminazione in un breve lampo anni di letture e viaggi e pensamenti. Questo caso me l'ha offerto oggi verso le due del pomeriggio, il Niagara, con la sua superba severità del suo movimento, dei colori, e della mole maestosa, in una breve, indescrivibile visione.Walt Whitman, Giorni rappresentativiÈ sempre tempo per osservare la Natura, è sempre la stagione giusta per mettersi in cammino. Durante l'estate, probabilmente, grazie alle vacanze, si potrebbe avere un'occasione in più. Eppure non possiamo sapere quando verranno, nella vita di ciascuno, cinque fortunati minuti, inseriti in un concorso fortuito di circostanze, che ci potranno rivelare, tramite una visione, la comprensione di molti nostri studi, di parecchie letture, di altrettanti viaggi e misteri.Non potremmo nemmeno sapere fino a quale punto dovremmo considerare fortuito il concorso di circostanze che ci potrebbe portare ad una simile verità. Del resto, non è sempre il caso.E spesso non basta aver studiato sempre e molto; occorre uscire, camminare, immergersi, toccare, sentire. Allora si avranno più possibilità di poter cogliere l'arte, la poesia, la scienza, i romanzi e, perché no?, la vita e la morte.Ma, dato che spesso la vita stessa è un ciclo, è necessario avere una certa sensibilità predisposta per poter avvicinarsi al mondo; sensibilità che tramite la letteratura, l'arte, la musica si può alimentare. Ed ecco un ciclo: dalla Natura si arriva ai libri, ma dai libri ci si predispone alla Natura. In effetti, anche Whitman, in un altro passo del suo diario autobiografico, Giorni rappresentativi, ammirando la costa marina, riconosce questo fatto tangibile.Quella distesa di onde e di rena bianco-grigia, salata, monotona, ottusa - un'assenza così totale d'arte, libri, conversazioni, eleganza - così indescrivibilmente rasserenante persino in questa giornata d'inverno - austera, ma con un che di delicato, così spirituale - capace di smuovere impalpabili abissi di emozione, più sottili di qualsiasi poesia, pittura o musica ch'io abbia mai letto, visto o udito. (Ma a esser sinceri, non sarà proprio perché ho letto quelle poesie e ascoltato quella musica?).Un augurio per tutti ad avere ogni giorno cinque minuti simili...© RIPRODUZIONE RISERVATARIPRODUZIONE CONSENTITA CON LINK A ORIGINALE E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COM