blogtecaolivelli

La tematica della Natura in J.Campbell.


Fonte: articoloriportato dall'InternetQUANDO LA NATURA INCONTRA LA LETTERATURACampbell e la sacralità della Natura
Il tentativo di entrare in armonia con quella grande sinfonia che è il mondo.Questa è la risposta di Joseph Campbell, ad una domanda di Bill Moyers («Quindi quest'unica grande storia consiste nella nostra ricerca di un ruolo nella rappresentazione?»). Alla fine di tutto il nostro cercare, dei nostri numerosi percorsi, delle nostre domande dovremmo avere almeno il tentativo di introdurci in questo mondo meraviglioso in cui viviamo, che è una grande sinfonia vivente, naturale, vera. E non bisogna assolutamente aver vinto il premio Nobel per approcciarsi a questo tentativo primario; per iniziare è sufficiente guardarsi dentro, alzare gli occhi e camminare.Ci si accorgerà vivendo che nei secoli, anzi, nei millenni, molti esseri umani hanno sviluppato un linguaggio ottimale per trasmettere valori, ideali, conoscenze, misteri, tutto lo scibile umano, conscio e inconscio: il mito. Solo racconti? Solo favole per la buona notte? Solo brevi proemi di alcuni poemi epici che oramai non si leggono quasi più? Assolutamente no. Campbell sapeva bene che il mito non è solo una "storiella", altrimenti non vi avrebbe dedicato la sua intera esistenza.Il mito può avere certamente diverse funzioni, e tra queste Campbell ne ricorda una importante:Santificare il paesaggio è una delle funzioni fondamentali della mitologia.Ma perché chi si trova a guidare i nostri Paesi non legge di più determinati testi? Eppure sembra basti poco. Siamo in un epoca in cui il paesaggio di certo è poco tutelato; se poi pensiamo alla nostra penisola, un amaro sorriso è la prima reazione spontanea. La domanda è una: noi vediamo il paesaggio come un potenziale guadagno, un sicuro profitto tradotto in banconote oppure esso è qualcosa di sacro che offre all'uomo infinite opportunità e risorse per imparare a vivere rispettando una grande sinfonia naturale?Dunque, santificare il paesaggio dovrebbe diventare una priorità governativa, oltre ad essere una funzione vitale della mitologia. È probabile che ciò sia lontano dalla realtà, ma solo finché l'uomo non cambierà il proprio modo di essere in rapporto al mondo che lo circonda, tutto il mondo. Avere una sensazione di sacro per la natura che ci circonda non è scaramanzia, bigottismo o perdita di tempo. Significa comprendere a fondo quello in cui siamo, fortunatamente, immersi.Ecco perché Campbell insiste sulla sacralità:Credo sia stato Cicerone a dire che, quando entriamo in un grande bosco avvertiamo la presenza di una divinità. Ci sono boschi sacri ovunque. [...] Credo che questa sensazione della presenza della creazione sia un sentimento fondamentale dell'uomo.Joseph Campbell, (1904-1987), studiò letteratura alla Columbia University, sanscrito e filosofia a Parigi e Monaco; è stato uno dei più grandi studiosi di mitologia comparata. Tra le sue opere, L'eroe dai mille volti, Miti di luce. Le citazioni di questo articolo sono invece tratte da Il potere del mito (intervista di Bill Moyers a J. Campbell).© RIPRODUZIONE RISERVATARIPRODUZIONE CONSENTITA CON LINK A ORIGINALE E CITAZIONE FONTE: RIVISTANATURA.COM